giovedì 26 dicembre 2013

Cammino di pace 2014

Mercoledì 1° Gennaio 2014 si celebra la 47ª  Giornata mondiale della Pace e, per questa occasione, la "Commissione Diocesana per la Pastorale Sociale - lavoro, giustizia e pace, cura del creato" di Vicenza, insieme ad altre realtà,  propone ed organizza il consueto cammino silenzioso di Pace.
La partenza alle ore 15  dalla chiesa di Santa Croce (dei Carmini) con un saluto del vescovo Beniamino Pizziol. 

Il tragitto si snoderà lungo il centro storico, passando per Ponte Novo, con alcune tappe di riflessione lungo il percorso, dove si possono incontrare realtà significative di fraternità quali: la chiesa serbo-ortodossa di S. Maria-Maddalena oggi della Misericordia, la Casa Biblica dei fratelli protestanti di fronte al Pensionato Studenti di ponte Pusterla, poi il Monte di Pietà  lungo contrà Porti e la Piazza, fino a raggiungere la Cattedrale. 
Qui, oltre alle parole del Vescovo, sarà proposta la testimonianza di un cooperatore internazionale GianPietro Testolin che ha operato per diversi anni in Eritrea e oggi, in Afghanistan.

Il tema indicato quest’anno da Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace, è: FRATERNITÀ, FONDAMENTO  E  VIA  PER LA PACE;     
Lo slogan del “Cammino”, che dà il titolo all’evento, è: Dov’è tuo fratello?. Nello specifico, esso affronta il problema dell’immigrazione  riferendosi agli ultimi tragici avvenimenti di Lampedusa e partendo dal messaggio del Papa a seguito della sua visita pastorale sull’isola  nel Luglio u.s. 
Questa non è una domanda rivolta ad altri, è una domanda rivolta a me, a te, a ciascuno di noi”.  Immigrati morti in mare, da quelle barche che, invece di essere una via  di speranza, sono diventate una via di morte. L’immagine che si vede nel manifesto per questa 47° ricorrenza,  mostra un barcone di migranti in mezzo al mare; ancora, una folla di migranti che tende la mano a dei pezzi di pane.

Cordiali saluti e auguri di un sereno 2014

martedì 24 dicembre 2013

Il messaggio natalizio del nostro vescovo Beniamino


«Il mio augurio va a tutti, in particolare a chi sta attraversando momenti di buio e di sconforto»
   
Adorazione dei pastori
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce” (Is 9,1)
Carissimi,

in questo santo Natale, come i pastori, ci avviciniamo alla grotta di Betlemme con il cuore colmo di domande, di preoccupazioni e di speranze.I pastori erano gente semplice, provata da una vita dura, fatta di privazioni e sacrifici, ma anche di gioie e di consolazioni. Proprio a loro è capitato, per primi, di incontrare il piccolo Gesù, “la luce vera che illumina ogni uomo” (Gv 1,9) e questo incontro suscitò in loro “una grande gioia” (Lc 2,10).Anche noi, oggi, possiamo sperimentare questa gioia profonda e autentica, accogliendo Gesù come la luce della nostra vita.

Viviamo in un mondo segnato da tante povertà e solitudini, divisioni e ingiustizie. Penso, soprattutto, a chi sta attraversando sofferenze fisiche o morali, a causa di malattie, difficoltà economiche, mancanza di lavoro o di una casa. Queste difficoltà non si risolvono con le parole e con le promesse, ma con l’impegno concreto e costante di tutti.
Accogliendo Gesù come luce della nostra vita, possiamo trovare la forza interiore per affrontare le fatiche e le difficoltà senza cedere allo sconforto o alla disperazione.Da parte mia, ringrazio, ogni giorno, il Signore per il bene che vedo fiorire nelle persone e nelle comunità cristiane della nostra Diocesi, in modo particolare in questo tempo di Natale, che si dedicano con generosità e intelligenza ai fratelli e sorelle disagiate. Penso ai moltissimi gesti di solidarietà tra famiglie, resi possibili dai sostegni di vicinanza della Caritas, alle parrocchie che hanno concesso la loro canonica o altre abitazioni a coppie di sposi o a piccole comunità di accoglienza. Penso agli istituti religiosi che hanno aperto una porzione delle loro case per accogliere persone sole, mamme in difficoltà, bambini bisognosi di una famiglia.

Mi è rimasto nel cuore l’incontro con i responsabili dei centri di formazione professionale (CFP) presenti nel territorio della nostra Diocesi, che garantiscono istruzione e maggior probabilità di impiego a molti ragazzi: 170 corsi, 3.706 allievi, 928 immigrati, 400 con qualche disabilità.

La luce di Gesù possa illuminare il cuore di ciascuno di noi, possa donarci pace e gioia per un impegno concreto di vita.

Il mio augurio di buon Natale va a tutti voi, e, in modo particolare, a chi sta attraversando momenti di buio e di sconforto.

Su ciascuno brilli la luce del Salvatore.
† Beniamino Pizziol
vescovo di Vicenza

giovedì 19 dicembre 2013

Auguri dalla Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita

Carissimi(e) della Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita,
        vogliamo farci, gli uni e gli altri della nostra ormai grande Rete, gli auguri di Natale e dell'inizio del nuovo anno 2014 attraverso una bella poesia del grande poeta e profeta p. David Maria Turoldo.
Augurandoci che la nostra Rete possa, sempre più e sempre meglio, rendere presente oggi questo Dio a km 0 col volto dell'amore, in modo da annunciare e concretizzare che è possibile, necessario e urgente realizzare nuovi stili di vita.

