martedì 10 ottobre 2017

Caporalato digitale...

dalla pagina http://www.repubblica.it/economia/2017/10/02/news/caporalato_digitale_i_dipendenti_invisibili_e_senza_diritti_dei_servizi_low_cost-177099822/

... i dipendenti invisibili (e senza diritti) dei servizi low cost

Fattorini Amazon, hostess Ryanair e “rider” di Foodora: dietro ai nostri vantaggi e alle nostre comodità ci sono lavoratori senza volto e spesso poco tutelati



Milano. Apri la porta, ed ecco arrivato il libro ordinato la sera prima su Amazon. Comodo, comodissimo. Si ringrazia e si saluta il fattorino, che in questo caso è un sorridente sudamericano, nello specifico un peruviano di mezza età. Quanto guadagnerà, per questa consegna che alle 8 di mattina non è certo la prima della sua giornata? 35 centesimi, a fare bene i conti. Perché viene pagato 7 euro l’ora (8,81 lordi), e in quell’ora – grazie all’algoritmo che gli confeziona il percorso - farà circa venti consegne.

Quasi sicuramente è dipendente di una cooperativa, perché Amazon non fa consegne dirette, oppure di una srl. Ma per lui poco cambia: i prezzi orari viaggiano su quella cifra, e lui di conseguenza viaggia come una scheggia su e giù per Milano, a bordo di un furgoncino che la sera deve tornare alla base vuoto, possibilmente. Nelle nostre vite comode, piene di app che forniscono servizi a tutte le ore e di prezzi low cost, compaiono (ma a volte nemmeno li vediamo) quelli che molti definiscono gli “omini”, orribile definizione per preziosi prestatori di servizi, spesso molto mal pagati.
Grazie a loro si vive meglio, ma a quale prezzo per loro? In una giornata ideale, iniziata a Milano, dove tutto fila via veloce e a volte i driver si schiantano contro un tram perché c’è fretta, bisogna consegnare, guadagnare, ed ecco arrivare lo shopper.

Ore 9, un tizio barbuto porge le buste del supermercato preferito, la spesa l’ha fatta lui di persona alle ore 8, a negozio appena aperto. Servizio fornito da Supermercato24, ormai ex startup veronese che fornisce chi fa la spesa al posto tuo, basta registrarsi sulla piattaforma online, scegliere il supermercato (tutti, Eurospin, Carrefour, Coop, Iper, Esselunga…), lui va, sceglie, paga e arriva a casa. Ma quanto ci guadagna, lui? Dipende dalla spesa. Per un valore che va da 10 a 30 euro, gliene entrano in tasca 5. E su su, fino a una maxi spesa da 200, dove a lui ne spettano quattordici, da pagargli alla consegna.


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«Comunque, non viene fuori uno stipendio», dice Massimo Bonini, segretario della Camera del Lavoro di Milano e specialista di gig economy, l’economia dei “lavoretti”. «Siamo al di sotto della sussistenza. Un discorso che vale per tutti, Deliveroo, Glovo, Justeat eccetera». Aggiunge Stanzione della Cgil: «La nostra battaglia è inserire i rider nel prossimo contratto trasporto merci».

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