È intitolato “Usiamo misericordia verso la nostra casa comune”, il messaggio di Papa Francesco per la Celebrazione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Il testo sarà presentato giovedì 1° settembre nella sala stampa della Santa Sede.
Interverranno il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio consiglio della Giustizia e della pace; monsignor Brian Farrell, segretario del Pontificio consiglio per la promozione dell’Unità dei cristiani; Terence Ward, autore del libro The Guardian of Mercy.
La giornata di preghiera per il Creato è stata istituita lo scorso anno da Papa Francesco LEGGI
dalla pagina http://it.radiovaticana.va/news/2016/08/31/giornata_del_creato_messaggio_del_patriarca_bartolomeo_i/1254811
“La rovina e la distruzione di un monumento culturale di un Paese
ferisce l’eredità universale dell’umanità”. E’ dedicato anche alla
protezione dell’eredità culturale di un Paese il messaggio che
quest’anno il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha
inviato per la Giornata di preghiera per la salvaguardia del Creato che
si celebra domani, 1 settembre. Bartolomeo - riferisce l'agenzia Sir - è
conosciuto nel mondo come il “Patriarca verde” per il suo impegno a
favore dell’ambiente che da anni lo porta sui fronti più “caldi” del
pianeta.
Ambiente e cultura sono uniti e di uguale valore e interscambiabili
Il messaggio 2016 affronta un tema particolare: Bartolomeo ricorda il Beato Simeone lo Stilita, “grande colonna della nostra Chiesa, il cui monumento – scrive -, come altri meravigliosi siti archeologici in Siria e in tutto il mondo, come quello famoso dell’antica Palmira, annoverati a livello mondiale, tra i principali monumenti di eredità culturale, hanno subito la barbarie e gli orrori della guerra”. Alla minaccia e alla distruzione della natura, il Patriarca sottolinea così “un pari problema significativo: la crisi della cultura, che durante gli ultimi anni risulta mondiale. D’altra parte – riflette Bartolomeo -, ambiente e cultura sono uniti e di uguale valore e interscambiabili”.
Il messaggio 2016 affronta un tema particolare: Bartolomeo ricorda il Beato Simeone lo Stilita, “grande colonna della nostra Chiesa, il cui monumento – scrive -, come altri meravigliosi siti archeologici in Siria e in tutto il mondo, come quello famoso dell’antica Palmira, annoverati a livello mondiale, tra i principali monumenti di eredità culturale, hanno subito la barbarie e gli orrori della guerra”. Alla minaccia e alla distruzione della natura, il Patriarca sottolinea così “un pari problema significativo: la crisi della cultura, che durante gli ultimi anni risulta mondiale. D’altra parte – riflette Bartolomeo -, ambiente e cultura sono uniti e di uguale valore e interscambiabili”.
Proteggere l'eredità culturale mondiale minacciata dai “conflitti bellici
Il Patriarca ecumenico si rivolge a “tutti i responsabili” e ad “ogni uomo” perché proteggano “parallelamente” sia “l’ambiente naturale”, “in pericolo, a causa dei cambiamenti climatici” sia “l’eredità culturale mondiale minacciato dai “conflitti bellici”. E osserva: i tesori culturali, come monumenti religiosi e spirituali, espressione bimillenaria della mente umana, appartengono a tutta l’umanità e non esclusivamente ai paesi dentro i cui confini si trovano”.
Il Patriarca ecumenico si rivolge a “tutti i responsabili” e ad “ogni uomo” perché proteggano “parallelamente” sia “l’ambiente naturale”, “in pericolo, a causa dei cambiamenti climatici” sia “l’eredità culturale mondiale minacciato dai “conflitti bellici”. E osserva: i tesori culturali, come monumenti religiosi e spirituali, espressione bimillenaria della mente umana, appartengono a tutta l’umanità e non esclusivamente ai paesi dentro i cui confini si trovano”.
Rafforzare le misure di protezione e di conservazione ininterrotta dei propri monumenti
“E’ dovere e compito di ogni essere umano, in modo particolare tuttavia di ogni Paese civile, di rafforzare le misure di protezione e di conservazione ininterrotta dei propri monumenti. Così è indispensabile che ogni Stato di diritto e di legalità costituito, eviti azioni, che colpiscono l’integrità dei suoi ‘monumenti universali’ e che alterano i valori intangibili che ognuno di essi rappresenta”. (R.P.)
“E’ dovere e compito di ogni essere umano, in modo particolare tuttavia di ogni Paese civile, di rafforzare le misure di protezione e di conservazione ininterrotta dei propri monumenti. Così è indispensabile che ogni Stato di diritto e di legalità costituito, eviti azioni, che colpiscono l’integrità dei suoi ‘monumenti universali’ e che alterano i valori intangibili che ognuno di essi rappresenta”. (R.P.)