sabato 29 marzo 2014

Verso Arena 2014 -Assemblea 10 aprile


in preparazione all’Arena di Pace e Disarmo 
Verona 25 aprile 2014

Pubblica Assemblea
giovedì 10 aprile 2014 ore 20.30
presso il Centro Culturale S. Paolo
viale Ferrarin 30 a Vicenza

interventi
Mao Valpiana (Movimento Nonviolento -
 Vicepresidente Comitato Arena 2014)
Albino Bizzotto (Beati i Costruttori di Pace)


L’Italia ripudia la guerra (art. 11 della Costituzione)
ma si continua ad acquistare armi. Si costruiscono nuovi strumenti bellici. Crescono le spese militari. Continua la militarizzazione del territorio con sempre nuove basi. Il nostro Paese, in piena crisi economica e sociale, cade a picco in tutti gli indicatori europei e internazionali di benessere e di civiltà, ma si colloca tra le prime 10 potenze militari del pianeta, partecipando alla corsa agli armamenti più dispendiosa della storia
(vedi aerei da combattimento F35).


Il 25 aprile all’Arena di Verona si svolgerà 
una giornata di resistenza e liberazione
La Resistenza oggi si chiama Nonviolenza
La Liberazione oggi si chiama Disarmo 
Noi di Vicenza Aderiamo
e Partecipiamo 
A cura di: Amici della Casa per la Pace - Associazione APRIRSI – Associazione 5 Ottobre - Beati i Costruttori di pace – Coordinamento Comitati Cittadini - Cristiani per la Pace -  Donne in Rete per la Pace - Gruppo CCP Vicenza - Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR) - Movimento Nonviolento - Pax Christi  - SìAmo Vicenza.

Info: casaperlapace@gmail.com – tel. 0444 327395  (mattino).

giovedì 20 marzo 2014

20 marzo 1994: vengono uccisi Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

dalla pagina reti invisibili

20 marzo 1994. L'Italia sta vivendo ancora il "ciclone tangentopoli". Già da un paio d'anni le cronache denunciano un sistema "sotterraneo" (ma non troppo...) che inquina la vita politica ed economica italiana. Il Paese ha seguito quelle cronache con vivo interesse, scoprendosi indignato di fronte alla realtà di un apparato politco-burocratico che vive e prospera fuori dalla legalità. Ma quel giorno l'Italia è scossa da un altro avvenimento, solo apparentemente legato alla semplice cronaca nera: la giornalista del TG3 ILARIA ALPI e l'operatore MIRAN HROVATIN vengono uccisi a Mogadiscio, in Somalia.

continua
http://www.reti-invisibili.net/

venerdì 14 marzo 2014

Appello per Arena 2014 di Pace e Disarmo

dalla pagina http://arenapacedisarmo.org/ 
 
La guerra è il suicidio dell’umanità (Papa Francesco)
 

Solo la nonviolenza ci salverà (Mahatma Gandhi)




25 aprile 2014, all’Arena di Verona, una giornata di resistenza e liberazione.
La resistenza oggi si chiama nonviolenza
La liberazione oggi si chiama disarmo


Premessa
L’Italia ripudia la guerra, ma noi continuiamo ad armarci.
Crescono le spese militari, si costruiscono nuovi strumenti bellici.
Il nostro Paese, in piena crisi economica e sociale, cade a picco in tutti gli indicatori europei e internazionali di benessere e di civiltà, ma continua ad essere tra le prime 10 potenze militari del pianeta, nella corsa agli armamenti più dispendiosa della storia.
Ne sono un esempio i nuovi 90 cacciabombardieri F35, il cui costo di acquisto si attesta sui 14 miliardi di euro, mentre l’intero progetto Joint Strike Fighter supererà i 50 miliardi di euro; il nostro paese, inoltre, “ospita” 70 bombe atomiche statunitensi B-61 (20 nella base di Ghedi a Brescia e 50 nella base di Aviano a Pordenone) che si stanno ammodernando, al costo di 10 miliardi di dollari, in testate nucleari adatte al trasporto sugli F-35.
Gli armamenti sono distruttivi quando vengono utilizzati e anche quando sono prodotti, venduti, comprati e accumulati, perché sottraggono enormi risorse al futuro dell’umanità, alla realizzazione dei diritti sociali e civili, garanzia di vera sicurezza per tutti.
Gli armamenti non sono una difesa da ciò che mette a rischio le basi della nostra sopravvivenza e non saranno mai una garanzia per i diritti essenziali della nostra vita – il diritto al lavoro, alla casa e all’istruzione, le protezioni sociali e sanitarie, l’ambiente, l’aria, l’acqua, la legalità e la partecipazione, la convivenza civile e la pace; e inoltre generano fame, impoverimento, miseria, insicurezza perché sempre alla ricerca di nuovi teatri e pretesti di guerra; impediscono la realizzazione di forme civili e nonviolente di prevenzione e gestione dei conflitti che salverebbero vite umane e risorse economiche.
Per immaginare e costruire già oggi un futuro migliore è indispensabile, urgente, una politica di disarmo, partendo da uno stile di vita disarmante.
Proposta
Per questo proponiamo la convocazione di una iniziativa nonviolenta nazionale: un grande raduno, di tutte le persone, le associazioni, i movimenti della pace, della solidarietà, del volontariato, dell’impegno civile, che faccia appello non solo ai politici ma innanzitutto a noi stessi, chiedendo a chi vi parteciperà di assumersi la responsabilità di essere parte del cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.
Obiettivo
Scrollarsi dalle spalle illusioni e paure, rimettersi in piedi con il coraggio della responsabilità e della partecipazione per disarmarci e disarmare l’economia, la politica, l’esercito.

lunedì 10 marzo 2014

UNICOMONDO: formazione volontari 2014

dalla pagina http://www.unicomondo.org/news.php?f_news=20140305124613

Il commercio equo e solidale nel territorio

tre serate per approfondire il legame fra la nostra proposta di commercio equo e solidale ed il territorio

ne parliamo con: Libero Mondo, Chiara Spadaro (Altreconomia) e Margherita Brondino (Università di Verona)

per info: comunicazione@unicomondo.org