Convinti che la pace è un bene primario e supremo da invocare e per cui adoperarsi instancabilmente (Beati gli operatori di pace);
ricordando i 50anni dell’Enciclica Pacem in terris, che definisce la guerra ‘alienum est a ratione’ (cioè una follia);
in prossimità della scadenza elettorale, Pax Christi Italia, chiede a tutti gli elettori che si apprestano a dare il loro voto per il rinnovo del Parlamento, di includere tra le priorità su cui effettueranno la loro scelta:
- un chiaro impegno per la pace, la nonviolenza e il ‘ripudio della guerra’, come dichiara l’art. 11 della nostra Costituzione
- la riduzione delle spese militari a partire dalla sospensione del progetto dei caccia F35, strumenti di morte che sottraggono ingenti risorse (quasi 15 miliardi di euro) ad altri bisogni vitali della gente. Le armi uccidono anche se non vengono usate!
- la cancellazione della “riforma dello strumento militare italiano” approvata lo scorso mese di dicembre
- uno stop alla corsa al riarmo, in forte aumento nell’Unione Europea, e un ‘no’ alla vendita di armi, aumentata del 18% nel 2012, e indirizzata specialmente a Paesi in guerra come quelli del Medio Oriente, nonostante la legge 185/90.
Come cittadini e come credenti, chiediamo ai candidati un esplicito impegno anche su queste scelte che sentiamo qualificanti per un programma che abbia davvero a cuore il bene comune, cioè la vita di tutti e di ciascuno.
Firenze, 13 gennaio 2013
Il Presidente Nazionale di Pax Christi
Mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia,
con il Consiglio Nazionale