mercoledì 24 giugno 2020

Pax Christi International si oppone ai piani israeliani per l’annessione

dalle pagine
http://www.paxchristi.it/?p=17293
https://ilmanifesto.it/pax-christi-international-si-oppone-ai-piani-israeliani-per-lannessione/


Pax Christi International si oppone con veemenza al piano israeliano di annettere qualsiasi area della Cisgiordania, compresa la Valle del Giordano. Riconosciamo Gerusalemme est e le alture del Golan siriane come illegalmente annesse ai sensi del diritto internazionale. Continuiamo a condannare l’occupazione israeliana della Cisgiordania da 53 anni ed il blocco di Gaza da 13 anni. Manteniamo una forte e costante solidarietà con le nostre sorelle e fratelli palestinesi la cui libertà, dignità e diritti umani sono minacciati da questa attuale proposta e dalle precedenti azioni di Israele.
Approviamo la dichiarazione del Consiglio dei Patriarchi e dei Capi delle Chiese di Terra Santa[1] che esprime grave preoccupazione per qualsiasi azione unilaterale di annessione della terra. Aggiungiamo la nostra voce alla crescente denuncia della flagrante violazione del diritto internazionale[2], della Convenzione di Ginevra[3] e delle risoluzioni concordate dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite[4] e dal Consiglio di sicurezza[5]. Stiamo con quei paesi, la società civile e le organizzazioni per i diritti umani, i movimenti, le comunità religiose e le persone di coscienza che chiedono a Israele di porre immediatamente fine ai suoi piani di annessione[6].
Come movimento cattolico globale per la pace e la nonviolenza, Pax Christi International è profondamente preoccupato che le azioni per annettere qualsiasi parte della Cisgiordania spegneranno gli ultimi barlumi di speranza per una pace giusta e duratura nella terra che chiamiamo santa e che ha il potenziale per scatenare la giusta rabbia e conseguenti disordini in tutta la regione.
Per 75 anni, Pax Christi International ha promosso la nonviolenza come strumento per rispondere alle ingiustizie, ha incoraggiato il dialogo per favorire la riconciliazione e ha negoziato accordi di pace. Riteniamo che tutte le parti coinvolte in una controversia debbano garantire il rispetto e il riconoscimento reciproco. L’annessione mina questi principi ponendo i diritti e la stessa umanità di un gruppo come irrilevanti per le aspettative di un altro.
Crediamo che ci sia un altro modo per garantire i diritti e la sicurezza di israeliani e palestinesi. Questa azione unilaterale è controproducente per creare realmente sicurezza, giustizia e pace.
La fine della Seconda guerra mondiale vide la nascita di un nuovo ordine mondiale internazionale che sanciva i diritti umani e stabiliva degli standard per il comportamento delle nazioni. Pax Christi International, fondata in quel momento di grande importanza, è profondamente preoccupata per il fatto che la decisione di Israele di perseguire l’annessione della terra con la forza militare non solo violi ma mette a repentaglio le norme e i dettami di quell’ordine mondiale, che è già gravemente minacciato.
L’annessione, cioè l’attuazione del “Deal of the Century” dell’amministrazione Trump, formalizzerà gli sforzi strategici e persistenti di Israele per creare “dati di fatto” e sarà la campana a morte per la possibilità di creare uno stato palestinese. Per decenni, una soluzione a due stati che riconosce i diritti e la sicurezza di palestinesi e israeliani come vicini uguali è stata sostenuta dal Vaticano[7], dalle Nazioni Unite e dalla comunità internazionale. Se Israele continua con i suoi piani, come dichiarato, la realizzazione di una soluzione a due stati sarà impossibile. Ciò causerà un danno irreversibile al compimento del diritto inalienabile dei palestinesi all’autodeterminazione, come garantito dall’articolo 1 della Carta delle Nazioni Unite[8], e ostacolerà i loro sforzi per creare un fiorente stato palestinese.
