Tempo del Creato 2024"Spera e Agisci con il Creato"
Mese del Creato Settembre 2024
Sperare e agire con il Creato
Animazione Liturgica
Domenica 1 Settembre 2024
Custodia
La rivelazione cristiana ci insegna che la natura è la via per condurci a Dio, e che la terra è ordinata in modo intelligente da Dio, affidata alla responsabilità dell’uomo: l’uomo è chiamato quindi a custodire il creato. Dio ha disposto la diversità, l’interdipendenza, l’ordine delle sue creature e le ha destinate al bene del genere umano; per questo la Chiesa considera le questioni legate all’ambiente e alla sua salvaguardia intimamente connesse con il tema dello sviluppo umano integrale, secondo un progetto che riguarda sia la sana convivenza della società umana sia il buon rapporto con la natura.
Un ambiente sano è anche il prodotto dell’interazione dell’uomo con tutte le creature, come avviene nelle culture indigene e come è avvenuto per tanti secoli anche nel nostro continente. Il problema di oggi è che abbiamo distrutto il rapporto sano e armonioso con la natura, con “l’ambiente”. Le risorse della terra vengono depredate da alcuni paesi del mondo per garantire un modello di economia liberista a loro vantaggio. Per contro, ad esempio, i paesi africani sono i meno responsabili della crisi climatica attuale ma sono fra quelli che più duramente ne pagano già oggi le conseguenze.
Il primo settembre viene ormai da anni ricordato come la giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. La comunità credente è chiamata alla conversione degli stili di vita per contrastare il degrado dell’ambiente causata dell’uomo e manifestare quella critica sociale che è testimonianza della possibilità di cambiare. Sperare ed agire per il creato significa unire le forze per contribuire a ripensare alla questione del potere umano sulla natura, tornando a quei limiti etici sempre più dimenticati.
Papa Francesco, concludendo l’esortazione apostolica “Laudate Deum”, scrive: “un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior nemico per se stesso”.
Preghiera dei Fedeli
Signore aiutaci a passare dall’atteggiamento di padroni a custodi del Creato, consapevoli che tutto è un dono ricevuto dal tuo amore, un dono da conservare e condividere. Fa crescere in noi l’attenzione verso la cura del Creato, scegliendo di amare te attraverso le tue creature.
Un impegno
Riscoprire la dimensione della custodia che Dio ha inserito dentro di noi nell’atto della creazione: l’intreccio tra l’umano e il divino che ci conduce verso la pienezza dell’umanità integrale di Gesù.
Agire mediante buone pratiche di custodia verso tutto il creato con tutte le sue creature (evitare lo spreco di acqua, limitare l’uso dell’automobile, cura del verde…) ma anche condividile per contagiare gli altri nel fare il bene.
Domenica 8 Settembre
Conversione
L'ascolto del brano dal vangelo di Matteo di questa Domenica, può far nascere in noi alcune domande: come mai in questa festa mariana ci viene proposta dalla liturgia una lunga fila di nomi maschili, ogni tanto ampliati con l'inserimento di nomi di donne? Che senso ha. tutto questo?
L'evangelista Matteo narra come tra gli antenati di Gesù, oltre a Sara, Rebecca, Lia e Rachele, ci siano anche quattro donne straniere: Tamar che si era finta prostituta; Racab prostituta di Gerico; Rut che aveva sedotto Booz; e Betsabea donna con cui Davide commise l'adulterio. Donne appassionate della vita, entrate a far parte del progetto di Dio. Nella festa della natività di Santa Maria lasciamoci stupire dall'operare di Dio, che spesso ricorre a strade insolite per portare la sua salvezza. Riconosciamo che la nostra storia è generata dallo scorrere della vita, dove ognuno di noi, ogni giorno attraverso le sue scelte, è chiamato a dare vita a qualcosa di bello, di nuovo, secondo il progetto di Dio.
