13/07/2019 Padre Alex missionario comboniano, già direttore di Nigrizia e a lungo attivo nello slum più degradato di Nairobi, aderisce alla mobilitazione indetta lunedì 15 luglio, alle 16, a Roma, davanti a Montecitorio. Obiettivo: richiamare i parlamentari a non convertire in legge il testo anti-migranti. «Nega compassione e misericordia. È in gioco il cuore del Vangelo». L'appello chiede preghiera, digiuno e, a chi conta, sia nella Chiesa che fuori, precise (e pubbliche) prese di posizione: «Restiamo umani, resistiamo».
APPELLO
E’ come missionario che lancio questo appello contro il Decreto Sicurezza bis.
E’ come missionario che lancio questo appello contro il Decreto Sicurezza bis.
Sono
vissuto per dodici anni dentro la baraccopoli di Korogocho (Nairobi) e
ho sperimentato nel mio corpo l’immensa sofferenza dei baraccati (oggi
sono duecento milioni i baraccati nella sola Africa!). Siamo passati
dall’apartheid politica a quella economica: l’1% della popolazione
mondiale ha tanto quanto il 99%. E’ questa una delle ragioni
fondamentali per le migrazioni, insieme alle guerre e ai cambiamenti
climatici. Per questo, come missionario, denuncio il cinismo con cui il
governo giallo-verde respinge i “ naufraghi dello sviluppo”.
Non
avrei mai pensato che un governo italiano avrebbe potuto regalarci un
boccone avvelenato come il Decreto Sicurezza bis, che il 15 luglio
verrà presentato in Parlamento per essere trasformato in legge.
Un Decreto le cui clausole violano i principi fondamentali della nostra Costituzione, del diritto e dell’etica.
E’
proprio l’etica ad essere colpita a morte perché questo Decreto
dichiara reato salvare vite umane in mare. Ne abbiamo subito visti i
vergognosi risultati con la Sea Watch 3 con la capitana Carola Rackete e
con il veliero Alex di Mediterranea!
E in
commissione Affari costituzionali e Giustizia, la Lega e i Cinque Stelle
hanno ulteriormente peggiorato quel testo con nuovi giri di vite contro
i migranti.
Infatti il Decreto rimaneggiato
prevede lo schieramento delle navi della Marina e Guardia di Finanza in
difesa del ‘confine’ delle acque territoriali; l’impiego massiccio di
radar e monitoraggi con mezzi aerei e navali sulle coste africane per
intercettare le partenze di migranti e segnalarle alle autorità libiche
perché li riportino nei lager; il regalo di altre dieci motovedette al
governo di Tripoli per riportare i rifugiati nell'inferno libico; infine
un incremento delle multe fino a un milione di euro a navi salva-vite
in mare, con l’arresto del comandante e sequestro dell’imbarcazione.
Nessun accenno al fatto che in Libia è in atto una spaventosa guerra e che Tripoli non è “un porto sicuro”!
Questo
Decreto Sicurezza bis, che sarà discusso e votato in Parlamento, ad
iniziare dal 15 luglio, è un obbrobrio giuridico e etico che viola i
dettami costituzionali ed è uno schiaffo al Vangelo. “Sono politiche
criminali - afferma giustamente L. Ferrajoli - che provocano ogni giorno
decine di migliaia di morti, oltre all’apartheid mondiale di due
miliardi di persone.
Verrà un giorno in cui questi
atti saranno ricordati come crimini e non potremo dire che non sapevamo,
perché sappiamo tutto!”. Trovo vergognoso che i Cinque Stelle si siano
allineati e sostengano le posizioni leghiste. Per questo mi appello a
quei parlamentari grillini che non condividono le posizioni razziste e
criminali della Lega a disobbedire come hanno fatto la storica attivista
del Meet-up di Napoli, Paola Nugnes e il comandante G. De Falco. Non si
può barare su vite umane, nello specifico, vite dei poveri!
E’
l’ora delle decisioni: se stare dalla parte della vita o della morte.
Ma questo vale per ogni cittadino perché è in ballo la nostra democrazia
e i suoi valori fondamentali (uguaglianza, solidarietà…), ma vale anche
per ogni cristiano perché è in ballo il cuore del Vangelo.
Per
questo uniamoci a “Restiamo Umani” che ha indetto un presidio davanti a
Montecitorio, il 15 luglio alle ore 16, per dire NO a questo Decreto
criminale. Noi ci saremo come “Digiuno di giustizia in solidarietà con i
migranti”, che da un anno, ogni primo mercoledì del mese, digiuniamo
davanti al Parlamento contro le politiche migratorie del governo
giallo-verde. Anche quel giorno digiuneremo.
Chiedo
a tutte le forze sindacali (CGIL,CISL, UIL), a tutto l’associazionismo
laico, alle reti, ai comitati di resistenza di scendere in piazza. Ma
soprattutto mi appello all'associazionismo cattolico (Azione Cattolica,
Caritas, Migrante, Focolarini, ACLI, FOCSIV…) perché si unisca alle
forze laiche per dire no all'imbarbarimento della nostra società.
Mi
appello ai missionari italiani, che hanno toccato con mano la
sofferenza di quest’Africa crocifissa, perché alzino la voce e scendano
in piazza contro leggi razziste e disumane.
Chiedo
soprattutto ai nostri vescovi perché prendano posizione contro questo
Decreto che nega radicalmente l’etica della compassione e della
misericordia e propongano alle Parrocchie giornate di digiuno e di
preghiera.
Uniamoci,
credenti e laici, per difendere quei valori fondamentali negati da
questo Decreto che, criminalizzando la solidarietà, disumanizza i
migranti e tutti noi.
Restiamo umani e resistiamo!
Alex Zanotelli
Napoli, 11 luglio 2019