Insieme ad altri volontari delle Unità Di Strada [UDS] abbiamo richiesto un incontro con il Sindaco Francesco Rucco per parlare di alcune problematicità legate alla gestione della sicurezza in città per quanto riguarda la marginalità.
Infatti, per quanto il lavoro delle UDS con i servizi sociali abbia portato a togliere dalla strada quasi 3/4 delle persone senza dimora (a settembre si contavano un centinaio di persone escluse dall'accoglienza, ad oggi sono poco più di una trentina), restano delle criticità urgenti sui trattamenti riservati a queste persone.
Stiamo parlando di azioni scandalose e inaccettabili per una società che vuole definirsi civile e ne riportiamo alcune di seguito:
- addetti alla nettezza urbana che in piena notte e in pieno inverno BAGNANO CON LA CANNA DELL'ACQUA LE PERSONE CHE STANNO DORMENDO IN STRADA. Immaginatevi cosa può voler dire essere svegliati in piena notte da un getto di acqua fredda e dover passare, in pieno inverno, tutta la nottata al freddo e senza niente di asciutto con cui cambiarsi o asciugarsi.
- AIM, Polizia Locale e AMCPS continuano a buttare le coperte e gli averi dei senza tetto ormai da un anno e mezzo, questo significa lasciare senza niente le persone che dormono per strada al freddo. Le stesse persone a cui la sera prima qualcuno aveva fornito una calda coperta. Gettando i pochi averi delle persone che vivono in strada, non si fa solo un torto a loro ma anche a tutte le persone che, volontariamente e senza far parte delle unità di strada, aiutano i senza dimora.
Ci dispiace vedere come queste due tematiche non siano state riportate nell'articolo e non siano state prese in considerazione dal vicesindaco.
Lunedì alle ore 9.00 è stato fissato un incontro via web con Tosetto nel quale parleremo delle due situazioni sopra riportate e forniremo alcuni dati rispetto alle iscrizioni anagrafiche delle persone senza dimora:
sono più di 50 i comuni nella provincia di Vicenza che hanno istituito una via fittizia per l'iscrizione anagrafica, mentre altre città del veneto che adottano un sistema di iscrizione anagrafica aperto assicurano che non c’è nessun bisogno di numero chiuso o limitato perché le persone non aumentano certo perché la città le aiuta. Le persone aumentano se aumenta il disagio.
Rendere più facili e accessibili i servizi ai cittadini più fragili aiuta e semplifica le cose per tutti: crediamo che non permettere alle persone di accedere al servizio sanitario e di conseguenza alle cure sia molto rischioso soprattutto in un periodo di emergenza sanitaria.