lunedì 8 febbraio 2016

Grisignano (VI), 5 febbraio, di fronte al magazzino del Prix...

dalla pagina http://www.vicenzareport.it/2016/02/prix-grisignano-scontri-tra-polizia-e-manifestanti/
immagini dalla pagina https://drive.google.com/file/d/0BweZqygiAb5PdjZwYjl3T2ZDdXc/view



Magazzini Prix, Cgil, Filt e Filcams: solo una buona contrattazione può garantire i lavoratori degli appalti 
Cgil Vicenza
Torna di attualità il tema degli appalti in provincia di Vicenza. Questa è la posizione della Cgil e delle due categorie che rappresentano i lavoratori (Filt e Filcams): "Come si sta vedendo anche in questi giorni, ma non è una caso isolato quello della catena Prix, nei cambi di appalto a farne le spese sono i lavoratori delle Cooperative di merci e logistica occupati nei magazzini. Sono lavoratori e lavoratrici molto esposti sul piano contrattuale, molte volte costretti a lavorare privi di tutele, talvolta soci più o meno consapevoli, spesso immigrati.
Per essi la contrattazione collettiva deve essere obbligatoria, come recitano i Contratti nazionali, e non una eventualità.
Questi lavoratori vengono coinvolti in numerosi cambi di appalto, dove spesso le aziende Cooperative che si succedono cambiano solo il nome, ma mantengono la medesima gestione:  ad ogni cambio di appalto, però, vengono messe in discussione le tutele ed il salario, con l’uso dei regolamenti interni in deroga negativa rispetto ai contratti. Una gara al ribasso. Per i lavoratori, ovviamente. Vantaggiosa per i committenti.
E’ urgente e necessario che la contrattazione diventi prassi e non eccezione, con un obiettivo primario: la tutela occupazionale. Nella contrattazione collettiva deve essere inserita la ‘clausola sociale’, ovvero la garanzia di continuità lavorativa in caso di cambio appalto. Ugualmente vanno riconosciuti i diritti derivanti da leggi e contratti, senza eccezioni.
L’entrata in vigore del “Jobs Act” ha di fatto peggiorato le tutele dei Lavoratori coinvolti nel cambio appalto, a farne le spese sono sopratutto gli addetti che operano nelle mense, nelle imprese di pulizia e nella vigilanza privata. Nei  cambi di  appalto i vecchi dipendenti, riassunti,  devono subire l’applicazione del contratto “a tutele crescenti“ e talvolta perdono i diritti acquisiti.
Negli appalti “c’è bisogno di legalità”. Non è più sostenibile la politica del massimo risparmio, perché tutto si scarica sulla pelle dei lavoratori.
I committenti in questo hanno grandi responsabilità e per questo Filcams  e Filt  si sono attivate: per cercare di creare un modello di relazioni sindacali che miri ad un confronto preventivo, trasparente, che garantisca la piena applicazione dei Contratti Collettivi e la tenuta occupazionale.
Auspicano la costituzione del tavolo permanente regionale, che tra le altre cose, miri ad identificare la cattiva cooperazione, quella che opera in violazione delle norme e non applica i contratti collettivi, al fine di evitare situazioni di dumping contrattuale e concorrenza sleale sulle spalle di chi lavora.
A Vicenza c’è un Osservatorio istituzionale sulla cooperazione presso la Direzione provinciale del lavoro: va riattivato e messo al lavoro!
Per questa via (il rispetto della contrattazione e delle regole) si possono tutelare meglio le persone e non arrivare a sterili contrapposizioni.
Gli strumenti ci sono. Bisogna utilizzarli. Chi non lo fa si assume una grande responsabilità".