Mese del Creato, 1˚ settembre - 4 ottobre
"vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà" (Tt 2,12)
Per nuovi stili di vita
Ciascuna delle seguenti cinque schede (click per scaricare il relativo pdf):
- Domenica 6 settembre
- Domenica 13 settembre
- Domenica 20 settembre
- Domenica 27 settembre
- Domenica 4 ottobre
che accompagna la liturgia domenicale durante il Mese del Creato, segue lo stesso schema:
- una parola chiave
- una breve riflessione sulla parola chiave e su un brano della Laudato Si'
- atto penitenziale
- preghiere dei fedeli
- un impegno concreto.
Questi la parola chiave e il brano della Laudato Si' proposti per ciascuna delle cinque Domeniche:
1. Domenica 6 settembre
RESPONSABILITA'
Laudato Si' n. 67
Anche se è vero che qualche volta i
cristiani hanno interpretato le Scritture in modo non corretto, oggi dobbiamo
rifiutare con forza che dal fatto di essere creati a immagine di Dio e dal
mandato di soggiogare la terra si possa dedurre un dominio assoluto sulle altre
creature. È importante leggere i testi biblici nel loro contesto, con una
giusta ermeneutica, e ricordare che essi ci invitano a «coltivare
e custodire» il giardino del mondo (cfr Gen 2,15). Mentre «coltivare»
significa arare o lavorare un terreno, «custodire» vuol
dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare. Ciò implica una
relazione di reciprocità responsabile tra essere umano e natura. Ogni comunità può
prendere dalla bontà della terra ciò di cui ha bisogno per la propria
sopravvivenza, ma ha anche il dovere di tutelarla e garantire la continuità della
sua fertilità per le generazioni future.
2. Domenica 13 settembre
MISERICORDIA
Laudato Si' n. 91
Non può essere autentico un sentimento
di intima unione con gli altri esseri della natura, se nello stesso tempo nel
cuore non c’è tenerezza, compassione e preoccupazione per gli esseri umani. È evidente
l’incoerenza di chi lotta contro il
traffico di animali a rischio di estinzione, ma rimane del tutto indifferente
davanti alla tratta di persone, si disinteressa dei poveri, o è determinato a
distruggere un altro essere umano che non gli è gradito. Ciò mette a rischio il
senso della lotta per l’ambiente. Non è un caso che, nel
cantico in cui loda Dio per le creature, san Francesco aggiunga: «Laudato
si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per
lo tuo amore». Tutto è collegato. Per questo si richiede una preoccupazione per
l’ambiente unita al sincero amore per
gli esseri umani e un costante impegno riguardo ai problemi della società.
3. Domenica 20 settembre
DIGNITA'
Laudato Si' n. 128
Siamo chiamati al lavoro fin dalla
nostra creazione. Non si deve cercare di sostituire sempre più il lavoro umano
con il progresso tecnologico: così facendo l’umanità danneggerebbe sé stessa.
Il lavoro è una necessità, è parte del senso della vita su questa terra, via di
maturazione, di sviluppo umano e di realizzazione personale. In questo senso,
aiutare i poveri con il denaro dev’essere sempre un rimedio provvisorio
per fare fronte a delle emergenze. Il vero obiettivo dovrebbe sempre essere di
consentire loro una vita degna mediante il lavoro.
4. Domenica 27 settembre
AGIRE
Laudato Si' n. 209
La coscienza della gravità della crisi
culturale ed ecologica deve tradursi in nuove abitudini. Molti sanno che il
progresso attuale e il semplice accumulo di oggetti o piaceri non bastano per
dare senso e gioia al cuore umano, ma non si sentono capaci di rinunciare a quanto
il mercato offre loro. Nei Paesi che dovrebbero produrre i maggiori cambiamenti
di abitudini di consumo, i giovani hanno una nuova sensibilità ecologica e uno
spirito generoso, e alcuni di loro lottano in modo ammirevole per la difesa
dell’ambiente, ma sono cresciuti in un
contesto di altissimo consumo e di benessere che rende difficile la maturazione
di altre abitudini. Per questo ci troviamo davanti ad una sfida educativa.
5. Domenica 4 ottobre
POSSESSO
Laudato Si' n. 93
Oggi, credenti e non credenti sono d’accordo
sul fatto che la terra è essenzialmente una eredità comune, i cui frutti devono
andare a beneficio di tutti. Per i credenti questo diventa una questione di
fedeltà al Creatore, perché Dio ha creato
il mondo per tutti. Di conseguenza, ogni approccio ecologico deve integrare una
prospettiva sociale che tenga conto dei diritti fondamentali dei più svantaggiati.
Il principio della subordinazione della proprietà privata alla destinazione
universale dei beni e, perciò, il diritto universale al loro uso, è una “regola d’oro”
del comportamento sociale, e il «primo
principio di tutto l’ordinamento etico-sociale».