C'è la Puglia agricola dello
sfruttamento dei migranti nei campi, del calore atroce che brucia le
vite e le speranze, dell’orgoglio calpestato dal caporalato. E ce n’è
un’altra fatta di passione, dignità e resistenza. Dove il pomodoro
raccolto nei terreni di Nardò ha il sapore straordinario della
giustizia. È qui che opera la comunità di Diritti a sud, un’associazione
nata in Salento per l’aiuto e l’integrazione degli stranieri e composta
da precari, studenti e lavoratori italiani e immigrati. Tutti insieme,
senza caporali, per alimentare una filiera corta ed etica per un
raccolto iniziato in questi giorni e che dal 2014 viene utilizzato per
la salsa di pomodoro SfruttaZero. Si tratta di una conserva lontana
dalla grande distribuzione, ma forte della garanzia di un percorso
pulito, in cui i migranti vengono pagati il giusto, assunti e tutelati.
Nel progetto è coinvolta anche l'associazione Netzanet-Solidaria di Bari
(testo di Gianvito Rutigliano, foto di Alessandro Bollino) articoli sul CAPORALATO alla pagina http://www.repubblica.it/argomenti/caporalato