Tantissimi auguri!!!

Adriano e Federico
segreteria della Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita


Mentre il silenzio fasciava la terra

Mentre il silenzio fasciava la terra
e la notte era a metà del suo corso,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
in solitudine e più alto silenzio.

La creazione ti grida in silenzio,
la profezia da sempre ti annuncia,
ma il mistero ha ora una voce,
al tuo vagito il silenzio è più fondo.

E pure noi facciamo silenzio,
più che parole il silenzio lo canti,
il cuore ascolti quest'unico verbo
che ora parla con voce di uomo.

A te, Gesù, meraviglia del mondo,
Dio che vivi nel cuore dell'uomo,
Dio nascosto in carne mortale,
a te l’amore che canta in silenzio.

mercoledì 18 dicembre 2013

Ideario 2014

agenda / diario "Ideario 2014"

ideazione e redazione: Dario Vivian
ricerche: Carla Giacometti, Dario Vivian, Maurizio Mazzetto, Roberto Quadri
illustrazioni di copertina e disegni: Toni Vedù
impaginazione eTeam

a cura di Città Solidale scs, Vicenza

domenica 8 dicembre 2013

Nelson Mandela e l’unità della famiglia umana

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dalla pagina http://www.paxchristi.it/?p=8079

Pregare, meditare, conoscere, operare…Onorare la memoria di Nelson Mandela vuol dire inserirsi nel travagliato cammino della nonviolenza moderna, nata proprio in Sud Africa con Gandhi, Albert Luthuli, Denis Hurley e tanti altri. Mandela ci lascia un messaggio universale utile per molte situazioni conflittuali. Quanto bene potrebbe fare oggi, ad esempio, la sua pratica di “riconciliazione nella verità e nella giustizia” per la Siria, il conflitto palestinese-israeliano, la Nigeria, il Centro Africa e altrove!
In Sud Africa, la pace come lotta per la libertà e la giustizia, dopo aver attraversato il grande tormento del conflitto armato, ha saputo trasformare il dolore di un popolo in cittadinanza attiva liberatrice. Il “perdono” è diventato un progetto sociale e politico. La Commissione per la verità e la riconciliazione avviata nel 1996, presieduta dall’arcivescovo Desmond Tutu (da lui descritta nel bel libro Non c’è futuro senza perdono) ne è stato un segnale, luminoso anche oggi per un Sud Africa agitato da immensi problemi e per tante parti del mondo.
Il suo messaggio ha attivato dinamiche generatrici di “giustizia ricostitutiva” e di trasformazione nonviolenta dei conflitti. Assieme a Gandhi, a M. Luther King, a Giovanni XXIII (tralascio l’elenco di altri operatori di pace che dovrebbero essere conosciuti nelle nostre scuole), il movimento di Mandela ha aperto un cammino planetario e quotidiano per l’unità della famiglia umana. La sua vita, carica di una spiritualità intesa e sobria, incarnava i valori viventi della Dichiarazione universale dei diritti umani (per me anche del Vangelo). In una lettera alla moglie del 1975 dalla prigione di Kroonstad, osservava che “onestà, sincerità, semplicità, umiltà, generosità genuina, assenza di vanità, disponibilità a servire gli altri – qualità che sono facilmente a portata di mano di ogni individuo - sono il fondamento della vita spirituale di una persona”. Viveva l’esperienza carceraria come “opportunità di guardare quotidianamente dentro a tutto il tuo modo di comportarti, di superare il male e sviluppare ciò che è buono in te. Una meditazione regolare molto benefica…Non dimenticare mai che un santo è un peccatore che non smette mai di provarci”. Un modo per dire che ognuno di noi può cambiare in meglio ed essere il sogno che intende realizzare. Il sogno diurno della pace nonviolenta e fraterna.

Sergio Paronetto, Vice Presidente Pax Christi Italia

lunedì 2 dicembre 2013

Venerdì 6 dicembre: veglia di preghiera a San Giuseppe, Vicenza

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

Veglia di preghiera
in occasione della Giornata Internazionale
contro la violenza sulle donne

venerdì 6 dicembre 2013 ore 20.45
Chiesa di San Giuseppe
via del Mercato Nuovo 43, Vicenza


C'è una guerra invisibile che continua a mietere
vittime negli appartamenti, sulle strade, nei
night, spesso nell'indifferenza dei media e delle
istituzioni. Le prime vittime sono le donne,
anche minorenni, diventate oggetto degli
uomini maltrattanti o dei loro clienti.
Ma c'è pure un popolo, altrettanto invisibile,
che si spende giorno dopo giorno per la
“rinascita” di chi ha subito una violenza
attraverso l'incontro, l'accoglienza, l'ascolto, il
sostegno psicologico, il supporto legale. La
forza della preghiera e della testimonianza è
l'occasione per “dare voce a chi non ha voce”,
come diceva don Oreste Benzi ed a “ribellarsi
non con la violenza ma con la vita!”

