venerdì 20 gennaio 2012

Appello "Giù le mani dall'acqua e dalla democrazia!"

Sembra che il Governo Monti pensi di mettere in campo un'iniziativa legislativa sui servizi pubblici locali (acqua inclusa), a partire dal Consiglio dei Ministri del prossimo 20 gennaio.
Qualsiasi sia il provvedimento proposto sarà inevitabile la contrapposizione con l'esito referendario e il mancato rispetto della volontà popolare.

In merito ci vengono in aiuto un articolo de Il Sole 24 Ore di ieri (scaricabile qui) e un documento che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inviato al Governo lo scorso 05 gennaio (scaricabile qui).
Il quotidiano di Confindustria, sempre ben informato sulle intenzioni del Governo, oltre a scrivere diverse "imprecisioni" sulle posizioni dei referendari, arriva a proporre la definizione delle forme di gestione del servizio idrico: per cui sostanzialmente si dovrebbe tornare alle tre forme di gestione (gara, società misto pubblico-privata, e affidamento "in house"), così come previsto dall'art. 113 del TUEL per tutti i servizi pubblici, poi successivamente traghettato nell'art. 150 del Decreto Ambientale per quanto riguarda l'acqua. Inoltre propone di mettere paletti ben precisi all'affidamento "in house".
In questo modo si arriverebbe ad escludere la possibilità di gestione tramite enti di diritto pubblico disconoscendo di fatto l'esito referendario.

L'Antitrust va ben oltre e arriva a chiedere al Governo l'estensione a tutti i servizi pubblici locali (quindi acqua inclusa) delle norme inserite nell'art. 4 della "manovra estiva". Infatti nel suo documento chiede di "limitare i casi di esclusione dalla nuova disciplina".

Questi, dunque, sembrano essere i propositi del Governo dei professori a cui va data sin da subito un'adeguata risposta affinchè si scongiuri la loro concretizzazione.

Per questo è stato predisposto l'appello "Giù le mani dall'acqua e dalla democrazia!" che inoltriamo di seguito e in allegato, su cui è pronta una raccolta di firme on line. Puntiamo a raccogliere migliaia di firme già entro il weekend!





Diffondiamolo tra i nostri contatti, pubblichiamolo sui siti, blog, su facebook e richiediamo la sottoscrizione di personalità illustri del mondo della cultura e dello spettacolo, così come anche di giuristi, segnalandole alla segreteria operativa (segreteria@acquabenecomune.org) in modo da aggiornare costantemente il nostro sito.
Iniziamo una martellante campagna di comunicazione per bloccare le nefaste intenzioni del Governo Monti.

E' necessaria, infatti, una mobilitazione straordinaria in tutti i territori: organizziamo banchetti e volantinaggi per informare le cittadine e i cittadini, organizziamo iniziative (presidi in luoghi simbolici e visibili, dibattiti e assemblee pubbliche, flash mob etc etc), attiviamo i contatti con i media locali per denunciare i propositi del Governo, ritiriamo fuori le bandiere dell'acqua, appendiamo quelle della campagna di "Obbedienza civile", esponiamo striscioni.

Diamoci da fare, mobilitiamoci perchè oggi più di ieri si scrive acqua si legge democrazia!