Nei
prossimi mesi il Governo sarà impegnato a scrivere i decreti
legislativi per le modifiche all'ordinamento penitenziario. A tal
proposito, dopo aver ricevuto la delega dal Parlamento, lo scorso 19
luglio, il Ministero della Giustizia ha costituito presso l’Ufficio
Legislativo di tre Commissioni per la loro elaborazione. Le tre
Commissioni, che lavoreranno fino al 31 dicembre 2017, si occuperanno
delle modifiche alla disciplina delle misure di sicurezza e di
assistenza sanitaria, della riforma dell’ordinamento penitenziario
minorile e della riforma dell’ordinamento penitenziario nel suo
complesso. Queste Commissioni dovranno avvalersi di quanto elaborato
dagli Stati Generali dell’Esecuzione Penale.
Proprio
in vista di questa riforma abbiamo avanzato delle nostre proposte
attraverso cui intendiamo dialogare con il lavoro di scrittura dei
decreti legislativi, che auspichiamo possa dare vita a un nuovo
ordinamento penitenziario, a oltre quarant’anni dall’entrata in vigore
di quello oggi vigente.
LEGGI LE NOSTRE PROPOSTE
ECCO COSA ABBIAMO VISTO NELLE CARCERI
IN QUESTI PRIMI MESI DEL 2017
IN QUESTI PRIMI MESI DEL 2017
Continua
la crescita dei detenuti (il tasso di affollamento è al 113,2%) e in
alcune carceri si torna a scendere sotto lo spazio minimo previsto di 3
mq per detenuto. E’ quanto emerge dal pre-rapporto 2017 che abbiamo presentato alcuni giorni fa a Roma, frutto dei primi sei mesi di visite del nostro Osservatorio.
Tassi
di crescita che, se continuassero all’attuale ritmo, porterebbero in
pochi anni l’Italia ai livelli che costarono la condanna da parte della
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Ma
quali sono le ragioni della crescita del numero dei detenuti? Di questo
abbiamo parlato nel nostro pre-rapporto, nel quale illustriamo i dati
emersi nelle nostre visite del 2017.