Per Informazioni:
Debora Grandis
EMail: antitratta@apg23.org

venerdì 29 novembre 2013

primolunedìdelmese
2 Dicembre 2013 - ore 20:30
n. 122 - Percorsi di Pace, Polis e Partecipazione

presso Cooperativa Insieme, via Dalla Scola 253, Vicenza

- Parcheggio adiacente. Si raccomanda puntualità ! -

Crescita e modernizzazione nel Paese
delle disuguaglianze inaccettabili


Ne parliamo con
Maurizio Franzini
Insegna politica economica nella facoltà di economia nell'università di Roma "La Sapienza".
Direttore del Centro di ricerca interuniversitario sullo stato sociale (CRISS).

venerdì 8 novembre 2013

Il pane sporco della corruzione

dalla pagina http://www.news.va/it/news/il-pane-sporco-della-corruzione

2013-11-08 L’Osservatore Romano
Gli amministratori corrotti «devoti della dea tangente» commettono un «peccato grave contro la dignità» e danno da mangiare «pane sporco» ai propri figli: a questa «furbizia mondana» si deve rispondere con la «furbizia cristiana» che è «un dono dello Spirito Santo». Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa celebrata venerdì mattina, 8 novembre, nella cappella della Casa Santa Marta, proponendo una riflessione sulla figura dell’amministratore disonesto descritta nel brano liturgico del Vangelo di Luca (16, 1-8).
«Il Signore — ha detto il Papa — torna un’altra volta a parlarci dello spirito del mondo, della mondanità: come agisce questa mondanità e quanto pericolosa sia. E Gesù, proprio lui, nella preghiera dopo la cena del giovedì santo pregava il Padre perché i suoi discepoli non cadessero nella mondanità, nel mondo».
La mondanità, ha ribadito il Pontefice, «è il nemico». Ed è proprio «l’atmosfera, lo stile di vita» tipico della mondanità — ossia il «vivere secondo i “valori” del mondo» — che «piace tanto al demonio». Del resto «quando noi pensiamo al nostro nemico pensiamo prima al demonio, perché è proprio quello che ci fa male».
«Un esempio di mondanità» è l’amministratore descritto nella pagina evangelica. «Qualcuno di voi — ha osservato il Pontefice — potrà dire: ma quest’uomo ha fatto quello che fanno tutti». In realtà «tutti no!»; questo è il modo di fare di «alcuni amministratori, amministratori di aziende, amministratori pubblici, alcuni amministratori del governo. Forse non sono tanti». Nella sostanza «è un pò quell’atteggiamento della strada più breve, più comoda per guadagnarsi la vita». Il Vangelo racconta che «il padrone lodò quell’amministratore disonesto». E questa — ha commentato il Papa — «è una lode alla tangente. L’abitudine delle tangenti è un’abitudine mondana e fortemente peccatrice». Certamente è un’abitudine che non ha nulla a che vedere con Dio.
Infatti, ha proseguito, «Dio ci ha comandato: portare il pane a casa con il nostro lavoro onesto». Invece «questo amministratore dava da mangiare ai suoi figli pane sporco. E i suoi figli, forse educati in collegi costosi, forse cresciuti in ambienti colti, avevano ricevuto dal loro papà come pasto sporcizia. Perché il loro papà portando pane sporco a casa aveva perso la dignità. E questo è un peccato grave». Magari, ha specificato il Papa, «s’incomincia forse con una piccola bustarella, ma è come la droga». E anche se la prima bustarella è «piccola, poi viene quell’altra e quell’altra: e tu finisci con la malattia dell’addizione alle tangenti».
Siamo davanti, ha affermato, a «un peccato tanto grave perché va contro la dignità. Quella dignità con la quale noi siamo unti col lavoro. Non con la tangente, non con questa addizione di furbizia mondana. Quando noi leggiamo nei giornali o guardiamo sulla tv uno che scrive o parla di corruzione, forse pensiamo che la corruzione è una parola. Corruzione è questo: è non guadagnare il pane con dignità».
C’è però un'altra strada, quella della “furbizia cristiana” – «tra virgolette», ha detto il Papa – che permette di «fare le cose un po’ svelte ma non con lo spirito del mondo. Lo stesso Gesù ce l’ha detto: astuti come il serpente, semplici come la colomba». Mettere «insieme queste due» realtà è «una grazia» e «un dono dello Spirito Santo». Per questo dobbiamo chiedere al Signore di essere capaci di praticare «l’onestà nella vita, quella onestà che ci fa lavorare come si deve lavorare, senza entrare in queste cose». Papa Francesco ha ribadito: «Questa “furbizia cristiana” — l’astuzia del serpente e la semplicità della colomba — è un dono, è una grazia che il Signore ci dà. Ma dobbiamo chiederla».
Il pensiero di Papa Francesco è andato anche alle famiglie degli amministratori disonesti. «Forse oggi — ha detto — farà bene a tutti noi pregare per tanti bambini e ragazzi che ricevono dai loro genitori pane sporco. Anche questi sono affamati. Sono affamati di dignità». Da qui l’invito a «pregare perché il Signore cambi il cuore di questi devoti della dea tangente», perché comprendano «che la dignità viene dal lavoro degno, dal lavoro onesto, dal lavoro di ogni giorno, e non da queste strade più facili che alla fine ti tolgono tutto». Anche perché, ha concluso, c’è il rischio di finire come quella persona di cui parla il Vangelo «che aveva tanti granai, tanti sili, tutti pieni e non sapeva che fare. “Questa notte dovrai morire” ha detto il Signore. Questa povera gente che ha perso la dignità nella pratica delle tangenti, porta con sé non il denaro che ha guadagnato, ma soltanto la mancanza di dignità. Preghiamo per loro».
 

giovedì 7 novembre 2013

Contro la violenza sulle donne

VICENZA 9 – 23 NOVEMBRE
 
Femminicidi e discriminazioni di genere: un problema culturale, ogni giorno.

Profili 2013 – Contro la violenza sulle donne è un’iniziativa a cura di Kitchen Teatro Indipendente, Teatro Spazio Bixio, Theama Teatro e Ossidiana Centro Culturale, con la collaborazione dell’Assessorato alla Crescita e dell’Ufficio per le Pari Opportunità del Comune di Vicenza ed il supporto del CeAV Centro Antiviolenza Vicenza e dell’associazione Donna chiama Donna. 

