mercoledì 22 febbraio 2023

“CESSATE IL FUOCO IN UCRAINA”

DIBATTITO PUBBLICO

SABATO 25 FEBBRAIO 2023 alle ore 10.00

presso Missionari Saveriani, viale Trento 119, Vicenza

(ampio parcheggio interno)


Ne parliamo con

Prof. MARCO MASCIA
Centro Ateneo per i Diritti Umani "Antonio Papisca", Università di Padova
 
 
Dr. MIRKO SOSSAI
Comunità di Sant’Egidio di Roma
 
YURII SHELIAZHENKO
Pacifista ucraino e Segretario esecutivo del “Movimento Pacifista Ucraino”
 
Gestisce il collegamento con Kiev
 
ZAIRA ZAFARANA
International Fellowship of Reconciliation (IFOR)
 
In collegamento con l’Ucraina 
NELLO SCAVO
Inviato speciale di “Avvenire”, scrittore e autore del libro “KIEV”
 
 
Promotori: MIR (Movimento Internazionale Riconciliazione), ANPI, PAXCHRISTI, GRUPPO MARCIA MONDIALE

Adesioni: A.N.E.D., CGIL, UIL, PRESIDIO PER LA PACE DELL'ALTO VICENTINO, GIURISTI DEMOCRATICI, LEGAMBIENTE VICENZA APS, PAPA GIOVANNI XXIII

 
Info : Tel. 335.6429807 – mail: mirifor.vi@gmail.com
 

Vicenza 24/02, Veglia di preghiera per la Pace


 

sabato 18 febbraio 2023

Vicenza 24/02, Fiaccolata per la Pace in Ucraina

 
FIACCOLATA PER LA PACE IN UCRAINA
Se vuoi la PACE prepara la PACE
 
VENERDI’ 24 FEBBRAIO 2023
ALLE ORE 19
IN PIAZZA DEI SIGNORI
 
DA CUI SI RAGGIUNGERA’ IL BUSTO DI GANDHI 
IN PIAZZALE ESEDRA (VIALE ROMA)
 
Chiediamo il cessate il fuoco, il dialogo e i negoziati di pace per costruire un’Europa sicura e pacifica per tutti. Esprimiamo solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre, le violenze, le repressioni e le discriminazioni nel mondo.
 
La pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno!

Di fronte a un continuo allargamento della guerra, con impatti sempre più devastanti sulla popolazione, e un pericolo di escalation anche nucleare chiediamo assieme alle organizzazioni della società civile, ai gruppi di cittadini, alle Amministrazioni, ai comitati di tutta Italia di mobilitarsi promuovendo Marce di Pace, Presidi e sit-in di fronte ai Municipi, Assemblee, momenti di silenzio e preghiera.
 
Aderiscono: MIR (Movimento Internazionale Riconciliazione), ANPI, CGIL, PAXCHRISTI, MARCIA MONDIALE; ASS. COM. PAPA GIOVANNI XXIII , M.N., A.V.L., ANED, LEGAMBIENTE VICENZA APS, MEDITERRANEA VICENZA, FIOM-CGIL, ANS-XXI, PRESIDIO PER LA PACE ALTO VICENTINO, AZIONE CATTOLICA VICENTINA, SCOUT AGESCI VICENZA, DIOCESI DI VICENZA.
 
Info : Tel. 335.6429807 – mail: mirifor.vi@gmail.com
 

“Uguaglianza sostanziale e Costituzione della Terra"

 

Richiedere il link a: anpivicenza@alice.it

ANPI Vicenza, Associazione Giuristi Democratici, AVL, ANED, CGIL, FIOM CGIL Veneto, Fornaci Rosse, MIR, Libera, Pax Christi, Movimento nonviolento, Legambiente, Ans XXI - nel quadro di un percorso sulle tematiche delle disuguaglianze - organizzano un convegno sul tema: 

"Uguaglianza sostanziale e Costituzione della Terra"
 
il giorno: Giovedì 23 febbraio 2023 alle ore 18 su piattaforma ZOOM
Relatore sarà il prof. Luigi FERRAJOLI. 
 
