venerdì 2 ottobre 2020

La proposta della Commissione Diocesana di Pastorale Sociale per il Mese del Creato

 Mese del Creato, 1˚ settembre - 4 ottobre

"vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà" (Tt 2,12)

Per nuovi stili di vita


Ciascuna delle seguenti schede (click per scaricare il relativo pdf): 

  1. Domenica 6 settembre
  2. Domenica 13 settembre 
  3. Domenica 20 settembre 
  4. Domenica 27 settembre 
  5. Domenica 4 ottobre

che accompagna la liturgia domenicale durante il Mese del Creato, segue lo stesso schema:

  • una parola chiave
  • una breve riflessione sulla parola chiave e su un brano della Laudato Si'
  • atto penitenziale 
  • preghiere dei fedeli
  • un impegno concreto.


Questi la parola chiave e il brano della Laudato Si' proposti per ciascuna delle cinque Domeniche:


1. Domenica 6 settembre

RESPONSABILITA'

Laudato Si'  n. 67

Anche se è vero che qualche volta i cristiani hanno interpretato le Scritture in modo non corretto, oggi dobbiamo rifiutare con forza che dal fatto di essere creati a immagine di Dio e dal mandato di soggiogare la terra si possa dedurre un dominio assoluto sulle altre creature. È importante leggere i testi biblici nel loro contesto, con una giusta ermeneutica, e ricordare che essi ci invitano a «coltivare e custodire» il giardino del mondo (cfr Gen 2,15). Mentre «coltivare» significa arare o lavorare un terreno, «custodire» vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò implica una relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura. Ogni comunità può prendere dalla bontà della terra ciò di cui ha bisogno per la propria sopravvivenza, ma ha anche il dovere di tutelarla e garantire la continuità della sua fertilità per le generazioni future.

 

2. Domenica 13 settembre

MISERICORDIA

Laudato Si'  n. 91

Non può essere autentico un sentimento di intima unione con gli altri esseri della natura, se nello stesso tempo nel cuore non c’è tenerezza, compassione e preoccupazione per gli esseri umani. È evidente lincoerenza di chi lotta contro il traffico di animali a rischio di estinzione, ma rimane del tutto indifferente davanti alla tratta di persone, si disinteressa dei poveri, o è determinato a distruggere un altro essere umano che non gli è gradito. Ciò mette a rischio il senso della lotta per lambiente. Non è un caso che, nel cantico in cui loda Dio per le creature, san Francesco aggiunga: «Laudato si, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore». Tutto è collegato. Per questo si richiede una preoccupazione per lambiente unita al sincero amore per gli esseri umani e un costante impegno riguardo ai problemi della società.

 

3. Domenica 20 settembre

DIGNITA'

Laudato Si'  n. 128

Siamo chiamati al lavoro fin dalla nostra creazione. Non si deve cercare di sostituire sempre più il lavoro umano con il progresso tecnologico: così facendo lumanità danneggerebbe sé stessa. Il lavoro è una necessità, è parte del senso della vita su questa terra, via di maturazione, di sviluppo umano e di realizzazione personale. In questo senso, aiutare i poveri con il denaro devessere sempre un rimedio provvisorio per fare fronte a delle emergenze. Il vero obiettivo dovrebbe sempre essere di consentire loro una vita degna mediante il lavoro.

 

4. Domenica 27 settembre

AGIRE

Laudato Si'  n. 209

La coscienza della gravità della crisi culturale ed ecologica deve tradursi in nuove abitudini. Molti sanno che il progresso attuale e il semplice accumulo di oggetti o piaceri non bastano per dare senso e gioia al cuore umano, ma non si sentono capaci di rinunciare a quanto il mercato offre loro. Nei Paesi che dovrebbero produrre i maggiori cambiamenti di abitudini di consumo, i giovani hanno una nuova sensibilità ecologica e uno spirito generoso, e alcuni di loro lottano in modo ammirevole per la difesa dellambiente, ma sono cresciuti in un contesto di altissimo consumo e di benessere che rende difficile la maturazione di altre abitudini. Per questo ci troviamo davanti ad una sfida educativa.

 

5. Domenica 4 ottobre

POSSESSO

Laudato Si'  n. 93

Oggi, credenti e non credenti sono daccordo sul fatto che la terra è essenzialmente una eredità comune, i cui frutti devono andare a beneficio di tutti. Per i credenti questo diventa una questione di fedeltà al Creatore, perché Dio ha creato il mondo per tutti. Di conseguenza, ogni approccio ecologico deve integrare una prospettiva sociale che tenga conto dei diritti fondamentali dei più svantaggiati. Il principio della subordinazione della proprietà privata alla destinazione universale dei beni e, perciò, il diritto universale al loro uso, è una regola doro” del comportamento sociale, e il «primo principio di tutto lordinamento etico-sociale».