dalla pagina www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/Caporalato-i-numeri-della-schiavit-italiana-.aspx
Sfruttati, sottopagati e spesso maltrattati. È la folta schiera dei
lavoratori agricoli, 400mila di cui l’80% stranieri, finiti nelle
grinfie del caporalato che pur di avere una fonte di sostentamento sono
costretti a subire condizioni capestro e una misera paga. Più di
dodici ore di fatica nei campi per un salario di 25-30 euro al giorno,
meno di 2 euro e 50 l’ora. È quanto emerge da uno studio di The
European House- Ambrosetti su dati Flai Cgil relativi al 2015,
presentato al convegno di Assosomm-Associazione italiana delle agenzie
per il lavoro. Il settore agroalimentare produce nel Belpaese 32
miliardi di valore aggiunto (2%) e impiega 905.000 persone (3,7% del
totale), ma è ancora ostaggio, come si legge nella dettagliata
analisi, di «un’organizzazione del lavoro che si tramanda da secoli e
porta con sé un elevatissimo tasso di irregolarità».
continua
da Scarp de' tenis, marzo 2016, pp. 30-31
Caritas: un Presidio per dare voce agli sfruttati
di Ettore Sutti
[...] Il caporalato è un problema ma non il problema. In verità è tutto il sistema che non funziona e che deve essere riformato. Nei casi in cui si è lavorato bene contro il lavoro nero, come in Basilicata, il fenomeno del caporalato si è molto ridotto. [...]