Lunedì 17 Ottobre 2011 15:18
Non attendere. Esserci
Appello urgente
La misura è colma.
- La corruzione dilaga come sistema di governo.
- L’illegalità è sempre più diffusa e collusa con la criminalità.
- Le leggi sono ridotte a opinione e arbitrio da chi detiene il potere.
- Sono sempre più colpiti e disprezzati i poveri.
- Vengono sempre più marginalizzate le donne nella vita pubblica.
- I giovani vengono costretti nella precarietà del lavoro e del futuro.
- Le istituzioni sono sistematicamente sotto attacco.
- I territori vengono devastati dalle grandi opere.
- Le persone e le organizzazioni che lavorano per una diversa conduzione della società vengono insultate quotidianamente.
La distruzione delle istituzioni e della società comporta l’insopportabilità politica e anche una sofferenza umana personale quotidiana.
Sono tante le espressioni di lotta contro questa deriva dell’Italia; tutti ci attendiamo cambiamenti urgenti, ma la realtà approfondisce in noi i motivi della intollerabilità della situazione e della sofferenza.
Aggiungiamo che abbagli e interessi spiccioli hanno influito sulle scelte politiche di molti cittadini.
Anche i vertici ecclesiastici della CEI e del Vaticano hanno per lungo tempo mantenuto silenzi e connivenze scandalose.
Siamo coperti di vergogna e di ridicolo nel mondo intero dagli altri popoli stupiti e increduli.
o Per dare un senso, non solo individuale alla sofferenza;
o per toccare la coscienza e la responsabilità collettive;
o per mantenere la visibilità permanente nel territorio e trovare un centro di coagulo per tutte le iniziative in corso;
o per offrire a tutte le persone la possibilità di esprimere la loro adesione e solidarietà in un luogo pubblico e stabile;
o per raccogliere l’indignazione, lo sconforto e la rassegnazione prendendo ciascuno un po’ di quella fatica che conduce al cambiamento;
o per ottenere le dimissioni dell’attuale Governo e la verifica elettorale nei tempi più stretti possibili
proponiamo
uno sciopero della fame – digiuno
davanti alla sede del nostro Comune
Non semplicemente un digiuno a staffetta, ma anche per tempi prolungati, secondo le possibilità e la decisione delle singole persone. Digiuno pubblico, sempre verificabile da chiunque, in tende o roulottes con strumenti per raccogliere le espressioni di tutti i cittadini.
Sarebbe una esperienza politica tutta nuova. Finora in Italia è stata sperimentata da molti gruppi e persone, ma mai a diffusione nazionale. (In India 10 mila pescatori stanno facendo uno sciopero della fame contro l’entrata in funzione di nuovi reattori nella centrale nucleare di Kudankulam).
L’abisso morale e il degrado istituzionale in cui ci troviamo non possono trovarci ancora in attesa di un cambiamento che non arriva. E questa non è solo emergenza; siamo costretti a interrompere l’ ordinario della vita individuale e sociale.
La fiducia e la ricostruzione della società non saranno risolte da nuove formule politiche, ma da una scossa della coscienza di ciascuno.
La modalità: digiuno a sola acqua, salvo prescrizioni mediche particolari, che però non contemplino il cibo.
La data per iniziare potrebbe essere il martedì 4 ottobre 2011 per dare a tutti un minimo di tempo per l’organizzazione.
Ass. Beati i costruttori di pace
Padova, 20 settembre 2011