martedì 22 dicembre 2020

I nostri doni al governo

dalla pagina https://comune-info.net/i-nostri-doni-al-governo/


Reddito e aiuti per tutti, ristori per attività economiche e attività culturali, investimenti nella sanità e nei servizi pubblici: la Società della Cura ha elaborato un documento per rendere da subito disponibili 175 miliardi

Foto di Tamanna Rumee da Pixabay

La Società della Cura, una rete di oltre 350 realtà collettive e 1200 persone attive in Italia nella solidarietà, nell’ambientalismo, nel sindacato e nella cura delle proprie comunità, ha elaborato un documento con alcune semplici proposte e calcoli accurati per rendere da subito disponibili 175 miliardi.

Non è andato tutto bene. E continua a non andare nella direzione giusta. L’emergenza sanitaria prosegue e la crisi economica, dentro una crisi ecologica globale, rende più profonde le diseguaglianze sociali, culturali e di genere.

Le politiche sinora adottate hanno approfondito la disgregazione delle relazioni sociali, hanno reso ancora più odiosa e crudele la gerarchia fra vite degne e vite da scarto, hanno costretto le persone a scegliere fra diritto al reddito e diritto alla salute, hanno discriminato tra chi ha accesso a cure e reddito e chi ne è escluso le parole dei portavoce.

Le misure proposte

I promotori propongono innanzitutto di recuperare 47 miliardi attraverso 4 “misure di emergenza”:

  • una Tassa Patrimoniale da 25 miliardi, tassa straordinaria del 0,5% sulla ricchezza patrimoniale compresa fra i 500mila e 1 milione di euro; del 2% su quella compresa fra 1 milione e 100 milioni di euro; del 3% sulla ricchezza patrimoniale compresa fra 100 milioni e 1 miliardo; del 5% su quella superiore al miliardo di euro.
  • una Tassa ‘Paperoniale’ da 10 miliardi, tassa straordinaria del 3% su tutti i portafogli finanziari con valore superiore a 880.000 euro, ovunque detenuti, da persone fisiche o giuridiche aventi cittadinanza italiana al momento dell’entrata in vigore
  • una Web Tax da 8 miliardi, un’aliquota del 30% per società con un ammontare complessivo di ricavi annui non inferiore ai 500 milioni di euro e un ammontare di ricavi da servizi digitali non inferiori ai 2,5 milioni di euro
  • una tassa sulle Transazioni finanziarie da 4 miliardi, tassa con aliquota differenziata dal 0,1 al 0,8% a seconda della natura più o meno speculativa dello strumento finanziario utilizzato, da applicare a tutte le transazioni finanziarie (scambi di azioni, obbligazioni, scambi valutari e contratti derivati) sia sui mercati regolamentati che over the counter (OTC).

A queste si aggiungono l’abrogazione dei sussidi dannosi per l’ambiente (23,2 miliardi/anno), la cancellazione delle grandi opere inutili (30 miliardi) e dell’onerosa e crudele esternalizzazione delle frontiere (500 milioni), la riduzione drastica delle spese militari (10,8 miliardi/anno), l’utilizzo come ‘cassa’ dei fondi dei nostri risparmi presso Cassa Depositi e Prestiti (63,5 miliardi)

Gli investimenti possibili

Il totale delle risorse “liberate” ammonterebbe a 175 miliardi, da poter essere utilizzate subito per un reddito per tutti (15 miliardi) nella direzione di un reddito universale; aiuti per tutti (15 miliardi) con il divieto dei distacchi delle utenze, il blocco degli sfratti e l’estensione dei buoni spesa; ristori per piccole attività economiche (10 miliardi); ristori per attività associative, culturali e sportive senza fini di lucro (10 miliardi); blocco dei licenziamenti per tutto il 2021risorse per il Servizio Sanitario Nazionale pubblico (40 miliardi); risorse per la scuola pubblica (30 miliardi); fondi per un trasporto pubblico locale in sicurezza e qualità (30 miliardi); risorse per le politiche social (25 miliardi).

La richiesta di un confronto

Le organizzazioni chiedono l’apertura di un confronto pubblico e trasparente nel Paese, con il coinvolgimento attivo di tutte le persone e le realtà sociali, per avviare, anche in vista dell’arrivo dei fondi europei, un piano di radicale conversione ecologica, sociale, economica e culturale della società. Per questo, in più di 15 città italiane, attiviste e attiviste della Società della Cura il 22 dicembre scenderanno in piazza e consegneranno simbolicamente un “Dono di Natale” da 175 miliardi al Governo nazionale e agli Enti locali per misure di emergenza nella crisi. Perché nessuno venga lasciato indietro.

Qui il testo integrale del “Dono” https://societadellacura.blogspot.com/…/il-nostro-dono…#COVID19