giovedì 27 luglio 2017

Il contadino africano che ha fatto fiorire il deserto

Nel n. 30 di Famiglia Cristiana, (23 luglio 2017), pp. 54-56 la storia di:

 
Yacouba Savadogo, del Burkina Faso.
"Muretti di pietra, buche e termiti: rivisitando queste tecniche tradizionali è riuscito a trasformare le terre aride in boschi e campi".
 
Su YouTube molti video su di lui, in varie lingue...

dalla pagina https://it.wikipedia.org/wiki/Yacouba_Sawadogo

Yacouba Sawadogo (1946?) è un agricoltore burkinabè.
Originario del Burkina Faso (zona centro-occidentale dell'Africa, nota un tempo come "Alto Volta"), ha riproposto e perfezionato con buon esito alcune tecniche di agricoltura tradizionale tipiche della regione, conseguendo il recupero di suoli anche gravemente danneggiati dalla siccità, abbandonati totalmente perché considerati aree desertificate. Nel settembre 2016 ha dichiarato di avere 70 anni, ma la datazione non è certa perché il computo degli anni avviene sulla base dei raccolti agricoli. [...]

Assieme a Mathieu Ouédraogo, un altro innovatore locale dei metodi agricoli, negli anni ottanta, Yacouba Sawadogo inizia a sperimentare tecniche per riabilitare il suolo danneggiato. Si affidava a semplici approcci tradizionali della regione: piccoli muretti composti da pietre ("cordon pierreux") e le fosse zaï. Sia Sawadogo che Ouédraogo si sono impegnati per estendere le loro tecniche a tutta la regione.

I "cordons pierreux" sono sottili e basse linee di pietre delle dimensioni di un pugno disposte lungo la stessa quota altimetrica nei campi, con lo scopo formare un sistema per la cattura dell'acqua piovana che precipita in modo torrenziale in alcune stagioni. Quando cade la pioggia spinge in basso fango e detriti per i terreni, che poi si accumula nei cordoni formando delle micro-dighe. Rallentando il flusso dell'acqua permette un migliore assorbimento da parte del terreno sottostante. I punti di accumulo dei detriti forniscono anche dei punti comparativamente più fertili e più morbidi che permettono a qualsiasi pianta locale di germogliare. Allora le piante, spesso erbacee, rallenteranno ancora di più le prossime piogge, ed infine le loro radici romperanno il suolo compattato, permettendo così ulteriore infiltrazioni d'acqua.

Le fosse, oppure buchi zaï, catturano l'acqua in maniera semplice, sono buche scavate spaccando il terreno argilloso, parzialmente impermeabile, reso duro dalla cottura continua da parte del cocente sole sub-tropicale. Scavando queste fosse, zappando la coltre di terreno duro e asciutto, si sostituisce il contenuto con una miscela di foglie morte, legnetti, sassi, spazzatura, terra e sabbia, pratica usata tradizionalmente in modo limitato per rigenerare la terra. Yacouba Sawadogo introdusse alcune modifiche, come le maggiori dimensioni e profondità delle fosse, l'aggiunta di grandi quantità di escrementi animali assieme a maggiori quantità di spazzatura biodegradabile, che costituivano una robusta dose di nutrienti tale da consentire la crescita di piante di buone dimensioni, abbastanza robuste. Specialmente gli escrementi animali attraggono termiti, che costruendo piccoli condotti aiutano a frammentare ulteriormente il suolo. Le fosse zaï sono state utilizzate per coltivare alberi di vari tipi, e graminacee adatte ai climi secchi, come il miglio e il sorgo.

Diffusione delle tecniche.
Per promuovere questi metodi, particolarmente le buche zaï, Yacouba Sawadogo organizza biennalmente i "Giorni di Mercato" nella sua campagna nei pressi del villaggio di Gourga. Spesso arrivano agricoltori da più di cento villaggi della regione, che condividono campioni di semi, si scambiano consigli e trucchi e imparano reciprocamente. 

Conflitto con il governo del Burkina Faso.
In un periodo che supera le due decadi, il lavoro di Yacouba Sawadogo con le fosse zaï permise di creare un'area forestale di circa 50 acri. In seguito quest'area è stata annessa dalla vicina città di Ouahigouya, sotto gli auspici di un programma governativo per aumentare le risorse della città. Da quel che prevede il programma, Yacouba Sawadogo e i suoi famigliari più prossimi hanno il diritto a ricevere fino a un decimo di 4.000 m², e non riceveranno alcun'altra compensazione.
Sawadogo sta cercando di raccogliere 20.000 dollari statunitensi per acquistare quelle terre.
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