dalla pagina http://www.news.va/it/news/papa-a-udienza-generale-orgoglio-umano-che-sfrutta
2017-02-22 Radio Vaticana
“L’orgoglio umano sfruttando il creato, distrugge”. E’ uno dei passaggi forti della catechesi
del Papa all’udienza generale, che da stamani torna a tenersi in Piazza
San Pietro. Dal 23 novembre fino a mercoledì della scorsa settimana, si
è invece tenuta in Aula Paolo VI. Il cristiano riconosce i segni del
peccato, rileva il Papa, ma sa che stiamo vivendo il tempo dell’attesa.
Il servizio di Debora Donnini.
Il cristiano quindi non vive fuori del mondo, sa riconoscere i segni del
male nella propria vita e in ciò che lo circonda ma nello stesso tempo
ha imparato a leggere la realtà “con gli occhi della Pasqua, con gli
occhi di Cristo risorto”, cioè sa che “stiamo vivendo il tempo
dell’attesa”. Questa è la dinamica con cui Francesco spiega quale sia il
contenuto della speranza cristiana, proseguendo il ciclo di catechesi
dedicate a questo tema:
“Nella speranza sappiamo che il Signore vuole risanare definitivamente
con la sua misericordia i cuori feriti e umiliati e tutto ciò che l’uomo
ha deturpato nella sua empietà, e che in questo modo Egli rigenera un
mondo nuovo e una umanità nuova, finalmente riconciliati nel suo amore”.
Lo Spirito Santo vede per noi oltre le apparenze negative
Il cristiano è quindi “solidale” con chi “si sente disperato”, con chi
piange. A volte però anche i cristiani sono tentati dal pessimismo:
“A volte ci lasciamo andare al lamento inutile, oppure rimaniamo senza
parole e non sappiamo nemmeno che cosa chiedere, che cosa sperare…
Ancora una volta però ci viene in aiuto lo Spirito Santo, respiro della
nostra speranza, il quale mantiene vivi il gemito e l’attesa del nostro
cuore. Lo Spirito vede per noi oltre le apparenze negative del presente e
ci rivela già ora i cieli nuovi e la terra nuova che il Signore sta
preparando per l’umanità”.
La fiaccola benedettina della pace e i saluti agli artisti del Rony Roller Circus
Al termine dell’udienza, Francesco rivolge un particolare saluto alla
delegazione della “Fiaccola Benedettina Pro Pace et Europa”, con
l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, l’abate di
Montecassino Dom Donato Ogliari e l’abate di Subiaco Dom Mauro Meacci.
“Invito ciascuno - ha detto - a farsi promotore della cultura della
pace in ogni ambiente di vita”. Francesco ringrazia calorosamente anche
gli artisti del Rony Rollers Circus, che poco prima si erano esibiti in
Piazza San Pietro con danze e acrobazie. “Continuate a fare bellezza!”,
esclama, “continuate che fate bene a tutti noi”, la bellezza ci porta a
Dio.
Francesco ricorda l'odierna Festa della Cattedra di San Pietro e il centenario delle apparizioni di Fatima
Infine un pensiero a Maria. Nei saluti ai pellegrini in lingua tedesca,
il Papa ricorda il centenario delle apparizioni della Madonna di Fatima,
dove si recherà in visita il 12 e 13 maggio prossimi:
“In quest’anno del centenario delle apparizioni della Madonna a Fatima,
affidiamoci a Maria, Madre della speranza, che ci invita a volgere lo
sguardo verso la salvezza, verso un mondo nuovo e un’umanità nuova”.
In conclusione, Francesco sottolinea come l'odierna Festa della Cattedra
di San Pietro Apostolo sia un "giorno di speciale comunione dei
credenti con il Successore di San Pietro e con la Santa Sede" e chiede
ai giovani di intensificare la preghiera a favore del suo ministero
petrino.
(Da Radio Vaticana)