Il Veneto è al secondo posto per consumo di suolo, tra l’8,5% ed il 10,5% del territorio complessivo nel periodo compreso tra il 1956 ed il 2010.
Secondo uno studio sul consumo del suolo dell’Ispra (Istituto
superiore per la protezione e la ricerca ambientale) il Veneto si
colloca al 2° posto nella graduatoria delle regioni a maggior tasso di
cementificazione dietro alla Lombardia (9-12%) e davanti a Lazio ed
Emilia Romagna (terze con 7,5-9%). Oltre la soglia dell’8% si collocano
anche Campania e Puglia, mentre la media nazionale, si attesta nel 2010
al 6,9% (6,6% nel 2006).
A livello provinciale tra il 1993 ed il 2006, secondo l’ultimo
rilevamento fatto dal Tavolo tecnico permanente di sviluppo disciplinare
della Regione Veneto, si è registrato un utilizzo di territorio che
colloca in testa Verona con più di 8.000 ettari, seguita da Venezia con
poco meno di 7.000 e Padova (5.000). Ci sono poi Treviso, 4.500 ettari,
Vicenza (3.500). Chiudono Rovigo (1.500 ettari) e Belluno (1.000).
Totale: 331,59 chilometri quadrati.
22/05/2017
«Luca Zaia sta facendo [ha fatto] approvare in Consiglio Regionale una Legge che incrementa il consumo di suolo nel Veneto». Lo affermano in un comunicato Mattia Orlando, segretario regionale di Sinistra Italiana del Veneto, Francesco Miazzi, responsabile dipartimento Ambiente e Territorio, e Luisa Caliman,
del Comitato Scientifico nazionale del partito. «La qualità della vita
degli abitanti del Veneto – prosegue la nota – è gravemente compromessa a
causa delle leggi che guidano la politica urbanistica dei comuni verso
la sottomissione alla speculazione edilizia e alle lobby del cemento»,
che «continuano a governare il Veneto» favorite dalla classe politica.
«Nei programmi chiamati impropriamente di riqualificazione edilizia ed
ambientale è previsto persino l’aumento del volume esistente e la
riduzione dei contributi di costruzione» per i Comuni. Un «massacro legalizzato»
che per Sinistra Italiana avviene «anche attraverso l’erogazione del
denaro pubblico elargito dalla Regione agli operatori privati proponenti
i Programmi di Rigenerazione Urbana, che invece di
“rigenerare” consentono deroghe agli strumenti urbanistici vigenti e
deroghe alle poche limitazioni al consumo di suolo contenute nella
Legge».
«Il peggiore danno che la Legge si impegna a produrre riguarda i tessuti edificati,
attraverso l’eliminazione di tutti gli spazi liberi esistenti destinati
ad usi comuni come parcheggi o piazze, ma anche con la possibilità di
distruggere edifici ed interi quartieri nel nome di una rigenerazione
urbana che si traduce nella mera sostituzione di questi ultimi con quartieri di lusso,
che di fatto espellono gli attuali abitanti. Tutto questo, ovviamente,
con soldi pubblici sottratti dalle tasche dei cittadini e dirottati in
quelle degli speculatori. Per Sinistra Italiana, il provvedimento «non
potrà far altro che aumentare il consumo di suolo che però la Legge
Regionale, per definizione, non considera tale quando è inserito nelle aree ad urbanizzazione consolidata
ovvero nei centri urbani, dove vive la gente e dove è più alta la
rendita prodotta dalle speculazioni immobiliari. Il consumo di terreni
liberi, permeabili, destinati al gioco e alla vita collettiva dunque,
non solo viene incentivato dalla Legge, ma con somma ipocrisia non viene nemmeno considerato consumo di suolo».
dalla pagina https://www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=3117177
APPROVATA LEGGE SU CONSUMO SUOLO VENETO.
PRESIDENTE REGIONE: “UNO
DEI CARDINI DI LEGISLATURA. APRIPISTA IN ITALIA CON IL CONSUMO ZERO” Comunicato stampa N° 778 del 29/05/2017
(AVN) Venezia, 29 maggio 2017
“Una legge di quelle che qualificano un’intera legislatura, che ho fortemente voluto, tanto da inserirla nel pacchetto delle prime che presentai subito dopo le elezioni. Per primi in Italia abbiamo avuto il coraggio di affrontare una sfida delicata e difficile. Da oggi il Veneto fa da apripista dell’approccio a consumo zero nell’ambito della salvaguardia del territorio”.
Con queste parole, il Presidente della Regione esprime la sua soddisfazione per l’approvazione, avvenuta poco fa in Consiglio regionale, della legge sul consumo del suolo.
“Dalla sua presentazione – aggiunge il Governatore – sono passati due anni, ma nel frattempo non solo abbiamo varato tante normative importanti, ma abbiamo anche fatto un grande lavoro di approfondimento e di confronto sulla materia con il territorio, del quale ringrazio l’Assessore Corazzari, il Presidente della Commissione Calzavara, i Capigruppo e tutti i Consiglieri. Si trattava – aggiunge – di un tema spinoso e difficile, in direzione di una salvaguardia per la prima volta in Italia caratterizzata dal consumo zero. Di qui in avanti tutto potrà essere monitorato e, se necessario, migliorato – conclude il Presidente, ma oggi è una giornata storica per il futuro del territorio veneto. Il Consiglio regionale ha accettato e vinto una sfida tutt’altro che facile”.