mercoledì 9 settembre 2015

Lettera pastorale alla Diocesi di Vicenza per l’anno 2015 - 2016


Testimoni della Misericordia che il Signore ha avuto per noi 

alcuni spunti...


PREMESSA 
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Voglio iniziare questo mio dialogo con voi a partire da alcuni interrogativi che sento urgenti, sia a livello personale che a livello comunitario:

• Che significato ha la misericordia di Dio nella mia vita e nelle mie relazioni personali?
• Come viviamo la misericordia nelle comunità ecclesiali?
• Come testimoniamo la misericordia di Dio nel dialogo con i fratelli delle altre confessioni cristiane (ecumenismo) e con i fratelli di altre fedi religiose (dialogo interreligioso)?
• Come esercitiamo la misericordia nelle relazioni con la comunità civile? 

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UNA COMUNITÀ DI FRATELLI
Papa Francesco nella Bolla d’indizione del Giubileo ha scritto: «Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace» (MV n.2). Tutta la Storia della Salvezza è narrazione della misericordia divina, e in modo particolare Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Per lasciarci illuminare sul tema della misericordia ho scelto come icona biblica la parabola del servo spietato. Siamo all’interno del discorso sulla comunità dei discepoli nel capitolo diciotto del vangelo di Matteo in cui si parla della correzione fraterna e della necessità di perdonare...
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SUGGERIMENTI PASTORALI
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La dimensione orante e celebrativa della Chiesa (la vita liturgica). In essa confluiscono i ministeri di quanti animano le celebrazioni e la preghiera della comunità.
La dimensione educativa (l’ascolto della Parola). Raccoglie coloro che si prodigano per la forma- zione nella comunità cristiana(catechesi); coloro che in molte maniere collaborano all’annuncio del Vangelo a quanti ancora non lo conoscono (missione); coloro che ricercano vie di dialogo e di comunione con i credenti di altre confessioni cristiane (ecumenismo) o di altre religioni (dialogo interreligioso).
La dimensione caritativa e fraterna. Comprende tutte le forme con le quali la comunità si prende cura dei più piccoli e dei poveri, per sostenerli nelle loro necessità e per renderli protagonisti e responsabili della propria liberazione.
La dimensione sociale e culturale. Si tratta di un aspetto spesso trascurato dalle nostre comunità. A questa dimensione vanno richiamati quanti vivono la testimonianza credente nei diversi ambienti di vita e collaborano, assieme a tutti gli uomini di buona volontà, all’edificazione di una società più umana, fraterna e solidale.
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Misericordia e Giustizia
Nella dimensione pastorale della testimonianza cristiana nel sociale va affrontato il rapporto tra misericordia e giustizia: «Non sono due aspetti in contrasto tra di loro, ma due dimensioni di un’unica realtà che si sviluppa progressivamente fino a raggiungere il suo apice nella pienezza dell’amore» (MV n.20).
Il versetto 31 della parabola del servo spietato ci racconta che non è Dio ad accorgersi del comportamento malvagio del primo servo verso il secondo: sono gli altri servi che, addolorati per ciò che avevano visto, vanno a riferire al padrone tutto l’accaduto. Questo aspetto ci suggerisce il ruolo dei cristiani nel mondo. Come sentinelle vigilano e osservano la realtà: con sguardo evangelico riconoscono i comportamenti di ingiustizia, sopraffazione e violenza presenti nella società e nel territorio in cui abitano, e li denunciano. L’indifferenza è una grave malattia del nostro tempo e in qualche modo ci rende corresponsabili del male.
Alla denuncia deve seguire un’azione di guarigione rivolta a tutte le persone coinvolte. Agli aguzzini va rivolto un accorato appello alla conversione con l’offerta del perdono. A coloro che sono feriti nella dignità di esseri umani va garantita una fraternità che li integri nella comunità e nella società.
• Mettiamoci in ascolto del territorio che abitiamo per individuare le situazioni bisognose di misericordia, che attendono uno sguardo di perdono e compassione, un appello di conversione e cambiamento. Riconosciamo le fatiche della nostra gente e offriamo tutta la nostra attenzione compassionevole. Potrebbe essere utile promuovere dei forum delle associazioni per svolgere questa azione di rilevazione dei luoghi che attendono il Vangelo della misericordia, per impostare con maggior convinzione una pastorale in uscita, una pastorale dell’incontro e del dialogo.
• Papa Francesco nell’enciclica Laudato Si’ ci ricorda che anche il creato e il cosmo attendono dall’umanità una rinnovata consapevolezza ecologica. Abbiamo bisogno di celebrare una riconciliazione con tutto il creato che si ribella allo sfruttamento sconsiderato delle risorse e alla violenza esercitata su tutte le altre creature: vegetali, animali, ecc.
• Mettiamo al centro l’impegno per la pace e la pacificazione contro ogni forma di violenza e discriminazione. In una società globalizzata è importante conoscere per accogliere. Sosteniamo iniziative che aiutino l’accoglienza e la non violenza.
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PENSIERO CONCLUSIVO

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