Luigi Ferrajoli è un relatore d’eccezione: filosofo del diritto di fama internazionale e allievo di Norberto Bobbio, vanta numerosissime pubblicazioni tra cui molte dedicate al tema dell’uguaglianza. In particolare per Ferrajoli - che alla questione ha dedicato il suo ultimo libro - solo una Costituzione della Terra, che tuteli i beni vitali della natura, bandisca le armi a cominciare da quelle nucleari e introduca un fisco e idonee istituzioni globali di garanzia in difesa dei diritti di libertà e in attuazione dei diritti sociali di tutti può realizzare l’universalismo dei diritti umani, assicurare la pace e, prima ancora, la vivibilità del pianeta e la sopravvivenza dell’umanità.

mercoledì 8 febbraio 2023

Lavorare di più per consumare di più: il dogma che sta distruggendo la Terra

dalla pagina https://valori.it/lavorare-consumare-dogma-distruzione-terra/

Per decenni siamo stati spinti ad aumentare le ore di lavoro, per guadagnare di più e per consumare di più. Un modello insostenibile

© Helsinki sticker/Flickr

Andrea Barolini 

Lavorare di più per avere più denaro a disposizione e per consumare di più. È uno dei dogmi del nostro modello di sviluppo. Per decenni siamo stati (noi: parliamo ovviamente del mondo ricco) invitati in tutti i modi a comprare, utilizzare e se possibile buttare anziché riparare ogni tipo di oggetto, prodotto alimentare, abito, strumento, mezzo di trasporto, materiale di consumo. Spesso inducendo le nostre menti ad avvertire bisogni di cui, senza il bombardamento di spot e pubblicità, potremmo fare serenamente a meno. 

Un modello di sviluppo sbagliato

Non è una teoria complottista quella che vede i consumatori ultimi ingranaggi di un meccanismo che punta a massimizzare produzione e profitti (per pochi) impoverendo la maggior parte di noi. L’esplosione di servizi finanziari, anche particolarmente rischiosi, per rateizzare in ogni modo i pagamenti ne rappresentano il suggello. 

Un rapporto di un’associazione e un think tank francesi, pubblicato nello scorso mese di ottobre, sottolinea come tutto ciò sia non soltanto incompatibile con una gestione sostenibile delle risorse del Pianeta. Ma in totale contraddizione con ciò che oggi ci viene richiesto: austerità (nel senso buono del termine), sobrietà, lotta agli sprechi, sacrifici. 

Più pubblicità e più consumi

Il documento, firmato da Comunicazione e democrazia e dall’Istituto Veblen, mostra, basandosi su uno studio universitario, gli impatti economici delle spese in marketing effettuate in Francia. I dati sono estremamente interessanti, ed è facilmente immaginabile che siano simili anche in altre nazioni occidentali, Italia inclusa. In primo luogo, gli investimenti complessivi in comunicazioni commerciali sono stati pari in Francia a 30 miliardi di euro all’anno, dal 2003 ad oggi. Parliamo dello stesso quantitativo stanziato per ricerca e sviluppo nelle aziende private.

Ma soprattutto, il rapporto indica che tale ammontare di denaro ha dato i suoi frutti. L’aumento complessivo dei consumi, tra il 1992 e il 2019 è stato del 5,3%. «Per molto tempo – spiega Mathilde Dupré, economista e co-direttrice dell’Istituto Veblen, secondo quanto ripotato dal quotidiano Novethic – non c’è stato un dibattito sul tema. Perché si considerava la pubblicità come puramente informativa. Si pensava che il solo effetto fosse una ripartizione delle quote di mercato tra i diversi soggetti che promuovevano i loro prodotti. Ma numerosi studi ne sottolineano la natura persuasiva. L’aumento del 5% potrebbe sembrare contenuto, ma considerando che parliamo di dati aggregati molto importanti, la realtà è che si tratta di un dato decisamente significativo». 

La strategia dell’obsolescenza psicologica per aumentare i consumi

L’analisi evidenzia in particolare quella che viene definita “obsolescenza psicologica”. Ovvero la strategia dei pubblicitari che punta ad aumentare la sensazione di insoddisfazione rispetto a ciò che si possiede. Un esempio per tutti: secondo l’Ademe, l’Agenzia per l’ambiente e la gestione dell’energia, l’88% dei telefoni cellulare sostituiti in Francia funziona ancora al momento del cambio. 

Ma come facciamo a permetterci questo continuo turnover di prodotti? Lavorando di più. Nello stesso periodo di tempo (1992-2019) le ore lavorate nella nazione europea sono aumentate del 6,6%. Una crescita, prosegue Dupré, «necessaria per seguire i consumi, a spese del nostro tempo libero così come del Pianeta». La maggior parte dell’aumento dei consumi si concentra infatti su prodotti particolarmente nocivi per clima e ambiente: è il caso di automobili (in particolare Suv), viaggi aerei, fast-food

E per capire quanto tutto ciò sia incompatibile con le sfide che abbiamo di fronte, nel 2020 la carbon footprint media di un cittadino francese è stata di 8,2 tonnellate di CO2 equivalenti. Quanto emesso, cioè, in un anno per via dei propri consumi e delle proprie attività. Per rimanere allineati agli obiettivi dell’Accordo di Parigi, occorrerebbe rimanere sulle 2 tonnellate.