Poiché i palestinesi hanno progressivamente perso la proprietà e l’accesso alla loro terra e alle risorse naturali attraverso la confisca dei terreni, le demolizioni delle case, le leggi sulla pianificazione discriminatoria e l’espansione sfrenata degli insediamenti, tutti strumenti per l’annessione de facto strisciante, la comunità internazionale è rimasta ad osservare e non è intervenuta per fermare queste azioni illegali.
Il 1° luglio 2020 è la data in cui il Primo Ministro Netanyahu potrà testare la determinazione della comunità internazionale a proteggere e difendere i principi sanciti a fondamento di un mondo civile. È in quella data che il governo di coalizione dovrebbe presentare i suoi piani per l’annessione unilaterale dei territori palestinesi occupati, una proposta che avrà un impatto devastante sulla vita di centinaia di migliaia di bambini, donne e uomini palestinesi. Questo è il momento Kairos del mondo di agire immediatamente e con forza o di essere complice di questo piano.
Pax Christi International invita la comunità internazionale e gli stati membri delle Nazioni Unite non solo a denunciare queste azioni illegali, ma anche ad avere il coraggio di dichiarare Israele responsabile imponendo conseguenti azioni specifiche ed efficaci.
Chiediamo a tutte le sezioni e ai gruppi membri di Pax Christi di
unirsi ai leader della Chiesa e ai membri delle comunità di fede per
• esprimere la loro solidarietà ai palestinesi e agli israeliani che si oppongono all’annessione, all’occupazione e al blocco di Gaza;
• esortare le diocesi a esercitare il loro diritto di effettuare investimenti finanziari e scelte di consumo sulla base di standard di responsabilità etica e sociale;
• esprimere la propria opposizione ai piani illegali e unilaterali di annessione di Israele in questo momento cruciale;
e chiedere ai loro rappresentanti eletti di sollecitare il proprio governo a:
• opporsi al piano di annessione di Israele;
• delineare quali azioni specifiche intraprendere in risposta a qualsiasi tentativo di annessione, ad esempio:
1. porre fine al commercio di armi ed alla cooperazione in materia di sicurezza militare con Israele
2. sospendere gli aiuti militari ed altri aiuti finanziari ad Israele fintanto che continua a violare  la legge internazionale ed  umanitaria
3.attuazione di sanzioni sul commercio con insediamenti illegali, incluso il boicottaggio di prodotti provenienti da tali insediamenti e da società che beneficiano dell’attività degli insediamenti;
• dichiarare che non riconosceranno alcuna modifica unilaterale ai confini stabiliti nel 1967;
• ritenere Israele responsabile delle violazioni del diritto internazionale e umanitario;
• riconoscere lo stato della Palestina.[9]
Bruxelles, 19 giugno 2020
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Inoltre diamo la nostra adesione, e chi può essere presente nelle varie città lo faccia, alle varie manifestazioni in programma sabato 27 giugno promosse dalla comunità Palestinese in Italia che vedete qui di seguito, a cui si è invitati a partecipare in piccole delegazioni, con i propri simboli e con la bandiera della pace, nel massimo rispetto delle norme di sicurezza sanitaria richieste.
  • Roma Piazza del Campidoglio ore 16:00
  • Milano Piazza Oberdan (Porta Venezia) ore 16:00
  • Venezia Campo San Geremia (davanti sede RAI) ore 16:00
  • Vicenza Piazza Matteotti ore 16:00
  • Genova Piazza De Ferrari ore 16:00
  • Torino Piazza Castello ore 16:00
  • Bologna Piazza re Enzo ore 16:00 e h. 17 con Coordinamento Campagna BDS Bologna, piazza del Nettuno
  • Napoli Piazza della Repubblica ore 16:00
  • Bari Piazza della Libertà (Prefettura) ore 16:00
  • Palermo Piazza Giuseppe Verdi ore 16:00
  • Messina Passeggiata a mare (Viale della Libertà) ore 16:00

Infine vi segnaliamo https://www.youtube.com/watch?v=QjPcl-K4lxs video dell’interessante intervista (7 minuti) a p. Raed Abushalia "ANNESSIONE = APARTHEID. Non legalizzate l’oppressione", 20 giugno 2020.
Un saluto di Pace
don Renato Sacco – Coordinatore Nazionale Pax Christi Italia
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[alcuni "link" danno errore anche nel testo originale]