L’attività rientra anche nell’ambito del bando regionale “Progetti degli enti locali per favorire la nascita e l’attività di Organismi di Parità – anno 2012 – Progetto La Commissione P.O. per le politiche di genere sul territorio”.

PROGRAMMA
  
SABATO 9 NOVEMBRE ORE 21.00 - DOMENICA 10 NOVEMBRE ORE 18.00
 KITCHEN TEATRO INDIPENDENTE - COMPAGNIA KITCHEN PROJECT
SOGNI D’OLTREMARE 
Una storia che accomuna le spose ingannate emigrate dal Giappone a inizio novecento e le donne avvilite dallo squallore della povertà di uno sperduto villaggio caraibico. Un viaggio attraverso illusioni e speranze che ricorda la vita di tante migranti della nostra terra. Liberamente tratto da “Venivamo tutte per mare” (Julie Otsuka) e da “L’annegato più bello del mondo” (Gabriel Garcia Màrquez).

MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE ORE 21.00
SALA CONFERENZE DEI CHIOSTRI DI SANTA CORONA
 

MEDIA E FEMMINICIDI
 Incontro pubblico moderato da Antonietta Demurtas, giornalista di Lettera43.it, con gli interventi di Francesca Garisto, avvocato della Casa delle donne maltrattate di Milano, Alessio Miceli dell'associazione MaschilePlurale e Chiara Volpato, docente di Psicologia Sociale all’Università di Milano Bicocca. Nel corso della serata verranno proiettate le opere di “Uccidi anche me”, progetto fotografico di Fiorella Sanna e Francesca Madrigali. Il dibattito prevede un focus specifico sui modi di fare informazione intorno ai femminicidi da parte di media e giornali e sulle modalità di rappresentazione utilizzate per i casi di discriminazione di genere, riflettendo sui rischi di normalizzazione del fenomeno opposti al processo di negazione del problema anche a partire dal linguaggio comunemente usato.

SABATO 16 NOVEMBRE ORE 21.00
 TEATRO SPAZIO BIXIOTHEAMA TEATRO 
NON HO PECCATO ABBASTANZA 
na lettura scenica dedicata alla voce delle nuove poetesse provenienti dal Medio Oriente. Donne costrette a subire censure e discriminazioni in nome dei precetti della tradizione. La guerra, l’amore come divinità, il corpo: versi che innalzano un inno alla passione, un canto che diventa un sensuale gioco di sensazioni e di vitale opposizione ai soprusi.

MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE ORE 21.00
 KITCHEN TEATRO INDIPENDENTECOMPAGNIA CAMPO TEATRALE
TESTO E REGIA DI CÈSAR BRIE 
INDOLORE 
La casa come un ring, l’impotenza di fronte alla violenza domestica. In molti matrimoni uomini di 80 chili picchiano donne di 50 o bambini di 20. Il pugilato permette due metafore: non è lecito colpirsi se il peso di uno supera di 6 chili il peso dell’altro; il quadrilatero è un luogo chiuso dal quale non si esce se non sconfitti o feriti. O morti. Un poema amaro su quanto accade troppo spesso fra le mura domestiche.

SABATO 23 NOVEMBRE ORE 21.00
 TEATRO SPAZIO BIXIOFILIPPO CARROZZO - MUSICHE DI SCHEGGE DI LEGNO 
CARO WALT DISNEY 
Una richiesta di risarcimento per anni e anni in cui si è cresciuti credendo alle favole, quelle che si raccontano per tenere lontano il buio. La storia di una ragazza, allo stesso tempo uguale e diversa da tante sue coetanee. Al di là dei sogni, una fiaba nera come la notte che respira e stringe il cuore. Una riflessione in forma di teatro-studio: il lavoro, la violenza, la prostituzione.

Lo Staff diKitchen Teatro Indipendentewww.spaziokitchen.it

Kitchen Teatro Indipendente
via dell'edilizia, 72
36100 Vicenza
dove siamo: www.spaziokitchen.it/dove-siamo

sabato 2 novembre 2013

lunedì 28 ottobre 2013

primolunedìdelmese
 4 Novembre 2013 - ore 20:30
n. 121 - Percorsi di Pace, Polis e Partecipazione

Pluralismo religioso, laicità dello Stato,
conflitti e democrazia
 

Come cambia il panorama europeo (e italiano)

ne parliamo con
Stefano Allievi
Docente di Sociologia, Comunicazione e Interculturalità all'Università di Padova. Specializzato in sociologia delle religioni e nello studio dei fenomeni migratori e del mutamento culturale e religioso in Europa, con particolare riferimento alla presenza islamica, è autore di oltre un centinaio di pubblicazioni, in Italia e all'estero, su questi temi. Consulente di numerosi centri e gruppi di studio. Giornalista professionista, collabora a varie testate specialistiche.
 

presso Insieme s.c.s., via B. Dalla Scola 253, Vicenza

domenica 27 ottobre 2013

Lettera aperta al nuovo Ordinario Militare

 
Caro fratello vescovo mons. Marcianò,
 
è di oggi la notizia della sua nomina a nuovo Ordinario Militare. Non ce la faccio a congratularmi con lei, perché considero una sconfitta per un cristiano entrare nei ranghi delle forze armate e per di più entrarci attraverso la porta della Chiesa. Al suo predecessore, mons. Pelvi, avevo scritto alcune lettere per aprire un dialogo sul senso evangelico dei cappellani militari, ma è stato sempre un monologo: non ho mai ricevuto risposta. Mi auguro miglior fortuna con lei.
 
