Mons. Ricchiuti (Pax Christi), “scrivere finalmente una teologia della pace”
1 agosto 2017
“Dovremmo imparare, dalla ‘inutile strage’, a considerare stupidità e
follia la guerra, ogni guerra. A scrivere, finalmente, nella Chiesa una
teologia della pace, a partire dal Vangelo, dalle fonti magisteriali,
dal cammino silenzioso e imponente del popolo della pace, da progetti
educativi alla pace e dalla denuncia coraggiosa del commercio delle
armi”. Lo scrive mons. Giovanni Ricchiuti, arcivescovo di
Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente di Pax Christi, in
una nota per il Sir nel centesimo anniversario della lettera inviata ai
“capi dei popoli belligeranti” da Benedetto XV nel pieno della Prima
Guerra Mondiale. “Non esiste una ‘grande’ o ‘piccola’ guerra, ogni
guerra è ‘inutile strage’, inutile, cioè dannosa per tutti. Perché
quando parli di guerra, grande o piccola che sia stata o lo sia tutt’ora
– spiega mons. Ricchiuti -, ne parli sempre per piangere i giovani
soldati che sono morti e pensare ai feriti e ai mutilati, ai genitori
rimasti senza figli, alle vedove e agli orfani. Ai cumuli spaventosi di
macerie materiali e morali”.