“Pane sporco… Pane pulito”
Preghiera
per il lavoro con il vescovo Beniamino
Mercato Ortofrutticolo di Vicenza (davanti alla chiesa di S. Giuseppe)
L’immagine viene da papa Francesco. Al pane, sulla tavola, non
guardiamo quasi più. Ci sono tante altre cose che attirano la nostra
attenzione. Eppure il pane merita di essere guardato.
Il pane più pulito che abbiamo, come cristiani, è l’eucaristia. Ma non è
un pane “pulito” perché sterilizzato o maneggiato coi guanti. Anzi!
Viene dal sangue versato.
Mercoledì 29 aprile, alla sera, nelle vicinanze del 1° maggio (festa dei lavoratori e del lavoro) il vescovo Beniamino ci dà appuntamento al Mercato Ortofrutticolo di Vicenza (parrocchia di S. Giuseppe) per un momento di preghiera, in un luogo che ospita il lavoro di tante persone, e dove si maneggia una parte di cibo che arriva nelle nostre case.
Mercoledì 29 aprile, alla sera, nelle vicinanze del 1° maggio (festa dei lavoratori e del lavoro) il vescovo Beniamino ci dà appuntamento al Mercato Ortofrutticolo di Vicenza (parrocchia di S. Giuseppe) per un momento di preghiera, in un luogo che ospita il lavoro di tante persone, e dove si maneggia una parte di cibo che arriva nelle nostre case.
Lo spunto della preghiera viene dall’immagine del pane, “frutto delle terra e del lavoro dell’uomo” (come diciamo in ogni Messa), e la meditazione sarà sul vangelo di Matteo, che custodisce una parabola di Gesù: gli operai della vigna (Mt 20). È una parabola che vogliamo avvicinare alla vita, alla realtà di chi può lavorare fin dall’alba (e rischia di sentire solo il peso della fatica …), alla realtà di chi perde la speranza di avere un lavoro (e resta sulla piazza …), alla furbizia di chi sporca il lavoro approfittando di lavoratori ricattabili … E alla splendida immagine di un padrone (nella parabola!) che “paga a tutti lo stesso denaro”.
Il pane è pulito a cominciare dallo sguardo pulito e dal cuore pulito. La preghiera alla quale in-vitiamo le nostre Comunità non è capace - da sola - di pulire il pane. Ma può chiedere il cuore pulito, perché il pane non si pulisce da solo!