Riducendo al massimo la questione, osservo che il personale delle forze armate ha sì diritto all’assistenza spirituale, ma senza che coloro che la prestano accedano ai ranghi militari, diventino cioè organici ad un’istituzione nata ed esistente per fare la guerra. Anzi, restandone fuori, essi avrebbero la possibilità di assumere uno sguardo critico più libero, di essere essi stessi esempio di nonviolenza, che rifugge dalle attività belliche e da tutto ciò che ne costituisce supporto e strumento. Insomma, esempio di una scelta diversa.
 
Sì, perché la pace e la guerra sono concetti che vanno tenuti sempre distinti, soprattutto in un’epoca in cui ingannevolmente e interessatamente essi vengono continuamente sovrapposti, confusi, diluiti l’uno nell’altro, fino a far affermare al Ministro della Difesa che per amare la pace bisogna armare la pace. La Chiesa non può prestarsi a queste alchimie linguistico-politico-affaristiche, il Papa stesso ha ricordato con forza che le guerre hanno tutte un comune denominatore: vendere le armi.
Manifestazione  delle comunità cristiane di base contro l'istituto dei cappellani militari 
La pace è un’altra cosa.
 
Lei ha oggi stesso indirizzato un saluto “Ai sacerdoti e ai fedeli della Chiesa Ordinariato Militare”, in cui si legge che i militari sono “a servizio della vita e della pace” la quale, in quanto cammino, richiede passi per costruirla. E lei elenca tali passi: “passi di dialogo con tutti, di rispetto reciproco e rispetto dei diritti umani; passi di ordine e libertà, di legalità e onestà, di giustizia e solidarietà, di lotta contro i soprusi e la corruzione, contro ogni forma di violenza o discriminazione; passi di protezione delle città dell’uomo, nella loro dimensione sociale e politica, nel loro patrimonio di storia e arte; passi di preservazione della natura e dell’ambiente, di custodia della straordinaria bellezza del Creato. Soprattutto, passi di difesa e promozione di ogni vita umana nella sua stupenda dignità: dei più deboli e poveri, dei piccoli e indifesi, dei carcerati e perseguitati, dei senzatetto e disperati, degli abbandonati ed esclusi, di coloro che vivono diverse forme di malattia o disabilità, dei tanti profughi e immigrati che continuano a sbarcare nelle nostre coste dopo viaggi in cui trovano anche la morte, continuando a sollecitare il nostro impegno e il nostro amore“.
 
Le forze armate, di cui lei si accinge a far parte e con un elevato grado gerarchico, sono la negazione di questi passi.
 
La guerra dialoga solo con le pallottole, che sibilando nell’aria portano messaggi di morte; la guerra è esattamente la forma di violenza più scientificamente studiata ed organizzata; non si distingue per giustizia e solidarietà, ma discrimina tra amici e nemici, schiaccia, corrompe, fa prigionieri. La guerra non protegge gli esseri umani né le loro città: bombarda e distrugge l’ambiente, le risorse per la vita e le opere d’arte. Ma soprattutto non difende i poveri e i disabili, ma fa andare in rovina le case producendo senzatetto e mutilati. La guerra non promuove la dignità dei profughi ma li genera, ed essi, come primo impegno ed atto d’amore, con la loro condizione ci chiedono di smettere di inviare truppe ed armi che riducono in polvere le loro vite.
 
Il primo servizio alla pace che è possibile fare come sacerdote o vescovo impegnato nella cura pastorale dei militari è questo: uscire ed invitare ad uscire da quella fabbrica di  morte.
            
Un saluto fraterno.
 
Napoli, 10 ottobre 2013
Antonio Lombardi (Pax Christi)

Dialogo cristiano - islamico

vai alla pag. su la Voce dei Berici


mercoledì 23 ottobre 2013

Italia: rampa di lancio per le guerre di oggi e domani. Lo dice uno studioso statunitense.


un articolo di Maria Grazia Bruzzone su LaStampa.it

22/10/2013
  “Il Pentagono ha speso negli ultimi due decenni centinaia di milioni di dollari in basi militari in Italia, rendendo quel paese un centro sempre più importante per la potenza dell’esercito Usa. Specialmente dall’inizio della Guerra Globale al Terrorismo nel 2001 l’ US Army ha spostato il suo centro di gravità a sud della Germania, dove la maggior parte delle forze Usa stazionavano dalla II Guerra Mondiale. Trasformando la penisola italiana in una rampa di lancio per le guerre di oggi e domani, in Africa, nel Medio Oriente e oltre”.  (continua)











Il blog di David Vine

domenica 20 ottobre 2013

Tangenziale e base Usa, Cristiani per la pace: i vicentini hanno diritto di essere informati

Documento pdf del Coordinamento cristiani per la Pace "Sulla tangenziale di Vicenza e sull'accesso alla base Dal Molin. Rispettare la condizione autorizzativa: accesso alla base nella parte nord"



