Appello. Ha ragione Papa Francesco a dire che certi discorsi gli ricordano quelli di Hitler! Mi appello ai giudici perché, nella loro autonomia, interpretino il decreto sicurezza bis dando priorità al principio della vita
Alex Zanotelli
Quello che sta avvenendo di nuovo nel Mediterraneo con le navi Open Arms e Ocean Viking è uno spettacolo indecente, immorale e criminale. Il rifiuto del ministro dell’Interno Matteo Salvini di aprire i porti per accogliere queste due navi cariche di 500 rifugiati salvati in mare , esprime un cinismo e un disprezzo verso l’altro inaccettabile.
Perché queste sono persone che fuggono da terrificanti lager libici, dalle torture, dagli stupri, da una guerra tra il generale Haftar e el Serraj, l’uomo forte di Tripoli. E quindi non sono migranti, ma rifugiati che hanno diritto all’acccoglienza per i Trattati Internazionali Onu, firmati anche dall’Italia. Per di più, di questi 500 rifugiati, ora nelle due navi, ben 150 sono minorenni, particolarmente protetti nei Trattati internazionali e solo a una piccola parte dei quali ieri è stato concesso di sbarcare dalla Open Arms. Infatti il Tribunale dei minori di Palermo ha dichiarato che «trattenere a bordo minori in prossimità delle frontiere con lo Stato italiano equivale a un respingimento».
Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è subito intervenuto chiedendo a Salvini di rispettare le norme a tutela dei minori e autorizzare lo sbarco. Salvini gli risponde che una nave di una Ong straniera non può entrare in un porto italiano. In questa bagarre è intervenuto il Tar del Lazio , affermando che «data l’eccezionale gravità della situazione a bordo, Open Arms può entrare nelle acque italiane».
La ministra della Difesa, smarcandosi da Salvini, manda due navi della Marina militare a scortare Open Arms. Salvini, infuriato, rilancia la sua litania di no allo sbarco, ma i ministri Toninelli e Trenta non firmano.
E così la Open Arms arriva a150 metri dal porto di Lampedusa, ma Salvini non cede. E così i 130 rifugiati di Open Arms dopo sedici giorni di attesa sulla nave, stanno ancora attendendo di scendere a terra. Tutto questo è disumano e disumanizzante! Dobbiamo svergognare Salvini che ha già ricevuto uno schiaffo clamoroso in Parlamento, quel Parlamento da lui snobbato sia per la Diciotti che per Moscopoli.
Se Salvini da ministro dell’Interno si è comportato come se incarnasse lui il governo, chissà cosa succederà quando il popolo italiano, come lui chiede, gli darà «pieni poteri».
Ha ragione Papa Francesco a dire che certi discorsi gli ricordano quelli di Hitler! Mi appello ai giudici perché, nella loro autonomia, interpretino il decreto sicurezza bis dando priorità al principio della vita.
Come ha fatto il giudice Alessandra Vella del Tribunale di Trapani, che ha rimandato libera Carola Rackete, la comandante della Sea-Watch, perché ha agito obbedendo al principio della vita. Abbiamo bisogno di giudici e magistrati che riescano così a smantellare il decreto sicurezza che è un decreto immorale perché dichiara reato salvare vite in mare. Siamo arrivati al sovvertimento dell’ordine costituzionale e del Sistema internazionale dei diritti umani universali.
Mi appello ai militari, alle forze dell’ordine, ai poliziotti, alle guardie costiere perché riscoprano l’obiezione di coscienza e la disobbedienza civile davanti a leggi ingiuste e disumane.
Mi appello soprattutto ai vescovi italiani (Cei) perché abbiano il coraggio di bollare con parole di fuoco, come facevano gli antichi profeti e Gesù, quello che sta avvenendo in questo paese. Mi appello sempre ai vescovi perché abbiano il coraggio di chiedere ai fedeli dei gesti pubblici contro questo pauroso crescendo di razzismo come un digiuno collettivo, preghiere speciali. Dobbiamo farci sentire sulla pubblica piazza:è in ballo il cuore del Vangelo.
Mi appello ai preti e alle comunità cristiane perché risuoni chiaro il messaggio che la politica leghista è antitetica al Vangelo: non ci si può dichiarare cristiani e votare Lega. «Amerai il prossimo tuo come te stesso-afferma il libro del Levitico- e amerai lo straniero come te stesso» (Levitico 19, 18,34). E Gesù ha riespresso tutto questo con la parabola del Samaritano.
La situazione è molto grave: è in ballo la nostra Costituzione e per i cristiani, il cuore del Vangelo.