Il tempo storico che viviamo è fortemente caratterizzato dal cambiamento climatico. Oggi, come donne e come persone semplici del popolo, guardate e scelte dal Signore, nonostante le nostre fragilità e infedeltà, sentiamoci, invitate ad impegnarci insieme, per la Vita e la sua difesa, a prenderci cura della nostra Casa Comune, con quella passione e generosità che vanno oltre i confini ristretti di chi ragiona solo in termini di leggi, di profitto, di mercato, di prevaricazione... Una generosità capace di portare una boccata di ossigeno dentro a questa nostra storia resa spesso asfittica dall'egoismo, dall'indifferenza e dall'anemia dei sentimenti.
Cerchiamo di approfondire meglio il problema dei cambiamenti climatici, per mettere in atto azioni, comportamenti che ci aiutino, a partire dalla nostra quotidianità a ridurre i consumi energetici in casa, come: spegnere le luci inutili; fare le lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico; far funzionare gli elettrodomestici nelle ore non di punta; evitare di lasciare in stand-by televisori, computer, monitor..
Preghiera dei fedeli:
Signore ti ringraziamo per il bellissimo esempio di coscienza civile, nata dal basso e dentro ai nostri territori feriti, offertaci dalle mamme NoPfas. La loro testimonianza provochi le nostre coscienze, perché sappiamo adottare insieme, misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze.
Un impegno:
Riscoprire una crescita profonda spirituale, culturale e umana, non di pancia ma del cuore, che diventa liberazione dal male dell’indifferenza, dell’egoismo.
Agire passando dall’arroganza delle mani dominatrici sugli altri e sulla natura, all’umiltà dell’I Care, ossia mi prendo cura di tutto e di tutti (mi interesso e mi metto servizio della mia comunità parrocchiale, del mio territorio)
Domenica 15 Settembre
Comunità
L’inquinamento è il principale responsabile dei cambiamenti climatici
L’inquinamento si può definire come una alterazione dell’ambiente dovuta all’attività umana, da parte di elementi inquinanti. Purtroppo esistono molti tipi di inquinamento: atmosferico, idrico, del suolo causato sostanze chimiche, da plastica o dal consumo di suolo causato da una eccessiva cementificazione. E si potrebbe continuare.
Tutto questo è provocato dall’ attività umana quando essa è finalizzata unicamente al profitto economico a ogni costo. Per ovviare ai danni da inquinamento, già da tempo sono in atto strade virtuose da percorrere per migliorare il benessere individuale e sociale: Utilizzo di energie rinnovabili (eolica e solare); imballaggi biodegradabili; raccolta differenziata dei rifiuti; depurazione delle acque; riciclo dei materiali; bonifica e riconversione delle aree industriali dismesse.
Ma la Parola di Dio che ascoltiamo in questa celebrazione ha qualche collegamento con quanto detto e interpella il nostro modo di essere cristiani? Il Vangelo si apre con la domanda di Gesù: “Ma voi, chi dite che io sia?”. E si chiude con questa affermazione: “Chi vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua…”. Che vuol dire prendere la propria croce se non prendere coscienza del proprio ruolo e della propria posizione all’interno della società e interrogarsi su come svolgere il proprio compito secondo criteri di giustizia e responsabilità proprio come ha vissuto Gesù durante la sua Vita? E il denaro, è l’unico criterio che ci porta a scegliere come muoverci nella società? Qui entrano in gioco le nostre scelte e il nostro stile di vita. Se vogliamo portare il nostro contributo al superamento della crisi ambientale dobbiamo mettere in atto buone pratiche che riducano i rifiuti e il consumo di energia. In sintesi bisogna vivere più sobriamente: fare cioè buon uso dei beni evitando gli sprechi.
Preghiera dei fedeli
Aiutaci o Signore a prendere coscienza che senza uno stile di vita sobrio ed essenziale che riduca gli sprechi non si potrà vivere in armonia con la natura. Preghiamo
Un impegno:
Agire in modo che la nostra comunità si incammini verso la conversione degli stili di vita per liberarsi del degrado umano dell’ambiente (riciclare, riusare, riparare)
Agire in rete, camminando insieme con tutti gli uomini e le donne di buona volontà per ripensare e convertire il potere umano (come l’intelligenza artificiale) definendo i suoi limiti e la sua dimensione etica.