Sulla questione Dal Molin:
I vicentini hanno diritto di essere informati
(dal comunicato del consiglio pastorale diocesano del 25.02.2007)
ArticleImageIl 18.10.2013 abbiamo letto in un quotidiano locale la seguente dichiarazione del Presidente di Confindustria di Vicenza, Giuseppe Zigliotto: “Vogliamo le compensazioni pattuite. Qualche anno fa, in vista della costruzione della base americana, avevamo accettato un accordo internazionale che prevedeva 'compensazioni' per il nostro territorio. Tra queste la Tangenziale […]. L'accordo c'è, la base è stata fatta e quindi è il momento che anche noi riceviamo quanto ci è stato promesso. Adesso le categorie devono quindi farsi sentire”.
Non è la prima volta che le categorie economiche si esprimono sul Dal Molin: determinante nella decisione del Governo fu il loro sostegno scritto raccolto da Zonin il 9.1.2007 e da questi consegnato all'ambasciatore USA Spogli. A pochi giorni di distanza, dopo aver denunciato la “grave carenza d'informazione, l'occultamento della verità, la mancanza di trasparenza” sulla questione Dal Molin, il Consiglio Pastorale Diocesano affermava che “i vicentini hanno diritto ad essere informati e coinvolti, di partecipare alle sorti della propria città. Occorre un cambio di registro a tal riguardo”.
Quali i motivi per tenere nascosto per anni accordi che riguardano l'intera comunità?
Ai molti che in questi anni hanno affermato di avere in mano accordi sul Dal Molin chiediamo – se li hanno - di renderli immediatamente pubblici:, dal primo all'ultimo documento. Lo abbiamo fatto con altre nove associazioni chiedendo, ai sensi del D. Lgs. 195/2005, a Sindaco di Vicenza e Commissario della Provincia la consegna di tutti gli undici atti amministrativi richiamati nel Protocollo d'Intesa sulla tangenziale del 28.08.2013.
A questo riguardo, contrariamente alle numerose dichiarazioni rilasciate alla stampa locale da amministratori e politici, in tale protocollo non è mai indicata l'entità dell'importo del finanziamento dell'opera a carico del Ministero e/o dell'Anas ma l'importo del finanziamento per la sola progettazione.
Rimane un forte dubbio: qual è il vero progetto della superstrada di collegamento alla base Dal Molin che il sindaco Variati intende realizzare? Quello che ha presentato il 7 ottobre al Primo lunedì del mese con accesso a nord, o quello che aveva presentato qualche giorno prima alla commissione territorio che prevede l'accesso da viale Ferrarin con nuove servitù militari di 160.000 mq che devasterebbe la più grande cassa di espansione naturale a nord della città in caso di probabili nuove alluvioni?

Coordinamento cristiani per la pace
c/o casa per la pace
contrà porta nova 2
36100 Vicenza

giovedì 10 ottobre 2013

Salviamo il paesaggio!


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È sbagliato cercare di tutelare il paesaggio solo quando questo rappresenta qualcosa di straordinario“.

In anteprima per i lettori di altrecononomia.it la prefazione di Carlin Petrini, fondatore di Slow Food all’edizione 2013 del libro di Luca Martinelli “Salviamo il paesaggio!”: Questo libro si rivela un altro strumento indispensabile per orientare la nostra azione, per renderla consapevole e competente“.
Negli anni 50, poco dopo la Seconda Guerra Mondiale,il poeta Andrea Zanzotto – scomparso non da molto – ebbe a scrivere: “Dopo i campi di sterminio, stiamo assistendo allo sterminio dei campi”. Un gioco di parole molto violento, ma quanto mai lucido. [continua]

Costruire la Pace con la nonviolenza


E’ PRONTO IL CALENDARIO 2014: LA DIFESA NONVIOLENTA NEL MONDO

Un calendario sulla Difesa Popolare Nonviolenta. Il nuovo calendario di Pax Christi – Italia per il 2014 è interamente dedicato alla DPN. Abbiamo scelto dodici esempi di lotte nonviolente nel mondo, riferite ai cinque continenti, accompagnando le immagini con una breve annotazione sulla situazione e sui metodi adottati. Così, mese dopo mese, vediamo come la [continua]

venerdì 4 ottobre 2013

primolunedidelmese - 7 ottobre 2013
n. 120 - Percorsi di Pace, Polis e Partecipazione


presso Cooperativa Insieme, via B. Dalla Scola 253, Vicenza

Parcheggio adiacente. Si raccomanda puntualità!

ore 20:30 - Question time 
Parco della Pace: a che punto siamo
risponde il Sindaco di Vicenza
Achille Variati

ore 21:30 - Analisi
Nord-Africa e Medio-Oriente:
geopolitica delle crisi
Le primavere arabe, l'autunno dei militari, l'inverno delle guerre.
Vecchi e nuovi protagonisti regionali, lo scontro fra superpotenze,
gli interessi in gioco.
ne parliamo con
Gian Paolo Calchi Novati
Docente di Storia e Istituzioni dei Paesi Afro-Asiatici all’Università di Pavia. Ricercatore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, del Centro di Studi Africani di Boston e dell’Università della California di Los Angeles. Visiting professor all’Università di Addis Abeba, ha tenuto corsi e seminari alle università di Milano, Pisa, Urbino, Tunisi, Nairobi e Città del Messico. È stato direttore dell’Istituto per le Relazioni tra l'Italia e i paesi dell'Africa, America Latina Medio e Estremo Oriente (IPALMO) e della rivista Politica Internazionale. Campi di ricerca: colonialismo e decolonizzazione in Africa e Medio Oriente; Stato e nazione nel Corno d’Africa; crisi dello Stato postcoloniale; Il Terzo mondo nelle relazioni internazionali.

giovedì 3 ottobre 2013

Una vergogna che non deve ripetersi


Alla vigilia della visita ad Assisi, Papa Francesco esprime dolore e sdegno per le vittime del tragico naufragio al largo di Lampedusa

