da La Voce dei Berici, 1 gennaio 2017, p. 45
Appello per l’approvazione del regolamento di Hit Show
Costruire la pace con la nonviolenza
Gentile Direttore, il
messaggio che papa Francesco ha inviato a tutte le persone di buona
volontà per la “Giornata della Pace” del primo gennaio 2017 tratta un
tema particolarmente significativo: “La nonviolenza: stile di una
politica per la pace”. È la prima volta in cinquant’anni che un
pontefice pone al centro del messaggio della giornata il tema della
nonviolenza.
Papa
Francesco ci ricorda innanzitutto che la nonviolenza non va intesa –
come purtroppo spesso fanno molti per sminuirne il valore – «nel senso
di resa, disimpegno e passività», bensì nella sua valenza positiva e
propositiva come «stile di una politica di pace». Così inteso, il
messaggio del papa interpella tutti.
In particolare, il pontefice invita alla «costruzione della pace
mediante la nonviolenza attiva»: «Questo – afferma il papa – è anche un
programma e una sfida per i leader politici e religiosi, per i
responsabili delle istituzioni internazionali e i dirigenti delle
imprese e dei media di tutto il mondo: applicare le Beatitudini nel
modo in cui esercitano le proprie responsabilità. Una sfida a costruire
la società, la comunità o l’impresa di cui sono responsabili con lo
stile degli operatori di pace».
Da due anni si tiene a Vicenza HIT Show (Hunting, Individual
Protection and Target Sports), una manifestazione fieristica nei
confronti della quale numerose associazioni nazionali e vicentine
hanno rilevato diverse criticità che sono state poste all’attenzione
dell’Amministrazione comunale e dei promotori dell’evento (Fiera di
Vicenza e Associazione nazionale dei produttori armi e munizioni,
ANPAM).
Nello specifico è stato evidenziato
come HIT Show compia, consapevolmente o meno, un’operazione di tipo
ideologico-culturale che si configura come una promozione delle armi di
ogni tipo, escluse quelle per specifico impiego militare, che le nostre
associazioni ritengono inammissibile in assenza di un’approfondita
riflessione culturale e, soprattutto, di una precisa regolamentazione
dell’evento fieristico.
Accogliendo queste istanze, lo scorso ottobre, l’Amministrazione
comunale di Vicenza ha promosso un importante convegno sulla diffusione
delle armi comuni in Italia. Lo scorso anno l’Amministrazione si è
inoltre impegnata a farsi promotrice «presso Fiera di Vicenza
dell’opportunità della predisposizione di un Codice di Responsabilità
Sociale relativo all’evento HIT Show per l’edizione 2017, da condividere
con i diversi portatori di interesse in una interlocuzione costruttiva
che coinvolga le associazioni impegnate sul tema del controllo delle
armi».
Per favorire la
realizzazione di questo impegno, lo scorso ottobre la Rete italiana per
il disarmo e l’Osservatorio sulle armi leggere di Brescia hanno inviato
all’Amministrazione comunale una proposta per un regolamento di HIT
Show che è stata sottoscritta da 26 associazioni vicentine (firmatarie
di questa lettera): nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, al
momento non abbiamo ricevuto risposta. Le nostre proposte invitano ad
implementare un regolamento sia per gli espositori, definendo con
chiarezza i criteri di ammissibilità e le tipologie di armi e materiali
propagandistici esposti, sia per i visitatori con particolare
riferimento al divieto ai visitatori che non abbiano compiuto la
maggiore età, anche se accompagnati, di
accedere ai padiglioni della fiera in cui siano esposte armi di
qualsiasi tipologia. Si tratta di regole di buon senso, che tra l’altro
sono in vigore in tutte le principali fiere europee, e che riteniamo
indispensabili per una manifestazione come HIT Show che «punta a
diventare l’appuntamento di riferimento in Italia e in Europa per il
comparto armiero Made in Italy».
Nel suo messaggio, papa Francesco ci ricorda che «tutti possono
essere artigiani di pace». Spetta a tutti noi – amministratori,
promotori della manifestazione fieristica e associazioni – dimostrarlo,
affrontando la questione HIT Show in maniera costruttiva per
contribuire a realizzare «un mondo libero dalla violenza, primo passo
verso la giustizia e la pace».
Rete italiana per il Disarmo e Osservatorio permanente sulle armi
leggere con (in ordine alfabetico) ACLI, Alternativa Nord/Sud per il XXI
secolo, Arciragazzi, Arci Servizio Civile, Associazione Civica Vicenza
Capoluogo, Associazione Papa Giovanni XXIII, Azione Cattolica, Beati i
Costruttori di Pace, CGIL, CISL, Commissione diocesana per la Pastorale
Sociale: Lavoro, Giustizia e Pace, Salvaguardia del Creato,
Coordinamento dei Comitati Cittadini, Cristiani per la Pace, Donne in
rete per la Pace, FIM-CISL, FIOM-CGIL, Fondazione Culturale
Responsabilità Etica, Laboratorio Cittadinanza Attiva, Libera, Loma
Santa - Terra Promessa, Movimento Internazionale della Riconciliazione,
Movimento Nonviolento, Pax Christi, Peace Brigades International
Italia, Pia Unione Ancilla Domini Centro Myriam, Servizio Diocesano di
Pastorale Giovanile
Sull'argomento HIT Show leggi anche:
14.02.2016 Scegliere
tra ponti o muri