martedì 29 gennaio 2013

Senza corruzione RIPARTE IL FUTURO


Al via la grande mobilitazione promossa da Libera e dal Gruppo Abele

PETIZIONE – firmiamo per ottenere trasparenza e impegno contro la corruzione

La corruzione è uno dei motivi principali per cui il futuro dell’Italia è bloccato nell’incertezza. Pochi paesi dell’Unione Europea vivono il problema in maniera così acuta (ci seguono solo Grecia e Bulgaria). Si tratta di un male profondo, fra le cause della disoccupazione, della crisi economica, dei disservizi del settore pubblico, degli sprechi e delle ineguaglianze sociali.
Il prossimo 24 e 25 febbraio verremo chiamati a eleggere i nostri rappresentanti in Parlamento. È il momento di chiedere che la trasparenza diventi una condizione e non una concessione, esercitando il nostro diritto di conoscere.
Per questo domandiamo adesso, a tutti i candidati, indipendentemente dal colore politico, di sottoscrivere 5 impegni stringenti contro la corruzione. Serviranno per potenziare la legge anticorruzione nei primi cento giorni di legislatura e per rendere trasparenti le candidature.
Con questa petizione chiediamo a tutti candidati di:
  1. Inserire nella propria campagna elettorale la promessa di continuare il rafforzamento della legge anticorruzione iniziato con la riforma del novembre 2012. Concretamente, chiediamo sia modificata la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) entro i primi cento giorni di attività parlamentare, con l’aggiunta della voce “altra utilità”
  2. Pubblicare il proprio Curriculum Vitae con indicati tutti gli incarichi professionali ricoperti
  3. Dichiarare la propria situazione giudiziaria e quindi eventuali procedimenti penali e civili in corso e/o passati in giudicato
  4. Pubblicare la propria condizione patrimoniale e reddituale
  5. Dichiarare potenziali conflitti di interesse personali e mediati, ovvero riguardanti congiunti e familiari
Grazie alla sottoscrizione di questi impegni si potrà sapere davvero quali candidati saranno disposti a lottare in Parlamento contro la corruzione.

Più siamo a firmare questa petizione, più i candidati dovranno ascoltare le nostre richieste.
Firma adesso per un futuro senza corruzione.

www.riparteilfuturo.it

lunedì 28 gennaio 2013

Primolunedìdelmese: La qualità della democrazia

4 Febbraio 2013 ore 20:30
presso la Cooperativa Insieme, via B. Dalla Scola 253, Vicenza

La qualità della democrazia
Fine della Seconda Repubblica, del bipolarismo, della distinzione fra destra e sinistra?
Porcellum, crisi della rappresentanza e della governabilità: "tecnica" super partes?
Etica e politica. Media, marketing e sondaggi …

ne parliamo con
Marco Almagisti
docente di Scienza Politica all’Università di Padova
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Finestra sul cortile di casa
Noi, le elezioni e il dopo


martedì 22 gennaio 2013

Comunicato del vescovo presidente di Pax Christi, mons. Giovanni Giudici

Svuotare gli arsenali e votare per la pace

Convinti che la pace è un bene primario e supremo da invocare e per cui adoperarsi instancabilmente (Beati gli operatori di pace);
ricordando i 50anni dell’Enciclica Pacem in terris, che definisce la guerra ‘alienum est a ratione’ (cioè una follia);
in prossimità della scadenza elettorale, Pax Christi Italia, chiede a tutti gli elettori che si apprestano a dare il loro voto per il rinnovo del Parlamento, di includere tra le priorità su cui effettueranno la loro scelta:
  • un chiaro impegno per la pace, la nonviolenza e il ‘ripudio della guerra’, come dichiara l’art. 11 della nostra Costituzione
  • la riduzione delle spese militari a partire dalla sospensione del progetto dei caccia F35, strumenti di morte che sottraggono ingenti risorse (quasi 15 miliardi di euro) ad altri bisogni vitali della gente. Le armi uccidono anche se non vengono usate!
  • la cancellazione della “riforma dello strumento militare italiano” approvata lo scorso mese di dicembre
  • uno stop alla corsa al riarmo, in forte aumento nell’Unione Europea, e un ‘no’ alla vendita di armi, aumentata del 18% nel 2012, e indirizzata specialmente a Paesi in guerra come quelli del Medio Oriente, nonostante la legge 185/90.
Di fronte alle crescenti differenze tra pochi, sempre più ricchi, e molti irrimediabilmente più poveri” (Benedetto XVI al Corpo diplomatico, 7 gennaio 2013), di fronte alle numerose guerre che seminano ancora oggi distruzione e morte in tante parti del mondo, riteniamo importante ribadire “un SI alla vita, e un NO alla guerra… sconfitta dell’umanità” (Giovanni Paolo II al Corpo diplomatico, 13 gennaio 2003).

Come cittadini e come credenti, chiediamo ai candidati un esplicito impegno anche su queste scelte che sentiamo qualificanti per un programma che abbia davvero a cuore il bene comune, cioè la vita di tutti e di ciascuno.

Firenze, 13 gennaio 2013
Il Presidente Nazionale di Pax Christi
Mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia,
con il Consiglio Nazionale