La buona notizia è che non ci sarà la parata militare. Finalmente.
La cattiva notizia è che non potranno sfilare nemmeno i civili. Purtroppo.
Ma noi vogliamo festeggiare comunque il 2 giugno, compleanno della Repubblica.
Nome: Repubblica
Cognome: Italiana
Nata il: 2 giugno 1946
Luogo: Urna elettorale
Maternità: Resistenza antifascista
Paternità: Referendum istituzionale
Con questi dati anagrafici, figlia della libertà conquistata, di un voto popolare, e con la bella Costituzione che porta in dote, le siamo debitori per il ripudio della guerra e per la pace che ha garantito con la sua vocazione europea. Noi cittadini abbiamo il compito di difenderla, lo dice la Costituzione stessa, che ci affida questo “sacro dovere” (articolo 52). I cittadini sono civili e disarmati, uno status in contrapposizione a quello militare, per definizione.
E poichè la Repubblica è fondata sul lavoro, sui diritti, sulla dignità, sulla cultura, sulla tutela delle minoranze, sulla pace e sulla giustizia, può essere difesa solo con strumenti compatibili con questi principi fondamentali (articoli 1-12). È la difesa civile, non armata e nonviolenta il metodo che i cittadini hanno a disposizione per tutelare la Repubblica.
Oggi gli strumenti simbolo della “difesa della Patria” sono mascherine, guanti, disinfettante, non cacciabombardieri, blindati, corazzate.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti (articolo 32). Dobbiamo difenderci dalla malattia, dal contagio, tutelare i più deboli e i fragili. Dopo la pandemia e l’emergenza sanitaria, le forze da mettere in campo sono quelle del lavoro, medici e infermieri, le categorie delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini e le bambine, le madri e i padri, le ragazze e i ragazzi del Servizio civile universale. Questa è la vera ricchezze della Repubblica che chiede di rimuovere l’ostacolo delle enormi spese militari ed avere a disposizione risorse per garantire il sistema sanitario a tutti. Ecco perchè la parata militare è ormai anacronistica.
Il 2 giugno festeggiamo la Repubblica democratica, unitaria, parlamentare. Noi vogliamo portare la nostra aggiunta nonviolenta affinchè sia anche disarmata, strumento di pace cheripudia la guerra (articolo 11).