Lavoro, Giustizia e Pace, Cura del Creato
Cari amici dei Consigli Pastorali e dei Gruppi Ministeriali della nostra Diocesi vicentina, dopo i tanti mesi contrassegnati dalla lotta alla pandemia da COVID-19, dal distanziamento sociale e dalla chiusura di spazi e di attività nelle nostre comunità parrocchiali, sembra essere arrivato il tempo dove poter riprovare a pensare e progettare la nostra vita sociale e spirituale.
Nel mese di dicembre del 2019 la Commissione
diocesana di Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Vicenza vi aveva
raggiunti con una lettera e la proposta di incontrarci per conoscerci e
iniziare un confronto tra noi.
L’intento non era quello di far nascere nuovi gruppi o
nuovi impegni per chi è già tanto occupato ma piuttosto di far iniziare un
processo che possa mettere in rete le tante iniziative già presenti nel nostro
territorio ma anche far emergere domande, questioni e necessità, proposte e
approfondimenti utili per ciascuno di noi.
Il cosiddetto “quarto ambito” che prevede l’attenzione per la vita sociale, lavorativa, politica ed ecologica, alla luce della dottrina sociale della Chiesa, è generalmente la “cenerentola” della pastorale delle nostre parrocchie e Unità Pastorali anche se invece é la dimensione che oggi ha maggiormente bisogno di cura e attenzione. Anche la Pandemia ha fatto emergere con maggiore chiarezza che siamo tutti sulla stessa barca, che non possiamo pensare di stare bene fino a che ci sarà qualcuno che non lo sarà, che per rendere il mondo un posto migliore occorre un impegno maggiore anche da parte di noi credenti.
Ecco allora che torna la proposta di vederci di
persona: un incontro per noi che proviamo ad essere un riferimento per le
nostre parrocchie, a noi chiamati a vivere il servizio nel gruppo ministeriale
della nostra comunità proprio in riferimento all’ambito sociale e culturale.
L’appuntamento sarà per sabato 26 giugno dalle ore
16.00 alle 18.00 presso il Centro Myriam in via dell’Artigianato 12 a Vicenza.
Ci troveremo per vederci, conoscerci e confrontarci e
far iniziare un processo di accompagnamento e di sostegno per tutti noi.
Sarebbe bello ci potesse essere un rappresentante del quarto ambito per ogni nostra comunità, anche il tempo della Pandemia potrebbe diventare una buona occasione per metterci in gioco assieme, come credenti, all’interno delle sfide di questo nostro tempo.
Per facilitare la partecipazione del maggior numero di
persone sarà possibile intervenire all’incontro anche attraverso la piattaforma
Zoom, attiva sempre all’ora di inizio dell’incontro in presenza. Qui di seguito
il link per poter partecipare all’incontro in modalità on line:
https://zoom.us/j/99919281456?pwd=aTR5aXFlNDlSL0tQemZMNWl6d3Y3dz09
Se qualcuno si trovasse impossibilitato a partecipare
all’incontro di Sabato 26 giugno vi anticipiamo che verranno create anche
ulteriori nuove possibilità di incontro nei prossimi mesi.
Rinnoviamo l’invito, per chi non l’avesse ancora fatto, a individuare e comunicare all’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Vicenza il nominativo di una persona che possa svolgere il ruolo di referente per la propria Parrocchia/Unità Pastorale o Vicariato sempre per il cosiddetto quarto ambito.
Papa Francesco ci ricorda: “che il modo migliore per dialogare
non è quello di parlare e discutere, ma quello di fare qualcosa insieme, di
costruire insieme, di fare progetti: non da soli, tra cattolici, ma insieme a
tutti coloro che hanno buona volontà. E senza paura di compiere l’esodo necessario ad ogni autentico
dialogo” (dal Discorso di papa Francesco, Cattedrale di Santa Maria del
Fiore, Firenze, 10 novembre 2015 in occasione del Convegno ecclesiale di
Firenze, 2015).
La precedente Lettera ai Consigli Pastorali della diocesi di Vicenza del 13 dicembre 2019
- “Il tempo è superiore allo spazio” (n. 222ss): “significa occuparsi di iniziare processi più che di possedere spazi”, tantomeno cattolici
- “L’unità prevale sul conflitto” (n. 226ss): “Il conflitto non può essere ignorato o dissimulato. Dev'essere accettato”, quindi accolto come opportunità di crescita e testimonianza e gestito con metodi nonviolenti
- “La realtà è più importante dell’idea” (n. 231ss): “[…] questo criterio ci spinge a mettere in pratica la Parola”, essendo più concreti e quindi vicini alle persone e alle loro situazioni
- “Il tutto è superiore alla parte” (n. 234ss): “[…] attenzione alla dimensione globale […] non perdere di vista ciò che è locale”; criterio importante anche per non chiuderci nel nostro ambito – che diventerebbe così un compartimento stagno – ma vivere insieme le quattro “dimensioni” ricordate sopra.