lunedì 20 maggio 2019

Elezioni europee: i vescovi di vari Paesi incoraggiano a partecipare

dalla pagina https://www.agensir.it/quotidiano/2019/5/20/elezioni-europee-vescovi-irlandesi-incoraggiano-partecipazione-di-tutti-i-cittadini-per-un-parlamento-che-sostenga-i-valori-su-cui-e-costruita-lue/


Elezioni europee: vescovi irlandesi incoraggiano partecipazione di tutti i cittadini per “un Parlamento che sostenga i valori su cui è costruita l’Ue”

20 maggio 2019


Un forte invito ai cittadini di tutta l’Irlanda (del Nord e del Sud) ad andare a votare per il rinnovo dell’Europarlamento. A rivolgerlo a pochi giorni dalle consultazioni è la Conferenza episcopale irlandese. “Abbiamo bisogno di un Parlamento europeo che protegga e sostenga i valori su cui è costruita l’Ue”, affermano in una nota-appello i vescovi ricordando che il trattato dell’Unione europea sottolinea che essa si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. L’Unione europea, “nella sua fondazione – aggiungono i presuli –, era radicata nei principi cristiani della giustizia sociale, compresi il bene comune, la solidarietà e la sussidiarietà”. Ciò che viene deciso dai deputati al Parlamento europeo” riguarda tutti noi qui sull'isola d’Irlanda – si legge ancora nella nota –. Allo stesso modo, il nostro voto e i nostri rappresentanti eletti in Europa possono influenzare i dibattiti e le decisioni prese a livello europeo”. Un voto particolarmente importante quello del 23 (per il Nord) e 24 (per il Sud) maggio, “viste le implicazioni potenzialmente profonde e di ampia portata del Brexit per tutti i cittadini di quest’isola”. Di qui l’invito a “tutti i cittadini che possono votare in queste elezioni, a farlo, preoccupandosi più per il bene comune che per interessi locali o nazionali”. Il Parlamento Ue, ricordano i vescovi, “è la casa dei cittadini europei ed è eletto direttamente da loro”. E se l’Ue presenta alcuni aspetti critici, occorre riconoscere “il bene che ha prodotto nella promozione della solidarietà tra i popoli e le nazioni europee”, il suo contributo “allo sviluppo delle nostre economie e regioni” e il suo “più grande successo”, nata nel secondo dopoguerra, quello di mantenere la pace in Europa”. “Il progetto europeo, le sue istituzioni e il suo metodo politico – conclude l’appello dei vescovi – sono fondamentali per promuovere e consolidare una pace duratura”.


--------------------------------------------

dalla pagina http://www.agensir.it/europeforus/2019/05/20/elezioni-europee-vescovi-polacchi-incoraggiano-partecipazione-al-voto-pensiero-rivolto-alle-future-generazioni/


Elezioni europee: vescovi polacchi incoraggiano partecipazione al voto. “Pensiero rivolto alle future generazioni”

20 maggio 2019


I vescovi polacchi incoraggiano la partecipazione al voto per le elezioni europee del 26 maggio ricordando, in un messaggio “l’impegno personale di Giovanni Paolo II”. Il Papa polacco, scrivono, “nell’adesione della Polonia all’Ue vedeva non solo un’opportunità per lo sviluppo materiale e culturale del Paese ma anche una possibilità per la stessa Unione di attingere al patrimonio di spiritualità dei polacchi”. Il Papa vedeva quindi nell’adesione “una possibilità per Europa di respirare con i due polmoni rimanendo saldamente legata alle sue radici cristiane”. Il messaggio cita, inoltre, le parole di Giovanni Paolo II pronunciate a Gniezno nel 1997 che “senza Gesù non sarebbe possibile costruire un’unità durevole” poiché non sarebbe possibile farlo “distaccandosi dalle radici che permisero la crescita dei popoli e delle culture europee”. Nel corso dell’ultima plenaria dell’episcopato (marzo 2019) i vescovi polacchi, in previsione tra gli altri delle elezioni europee, avevano approvato la lettera pastorale “L’ordine sociale per il bene comune” nella quale sottolineano che l’attuale situazione in Polonia è “una sfida per la Chiesa” poiché “la rivalità politica da tempo ha superato i limiti di una polemica democratica tra diverse fazioni”. Ricordando che tale confronto politico debba essere “per qualcosa” e non “contro gli altri” i presuli auspicano il ritorno “del dialogo e della solidarietà nella verità, nel rispetto reciproco, con il pensiero rivolto alle future generazioni”.