LA CURA È DI CASA: UNA RETE DI VOLONTARI A SOSTEGNO DEGLI ANZIANICom’è noto la popolazione over65 è la più esposta agli effetti dell’epidemia del Covid-19. Gli imprescindibili accorgimenti protettivi del distanziamento sociale possono avere un impatto rilevante sulla qualità di persone già esposte ad un alto tasso di solitudine. Fra i diversi tentativi di coltivare vicinanza e sostegno relazionale segnaliamo le pratiche messe in atto nell’ambito del progetto La Cura è di Casa nel territorio del Verbano-Cusio-Ossola (finanziato da Fondazione Cariplo). La rete dei volontari territoriali si è trovata a riconfigurare le attività realizzate a domicilio con azioni a distanza mediate dal telefono. La relazione si plasma sui bisogni e le competenze specifiche della persona anziana nel vivere la situazione di isolamento. Il sostegno dei volontari prende varie forme: dalla mitigazione della solitudine alla corretta informazione circa l’epidemia, dalla soluzione di problemi concreti (la spesa, i pasto, la banca, la farmacia, la posta) alla condivisione di momenti sociali (il compleanno). Chissà se alcune di queste pratiche, figlie della necessità, potranno rappresentare un’innovazione utile anche dopo la crisi che stiamo vivendo.
- Per approfondire la pratica: LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO
- Ulteriori spunti nel libro Tecnologie di Comunità e nel saggio Dare cittadinanza all’invecchiare
FONDAZIONE VAL DI NOTO: GIOVANI VOLONTARI (E NON SOLO) PER IL SUPPORTO DEI PIÙ GIOVANI E DELLE LORO FAMIGLIEL’energia di una comunità, in particolare quella dei più giovani, può mettersi in moto grazie alla passione di organizzazioni e cittadini e al loro impegno e cura per le nuove generazioni. La crisi che stiamo vivendo rischia di inibire questa energia, soprattutto a discapito di ragazzi e ragazze che vivono situazioni di svantaggio economico, sociale e culturale. Il pregio dell’iniziativa della Fondazione Val di Noto (nata in Sicilia con il sostegno della Fondazione Con il Sud) sta esattamente in questa capacità di continuare a coltivare legami di rete e opportunità di crescita e sviluppo, rinforzando i fattori protettivi e contrastando i processi di emarginazione (individuale e sociale). Per quanto, infatti, viviamo un’esperienze che ci accomuna (pandemia e isolamento) i suoi effetti psico-sociali non sono uguali per tutti. Per questa ragione oltre trenta giovani educatori e diversi volontari a partire da attività di sostegno scolastico a distanza, stanno accompagnando ottanta ragazzi e le loro famiglie a vivere al meglio questo momento di smarrimento, coniugando al meglio processi di apprendimento, autoefficacia e resilienza.
- Per approfondire la pratica, vai a questo link
- Ulteriori spunti nei libri Volontari si diventa e Altruisti senza divisa
IL DIGITALE INDISPENSABILE: CONDIVIDERE STRUMENTI E SVILUPPARE COMPETENZESecondo una stima ISTAT di questi giorni circa un terzo delle famiglie italiane non ha computer o tablet in casa (in particolare nelle regioni del Sud) oppure, laddove almeno uno strumento è presente, solo ugualmente numerose le situazioni di sovraffollamento abitativo e scarso accesso alle reti wireless. Oltre alle iniziative di scala nazionale (https://solidarietadigitale.agid.gov.it/#/) si stanno moltiplicando i progetti locali che cercando di muoversi in questa direzione, come ad esempio la piattaforma messa in campo da alcuni giorni da un team di volontari di TEDxVarese per favorire l’incontro tra domanda e offerta di device e connettività locale rivolta alla comunità scolastica del territorio. Come scrivono i promotori del progetto “garantire pari opportunità di continuità di accesso all’esperienza educativa in questi giorni è fondamentale perché la pandemia ci rende “uguali” ma allo stesso tempo le dinamiche che genera rendono ancora più forti le differenze di possibilità tra le persone, come d’altronde avviene ogni volta che ci sono cambiamento forzati e basati sulle risorse esistenti”. Trovati gli strumenti, infatti, è fondamentale sviluppare le competenze per utilizzarli al meglio.
- Per approfondire la pratica vai al sito digitalepervarese.it
- Ulteriori spunti sui dati ISTAT al LINK istat.it
METTERE IN MOTO LA SOLIDARIETÀ CONDOMINIALE PER GARANTIRE OPPORTUNITÀ E BENESSERELa nostra vita abbraccia un insieme di attività sociali, professionali, culturali ed affettive fondamentali per la promozione del benessere sociale e psicologico. Poter contare su reti di supporto e accedere ad opportunità culturali e professionali sono fattori di protezione essenziali per contrastare l’isolamento sociale e la povertà, prevenendo rischi per la salute fisica e mentale. L’introduzione del lockdown ha di fatto sollecitato l’urgenza di trovare modalità per mantenere vive e frequenti le interazioni quotidiane, anche attraverso l’uso di strumenti digitali. Non tutti godono purtroppo delle medesime possibilità di accesso a dispositivi e servizi tecnologici, imprescindibili per poter rispondere alle necessità quotidiane. Diverse sono le iniziative di sostegno strumentale che si stanno diffondendo nel territorio nazionale, attraverso pratiche di solidarietà collettiva. Ad esempio, la proposta del “Wireless solidale” promossa da diverse amministrazioni e progetti, che invita gli abitanti di condomini a rendere disponibile la propria connessione internet a bambini e ragazzi non in possesso, attraverso l’affissione di locandine dedicate. Anche a Milano si sta diffondendo questa pratica, assieme ad altre che incoraggiano a promuovere solidarietà tra condomini anche per ulteriori esigenze (come ad esempio fare la spesa ai vicini).
Noi vi invitiamo ad esplorarle nell’ambito del programma QuBì, che mira a rafforzare in diverse aree della città la capacità di contrasto della povertà infantile, promuovendo la collaborazione tra le istituzioni pubbliche e il terzo settore attraverso numeroso iniziative territoriali.
- Tra queste vi segnaliamo l’esperienza di QuBì Loreto, raccontata anche in questo contributo