COMUNICATO
STAMPA
DAL
DIGIUNO DI DON
BIZZOTTO, UNA
RISPOSTA
FORTE:
MOBILITAZIONE
COLLETTIVA SUL
TERRITORIO
VENETO
La
solidarietà
nei confronti
di don Albino
Bizzotto non
accenna a
diminuire e all’undicesimo
giorno di
digiuno per
l’ambiente,
stanco ma
tenace, il
sacerdote
raccoglie
attorno a sé
un numero
sempre
maggiore di sostenitori.
Rappresentanti
di movimenti e
associazioni
lo affiancano
nell’iniziativa
per intere
giornate,
bevendo sola
acqua, presso
la sede dei
Beati i
costruttori di
pace, in via
A. da Tempo a
Padova, o
propongono la
loro
disponibilità
per farlo
presso la sede
del proprio
ente o in
incontri
pubblici e
collettivi.
La
dichiarazione
rilasciata da
don Bizzotto
nei giorni
scorsi - “Perché
nelle
situazioni di
particolare
gravità e
urgenza non
passiamo il
testimone a
rotazione,
al fine di
mantenere
sempre viva
l’attenzione e
la
mobilitazione
su questioni
che richiedono
la massima
partecipazione?“,
il 22 agosto
2013 – è
risultata una
provocazione
accolta e
condivisa.
La
decisione del
Sindaco di
Marano
Vicentino
(VI), sig.ra
Piera Moro,
con gli
Assessori e i
Consiglieri,
di proseguire
nell’iniziativa
del sacerdote
padovano e
continuare il
digiuno, ha
portato a
sviluppare una
serie di
proposte. La
più elaborata
e suggestiva è
stata quella
di Maria Pia
Farronato
dell’associazione
di promozione
e tutela del
territorio
“L’ABC –
Laboratorio
Civico” di
Romano
d’Ezzelino
(VI), che ha
portato, con
il confronto
di alcuni
partecipanti
al digiuno,
all’elaborazione
di un piano di
azione che
potrebbe
occupare il
mese di
settembre, sul
territorio
dell’intera
Regione
Veneto.
Questa
la proposta: compilare
un calendario
dove inserire
i gruppi di
persone che
attueranno il
digiuno
pubblico,
assieme,
per il tempo
che decidono,
in luoghi che
presentano
criticità
ambientali:
le sedi delle
cosiddette
grandi opere,
ma anche altri
obiettivi, di
diversa entità
e urgenza.
Sono
fondamentali
la visibilità
e il
coinvolgimento
di quante più
persone
possibile,
aldilà dei
comitati, per
comunicare
e far
partecipare la
popolazione,
rendendola
cosciente
della gravità
dei problemi.
L’ideale
sarebbe agire
di comune
accordo,
esponendo con
chiarezza le
ragioni, i
tempi, le
modalità del
digiuno e
naturalmente i
nomi dei
partecipanti
all’iniziativa
locale, con
una presenza
costante nei
presidi.
Il mese
di settembre
vedrà quindi
un succedersi
di eventi nei
punti caldi
del territorio
veneto,
fino al week
end del 28 e
29, in cui si
svolgerà un
digiuno
collettivo in
tutta la
Regione.
I primi
dodici giorni
di settembre
sono coperti
dal Comune di
Marano
Vicentino
(VI),
dopodiché
ognuno potrà
aderire
secondo la
propria
disponibilità,
accordandosi
sui turni.
L’associazione
Beati i
costruttori di
pace rimane
inizialmente a
disposizione
per
raccogliere le
adesioni, con
il suo
indirizzo
email beati@beati.org.
“Creiamo
una sorta di
mappa
umana dei
luoghi,
oggi in
Veneto,
aggrediti dal
sistema, ma
facciamolo
assieme.
Possiamo
creare tra
tutti noi un
contatto
audio/video
per stare
assieme: è
fattibile!”,
scrive Maria
Pia.
Sarebbe
un evento
unico! La
prima volta
che in una
Regione si
assiste a un
digiuno
generalizzato.
Il territorio
versa in una
condizione
ambientale
estrema,
rispondiamo
con un
gesto che
rompe con il
nostro
quotidiano.
Infine,
mercoledì 9
ottobre,
giorno del 50°
anniversario
del disastro
del Vajont,
potremmo
concludere
tutti assieme
con una
massiccia
presenza
davanti alla
sede della
Regione
Veneto, a
Venezia.
Particolare
curioso:
Palazzo Balbi,
attuale sede
della Giunta
Regionale, era
un tempo sede
della SADE
(Società
Adriatica di
Elettricità),
l’azienda
responsabile
della
costruzione
della diga del
Vajont.
Per
contatti e
appuntamenti
cell. Don
Albino
348.2641230 www.beati.org