Fabio Mini: "Oggi la guerra limitata non è più possibile neppure in linea teorica:
gli interessi politici ed economici di ogni conflitto, anche il più
remoto e insignificante, coinvolgono sia tutte le maggiori potenze sia
le tasche e le coscienze di tutti. La guerra è diventata un illecito del
diritto internazionale e non è più la prosecuzione della politica, ma
la sua negazione, il suo fallimento".
dalla pagina http://movisol.org/ex-comandante-nato-si-sta-preparando-lo-scontro-nucleare/
Il generale di Corpo d’Armata Fabio Mini, ex capo di stato maggiore del
Southern Command della NATO ed ex comandante delle truppe KFOR in
Kossovo, ha ammonito del pericolo di un’escalation di quella
che definisce una “Guerra mondiale” già in corso, che può sfociare in un
conflitto nucleare. Mini traccia anche un collegamento con la dinamica
del potere dei mercati finanziari sugli stati nazionali. In un’intervista con Enzo Pennetta, sul suo sito “Critica Scientifica”,
Mini dice che “a cominciare dalla guerra fredda che i paesi baltici
hanno iniziato contro la Russia, dalla guerra “coperta” degli americani
contro la stessa Russia, dai pretesti russi contro l’Ucraina, alla
Siria, allo Yemen e agli altri conflitti cosiddetti minori o “a bassa
intensità” tutto indica che non dobbiamo aspettare un altro conflitto
totale: ci siamo già dentro fino al collo. Quello che succede in Asia
con il Pivot strategico sul Pacifico è forse il segno più evidente che
la prospettiva di una esplosione simile alla seconda guerra mondiale è
più probabile in quel teatro. Non tanto perché si stiano spostando
portaerei e missili (cosa che avviene), ma perché la preparazione di una
guerra mondiale di quel tipo, anche con l’inevitabile scontro nucleare,
è ciò che si sta preparando. Non è detto che avvenga in un tempo
immediato, ma più la preparazione sarà lunga più le risorse andranno
alle armi e più le menti asiatiche e occidentali si orienteranno in quel
senso.
continua