Il Papa e la guerra, la Chiesa, i poveri. Ne parliamo con Leonardo Boff, teologo della liberazione brasiliano. Intervista di Pierluigi Mele
20 Settembre 2013
Leonardo Boff |
Io la penso come il Papa Giovanni Paolo II: cioè che tutte le guerre sono perverse. Non c'è guerra giusta, non c'è guerra religiosa, non c'è guerra santa. Tutte le guerre sono perverse perché producono morti e coinvolgono tanti innocenti, specialmente oggi che abbiamo le guerre "intelligenti", che non sono intelligenti, perché uccidono moltissimi innocenti, che non hanno niente a che vedere con la guerra. Io sono a favore della negoziazione, di un dialogo "infinito", che coinvolge tutte le persone di buona volontà, per fare pressione, per arrivare ad un punto dove le persone arrivano ad un punto dove ognuno cede qualcosa e arrivano ad un consenso minimo. Io penso che questo oggi si impone, perché le guerre sono altamente distruttive.
E' deluso da Obama?
Io sono deluso perché lui ha promesso tante cose: prima di abolire Guantanamo e non l'ha fatto, di abolire il "patriot act" e non l'ha fatto, ecc. Non ha fatto nulla di questo, è stato ostaggio del sistema, di organi della sicurezza dell'Impero e del complesso militare-industriale. E allora ha poco margine di negoziazione, però penso che se uno è un leader vero si impone con la sua volontà, corre dei rischi. Lui è dipendente da queste forze che sono al servizio della dominazione del mondo, non della vita, della giustizia, dell'incontro dei popoli. Da questo punto di vista sono troppo deluso, perché pensavo che un afroamericano avrebbe portato un altro messaggio, lui gioca con la logica dei potenti, contro la vita.
continua...
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