primolunedìdelmese
Anno
XX - Incontro n. 150
8
Maggio 2017 - ore 20:30
presso
Cooperativa Insieme, via Dalla Scola 253, Vicenza
Parcheggio
adiacente. Le persone disabili sono pregate di contattarci per le
indicazioni del caso.
Si raccomanda puntualità!
L'America
di Trump
Isolazionista,
protezionista, "sovranista"; anzi no - o, forse, sarebbe
meglio dire: ma anche? -, interventista, neoliberista,
"globalista"... Per molti, un ciarlatano, uno sbruffone.
Che però incarna la speranza di tanti che si sentono esclusi dal
"sistema" e che vogliono sentirsi dire proprio le cose che
il presidente va dicendo; non importa di quante capriole, piroette,
bluff egli si renda protagonista.
Ritagliandosi
addosso il mito dell'imprenditore "venuto-su-dal-niente",
che è "altro" rispetto alla politica e per questo inviso
ai partiti tradizionali, con l'occhio costante ai sondaggi ed un
grande fiuto per gli umori profondi di chi l'ha votato, il presidente
aizza l'opinione pubblica contro l'establishment, i burocrati, i
migranti, gli islamici, gli ambientalisti... E, come da convenienza,
in politica estera può trasformare gli "amici" in "nemici"
nel tempo che impiega a scrivere un tweet. Mentre annuncia misure
drastiche ed interventi epocali - dal muro alla frontiera con il
Messico alla cancellazione dell'Obamacare, dal vertiginoso aumento
delle spese militari ai tagli fiscali per le imprese -, senza fare i
conti con il Congresso e la Federal Reserve. Riuscirà a far tornare
"grandi" gli USA, come promesso? Per ora, l'importante per
lui è che a questo "sogno" dai forti connotati reazionari
credano in molti, dentro e fuori gli Stati Uniti.
Ne
parliamo con
Guido
Moltedo
giornalista,
direttore di Ytali.com, collabora con il manifesto,
autore di saggi
sugli Stati Uniti