Una vergogna che non deve ripetersi
E ai partecipanti alla commemorazione della "Pacem in terris" ricorda che giustizia e solidarietà sono vie della pace

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lunedì 30 settembre 2013

Vicenza: iniziative per promuovere Pace, cultura e cura per il territorio

Sulla tangenziale di Vicenza e sull'accesso alla base Dal Molin: leggi il documento del Coordinamento cristiani per la pace 


sabato 5 ottobre ore 14.30-18.00
passeggiata di verifica ambientale

sull'argine del Bacchiglione da ponte Marchese verso viale Diaz


volantino e programma completo: pdf



venerdì 20 settembre 2013

Boff: "Papa Francesco è la primavera della Chiesa"

da http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=181645


Il Papa e la guerra, la Chiesa, i poveri. Ne parliamo con Leonardo Boff, teologo della liberazione brasiliano. Intervista di Pierluigi Mele

20 Settembre 2013

Leonardo Boff
Si torna, a causa della crisi siriana, a parlare di guerra. Papa Francesco ha lanciato un forte appello contro la guerra. Qual è il suo pensiero?
Io la penso come il Papa Giovanni Paolo II: cioè che tutte le guerre sono perverse. Non c'è guerra giusta, non c'è guerra religiosa, non c'è guerra santa. Tutte le guerre sono perverse perché producono morti e coinvolgono tanti innocenti, specialmente oggi che abbiamo le guerre "intelligenti", che non sono intelligenti, perché uccidono moltissimi innocenti, che non hanno niente a che vedere con la guerra. Io sono a favore della negoziazione, di un dialogo "infinito",  che coinvolge tutte le persone di buona volontà,  per fare pressione, per arrivare ad un punto dove le persone arrivano ad un punto dove ognuno cede qualcosa e arrivano ad un consenso minimo. Io penso che questo oggi si impone, perché le guerre sono altamente distruttive.

E' deluso da Obama?  
Io sono deluso perché lui ha promesso tante cose: prima di abolire Guantanamo e non l'ha fatto, di abolire il "patriot act" e non l'ha fatto, ecc. Non ha fatto nulla di questo, è stato ostaggio del sistema, di organi della sicurezza dell'Impero e del complesso militare-industriale. E allora ha poco margine di negoziazione, però penso che se uno è un leader vero si impone con la sua volontà, corre dei rischi. Lui è dipendente da queste forze che sono al servizio della dominazione del mondo, non della vita, della giustizia, dell'incontro dei popoli. Da questo punto di vista sono troppo deluso, perché pensavo che un afroamericano avrebbe portato un altro messaggio, lui gioca con la logica dei potenti, contro la vita.   

continua... 

leggi anche "Bergoglio? Come san Francesco: ricostruisce la Chiesa"

martedì 17 settembre 2013

Mercoledì 18 settembre: preghiera per la Pace

messaggio ricevuto dal Coordinamento Cristiani per la Pace

preghiera con recita del rosario
presso il capitello in viale Ferrarin
(vicino all'ingresso della nuova base USA Dal Molin)

mercoledì 18 settembre alle ore 20,45

venerdì 13 settembre 2013

Le armi in Siria parlano italiano

dalla pagina http://www.vita.it/mondo/emergenze/le-armi-in-siria-e-dintorni-parlano-italiano.html

articolo di Daniele Biella

Dopo la forte denuncia di Papa Francesco sul commercio di armi, l'Osservatorio permanente sulle armi leggere di Brescia traccia un preciso quadro della situazione: «siamo il paese europeo che più ha esportato nel paese siriano e in quelli confinanti negli ultimi 15 anni», spiega l'analista Giorgio Beretta

leggi l'articolo

mercoledì 11 settembre 2013

Lettera aperta in occasione dell'anniversario dell' 11 settembre 2001

 
Nella ricorrenza del dodicesimo anniversario dell'11 settembre il ricordo va alle circa 3000 vittime di quel giorno nefasto e ai loro famigliari, ma anche alla sensazione di sgomento e smarrimento che ciascuno di noi ha provato di fronte alle immagini televisive. La guerra al terrorismo che è seguita a quei fatti conta ad oggi migliaia di militari morti (oltre 6000 dell'esercito USA), un totale di oltre 34 mila combattenti sui vari fronti, oltre un milione di civili uccisi; a queste orribili cifre si aggiungono le ferite fisiche e psicologiche di milioni di persone in diversi Paesi del mondo, e lo stillicidio di morte e devastazione che sovrasta il Medio Oriente: la violenza genera violenza...
Questa data sia allora una occasione di riflessione sugli eventi che hanno portato alle guerre in Afghanistan e in Iraq (nonostante la mancanza di armi di distruzione di massa), e di rinnovata solidarietà con i famigliari di tutte le vittime dei terrorismi e delle guerre, dei vari “11 settembre” più o meno noti.
Pensando in particolare ai sopravvissuti e alle famiglie statunitensi che hanno perso uno o più cari quell'11 settembre, non possiamo ignorare che oltre 40 veterani di servizi di contro-terrorismo e dei servizi segreti USA (U.S. State Department, NSA, CIA, FBI, FAA, U.S. Customs and Border Protection, Department of Defense and U.S. Military Intelligence Veterans), quindi cittadini statunitensi e patrioti, hanno messo in discussione le conclusioni ufficiali sull'11 settembre (patriotsquestion911.com).
A questi si sono aggiunte migliaia di persone che ormai fanno parte dei vari gruppi e movimenti che chiedono verità sui fatti dell'11 settembre; fra questi: gruppi di vigili del fuoco (a partire da quelli di New York, testimoni e colleghi delle vittime dell'11 settembre a New York e poi delle polveri sottili in seguito ai crolli), avvocati, giornalisti, medici e paramedici, piloti, leader politici, leader religiosi, scienziati per la verità sull'11 settembre...
In particolare, oltre 2000 fra Ingegneri e Architetti statunitensi (ae911truth.org) e oltre 17 mila persone fra cui scienziati e ricercatori, hanno sottoscritto la seguente petizione, per chiedere la costituzione di una commissione di inchiesta, autorevole e indipendente, sui fatti dell'11 settembre 2001:

