Consiglio Pastorale Diocesano
MESSAGGIO
A tutte le donne e a
tutti gli uomini di buona volontà,
Il prossimo 26 maggio
saremo chiamati a eleggere il nuovo Parlamento europeo. In numerosi Comuni della
nostra diocesi ci saranno inoltre le elezioni del sindaco e del consiglio
comunale. Noi membri del Consiglio pastorale della Diocesi di Vicenza, riuniti
attorno al nostro Vescovo Beniamino, desideriamo condividere le speranze e le
fatiche delle donne e degli uomini del nostro tempo, sentendoci pienamente partecipi
di questa fase che coinvolge il nostro Paese e l’Europa. Anche per queste ragioni,
come comunità cristiane ci impegniamo nella formazione di coscienze mature e
responsabili.
PERCHE’ IMPEGNARSI A
VOTARE
I tempi che viviamo
presentano una complessità che può lasciarci disorientati, per la gravità delle
sfide. Per questa ragione riconosciamo l’importanza di partecipare al voto e la
necessità di riflettere e informarci sulle questioni in gioco.
Pur con i tanti limiti
evidenti soprattutto negli ultimi anni, l’Europa unita rimane un
sogno politico al quale
affidare le nostre migliori energie. Costituisce un progetto di
fraternità e
solidarietà che ha garantito a gran parte del nostro Continente 70 anni di pace
e sviluppo. Questo grande sogno si concretizza se le nostre comunità sanno essere
testimoni di speranza. In tal senso è centrale il ruolo che svolgono le
amministrazioni
comunali.
Per il credente essere
un cittadino responsabile e impegnarsi in politica è “la più alta forma di
carità” (Papa Paolo VI). Andare a votare pertanto rappresenta sempre una scelta
primaria. Questa occasione lo è in modo particolare, per l’importanza del momento
storico che l’Europa, il mondo e le nostre famiglie stanno vivendo.
LE PRIORITA’ DA
PROMUOVERE
A nostro avviso, pur
nel legittimo pluralismo di opzioni politiche, per ciascun credente, elettore o
candidato rimangono decisive alcune priorità in base alle quali operare le proprie
scelte. Segnaliamo in particolare la necessità di:
- favorire la partecipazione e la ricerca del Bene comune, vincendo la crescente tentazione dell’individualismo e della chiusura nei propri interessi
- privilegiare le risposte condivise a livello europeo rispetto alle posizioni dei singoli Stati
- rinnovare la fiducia nel processo democratico
- trovare soluzioni dignitose e condivise di fronte alla sfida epocale delle migrazioni, a partire dalle nostre comunità
- sviluppare, a livello personale e comunitario, uno stile di vita che promuova una ecologia integrale e risponda così ai preoccupanti cambiamenti climatici e alle gravi diseguaglianze sociali, come indicato da Papa Francesco nella enciclica Laudato si’
- offrire reali possibilità di studio e lavoro e quindi di costruzione del proprio futuro alle giovani generazioni
- mettere in campo concrete politiche a favore delle famiglie e della natalità
- realizzare un’Europa capace di promuovere nel mondo una efficace politica di pace e di sviluppo dei popoli.
LO STILE DA ASSUMERE
Nei dibattiti e in
particolare in queste settimane di campagna elettorale, come cristiani auspichiamo
un confronto sobrio, non gridato, caratterizzato da parole non ostili, che meglio
si adatta ad affrontare i problemi della Casa Comune a partire dai valori condivisi
della fraternità e della solidarietà. Siamo, infatti, convinti che il contenuto
e il metodo devono essere coerenti e che spesso il metodo è già contenuto.
Confidiamo che possano essere vinte ansie e paure, pur comprensibili, di fronte
alla gravità delle sfide. Rimane in noi una fondamentale fiducia nella dignità
di ogni essere umano, nella corresponsabilità di ciascun cittadino, nei valori
del Regno, nella forza della verità e della solidarietà.
Desideriamo infine
esprimere a quanti hanno deciso di impegnarsi direttamente in
Europa o nelle
amministrazioni locali la nostra stima e vicinanza per un servizio che, ne
siamo consapevoli, è molto esigente.
L’Europa dipende dal
nostro voto.
Consiglio
Pastorale Diocesano
Vicenza, 6 maggio 2019