La superficie Terra è ricoperta dal 70% di acqua, ma solo il 3% di essa è acqua dolce. Il restante, infatti, è compresa in mari e oceani, che rappresentano la risorsa più importante per il nostro ecosistema: gli oceani, infatti, sono fondamentali per la nostra vita, sono i “polmoni della Terra” e abbiamo il dovere di preservare la loro salute. A loro è dedicata la Giornata Mondiale degli Oceani, che si celebra l’8 giugno di ogni anno.
Purtroppo, negli ultimi anni, è aumentato in maniera esponenziale l’inquinamento dei nostri oceani, soprattutto per la presenza di plastiche e microlpastiche che abbandonate nei mari e nei fiumi, diventando un pericolo per i pesci e tutte le biodiversità marine, per poi riversarsi sulle coste e nelle zone interessate dalle correnti marine. Proprio in questi punti si accumulano enormi quantità di plastiche che formano delle vere e proprie isole di plastica galleggianti, con una superficie tale da ricoprire intere nazioni.
Secondo gli scienziati, la più grande isola di plastica si trova nel Nord Pacifico, conosciuta con il nome di “Pacific Trash Vortex”. Le sue dimensioni variano a seconda delle correnti: nei momenti di massimo accumulo arriva addirittura a misurare fino a 10 milioni di chilometri quadrati.
Per ridurre questa grave criticità, nel tempo si sta cercando di diminuire l’uso della plastica, fino a farla scomparire del tutto e, grazie al comportamento virtuoso di molte persone, sono sempre più frequenti campagne ed iniziative per ripulire non solo le acque, ma anche le spiagge e le coste.
Non dobbiamo dimenticare che gli oceani inquinati dalla plastica hanno ripercussioni importanti su tutto l’ecosistema terrestre e non solo su quello marino: le plastiche comuni, infatti, non sono biodegradabili in alcun modo. Solo le plastiche esplicitamente biodegradabili lo sono, ma per tutte le altre si parla solo di un lentissimo logoramento: solo col tempo e l’usura le plastiche si sfarinano creando microplastiche, non visibili all’occhio umano ma comunque dannose, specialmente per l’alimentazione. Basti pensare che le microplastiche rilasciate durante questo processo, però, molto probabilmente, sono state ingerite dal tonno finito nella scatoletta che abbiamo acquistato e messo nella nostra dispensa.
Le origini
La Giornata Mondiale degli Oceani si celebra l’8 giugno di ogni anno, in occasione dell’Anniversario della Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro, e costituisce l’occasione per riflettere sui benefici che gli oceani sono in grado di fornirci e il dovere che incombe su ogni individuo e sulla collettività di interagire con gli oceani in modo sostenibile, affinché siano soddisfatte le attuali esigenze, senza compromettere quelle delle generazioni future.
L’evento
Il tema scelto per il World Oceans Day quest’anno è Rivitalizzazione: azione collettiva per l’oceano con l’obiettivo di “Fare luce sulle comunità, le idee e le soluzioni che stanno lavorando insieme per proteggere e rivitalizzare l’oceano e tutto quel che sostiene”
Quest’anno per la prima volta la celebrazione avverrà in modalità ibrida: in presenza a New York presso la sede delle Nazioni Unite con il discorso di apertura dal Segretario generale delle Nazioni Unite e Key-note di esperti e testimonial dell’evento e in digitale con la trasmissione online. Verranno, inoltre, annunciati i vincitori per le varie categorie del 9° Concorso fotografico e a conclusione della Giornata Mondiale degli Oceani musicisti di tutto il mondo parteciperanno al Concerto.