La Petizione di AE911Truth.org
AI MEMBRI DELLA CAMERA DEI RAPPRESENTANTI E DEL SENATO DEGLI
STATI UNITI D'AMERICA
A nome del popolo degli Stati Uniti d'America, i sottoscritti Architetti e Ingegneri per la Verità sull'11 settembre e affiliati richiedono con urgenza una indagine veramente indipendente con potere di citare in giudizio per scoprire la verità piena riguardante gli eventi dell'11 settembre 2001 – in modo specifico i crolli delle Torri e dell'Edificio 7 del World Trade Center. Noi siamo convinti che ci siano sufficienti dubbi riguardo la spiegazione ufficiale e quindi l'indagine sull'11 settembre debba essere riaperta e debba includere un esame completo sul possibile uso di esplosivi che potrebbero essere stati la causa reale della distruzione delle Torri Gemelle e dell'Edificio 7 del World Trade Center”.

Anche noi abbiamo sottoscritto la petizione di AE911Truth.org e qui a Vicenza invitiamo sia cittadini italiani che statunitensi, civili e militari, a prendere in esame i vari dubbi manifestati sulla inchiesta ufficiale e appoggiamo la campagna ReThink911 (rethink911.org) promossa dagli Architetti e Ingegneri per la Verità sull'11 settembre e la raccolta di firme per la nuova Petizione Internazionale:

A tutte le Autorità che hanno il mandato e il dovere legale di investigare gli eventi dell'11 settembre 2001, incluse quelle negli USA, quelle in altri Nazioni Sovrane, e Istituzioni Internazionali
Noi sottoscritti chiediamo una vera e indipendente inchiesta per scoprire la verità piena riguardo gli eventi dell'11 settembre 2001. Ci sono schiaccianti e crescenti evidenze che contraddicono il rapporto ufficiale della Commissione Sull'11/9 e il rapporto del NIST (Istituto Nazionale per gli Standard e la Tecnologia) sulla distruzione dell'Edificio 7 del World Trade Center e delle Torri Gemelle, evidenze alle quali il Governo degli USA non ha risposto. Pertanto, una nuova e indipendente inchiesta deve essere aperta. Talee inchiesta dovrebbe includere un esame completo sull'uso evidente di esplosivi per la distruzione dell'Edificio 7 del World Trade Center e delle Torri Gemelle.
(rethink911.org/petition)


Per sottoscrivere la lettera aperta scrivi a mc9944@mclink.it
Per firmare la nuova Petizione Internazionale vai a rethink911.org/petition

I sottoscrittori (aggiornati al 15 settembre 2013): 
Bruno Matteo Bonato
Massimo Mabilia
don Antonio Uderzo
Giovanni Marangoni
Lucina Ciampanelli
Benedetto Zaccaria
Sergio Pegoraro
Carlo Busato
Amelia Cracco
Ermanno Cerati
Matteo Soccio
Annamaria Comin
Paolo Fin
Maria  Longhi
Luciano Dal Sasso
Angelo Azzalini
p. Antonio Sanitini
Stefano Regoli
Nadia Mantese
Arnaldo Odelanti
Piero Lanaro
Moreno Ceron

mercoledì 4 settembre 2013

7 settembre: «Si alzi forte in tutta la terra il grido per la pace in Siria»

dal sito http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/digiuno-siria-unisce-cristiani-musulmani-ebrei.aspx

"MAI PIU' GUERRA"

Sarà papa Francesco in persona a presiedere la Veglia di preghiera in occasione della giornata di digiuno e preghiera per la pace nel mondo, e in Siria in particolare, da lui indetta in tutta la Chiesa cattolica. L’appuntamento è per sabato 7 settembre dalle 19 alle 23 in piazza San Pietro. [...]
Tutti i Vescovi e i fedeli cristiani a Damasco accolgono l’appello a digiunare e pregare per la pace in Siria sabato 7 settembre. La preghiera è la nostra ultima possibilità di fermare la violenza”: lo riferisce all’Agenzia Fides S. Ecc. Mons. Samir Nassar, Arcivescovo Maronita di Damasco, che vive queste giornate con la sua comunità in un atteggiamento di “preghiera e di speranza per fermare la guerra”. L’Arcivescovo informa Fides che “molti musulmani si uniranno a noi” e che, dunque, la preghiera a Damasco si annuncia ecumenica e interreligiosa, segno della volontà forte di pace della intera popolazione siriana.  [...]

continua... 

Invito al digiuno e preghiera per la pace in Siria
7 settembre 2013: due appuntamenti anche a Vicenza

A Vicenza, con le Donne in Rete per la Pace, Salaam  Ragazzi dell'Olivo - Vicenza, Coordinamento Cristiani per la Pace e donne e uomini di buona volontà, in silenzio, a piazza Castello dalle 18,30 alle 20,00 - volantino

A Vicenza, con il vescovo Beniamino, in processione con partenza dal Cristo alle 20,30 e arrivo al santuario di Monte Berico, in preghiera fino alle 24