Domenica 22 Settembre
Cura
Nel Vangelo di oggi Gesù invita i discepoli a riconoscere la verità di ciò che avverrà e che sta già davanti ai loro occhi; la verità su sé stesso, innanzi tutto, sulla sua presenza e sulla sua passione, ma anche la verità del rapporto tra gli uomini. Ma essi non capivano! Anzi discutevano d’altro, si contendevano i posti, erano in competizione gli uni e gli altri. C’è quindi, non solo l’incapacità di vedere la realtà, ma anche una frattura, una separazione tra il disegno di Dio e ciò che orienta l’agire delle persone.
Allo stesso modo siamo oggi chiamati a riconoscere la verità sul nostro rapporto con la natura e con il creato. I tempi che stiamo vivendo e i segni che stanno già davanti ai nostri occhi dimostrano che non ci rapportiamo alla natura e alla creazione come a un dono di cui tutti facciamo parte, ma solo come a una risorsa da utilizzare per soddisfare il “desiderio di possedere che arriva ad uccidere, a combattete e fare guerra” (Seconda lettura).
La giusta transizione ecologica a cui ci richiama anche Papa Francesco è allora, prima di tutto, una conversione. Una conversione dello sguardo, per poter vedere e riconoscere senza illusioni o negazionismi il volto sofferente della natura e una conversione del cuore che permetta di superare quella separazione nella relazione tra noi e il creato e tra gli uomini, per sentirci invece parte, responsabili e custodi del tutto e di tutti, ritrovando così anche la verità di noi stessi. Gesù invita infine, ad accogliere i bambini nel suo nome che, in fondo, significa accogliere il futuro con speranza e farsene carico con il nostro agire insieme alla creazione.
Preghiera dei fedeli
Signore Gesù rendici capaci di vedere e ascoltare il grido di un pianeta che chiede cura e giustizia, per realizzare una giusta transizione ecologica e perché possiamo diventare quegli operatori di pace capaci di agire con la creazione per “seminare, nella pace frutti di giustizia”.
Un impegno:
Credere che il prendersi cura del Creato è la concretizzazione più bella dell’amore come il frutto migliore dello Spirito.
Testimoniare un nuovo modo relazionale, mediante la fraternità universale (Fratelli Tutti) e l’impegno concreto per la pace.
Domenica 29 Settembre
Cambiamento
Questa è l’ultima domenica del “mese del creato”, venerdì 4 ottobre ricorderemo San Francesco d’Assisi, il Poverello, che ha cantato le bellezze del creato, immagine della bellezza di Dio e che ha vissuto in armonia con la natura e con tutte le creature.
Papa Francesco, proprio il 4 ottobre di un anno fa ha pubblicato “Laudate Deum, esortazione apostolica a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica”. Rivolta a tutti perché il cambiamento climatico è “un problema umano e sociale in senso ampio e a vari livelli. Per questo si richiede un coinvolgimento di tutti …” (LD 58)
Oggi il Vangelo di Marco e anche la prima lettura dal Libro dei Numeri, possono aiutarci a capire meglio il “a tutte le persone di buona volontà”, si riferisce non solamente a chi ci segue o appartiene alla nostra comunità. Siamo chiamati ad essere uniti a tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile ed integrale. Non spetta a noi impedire di profetizzare o di “scacciare demòni” …”chi non è contro di noi è per noi” (Mc 9,40). “… Ma Mosè gli disse: Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore ….” (Nm 11,29).
Così come le ammonizioni di Gesù a non scandalizzare o a non commettere il male, che troviamo nella seconda parte del brano di Marco, le possiamo accogliere come inviti ad avere comportamenti di “..riconciliazione con il mondo che ci ospita e ad impreziosirlo con il nostro contributo..”(LD 69), perché ”Dio ci ha unito tanto strettamente al mondo che ci circonda, che la desertificazione del suolo è come una malattia per ciascuno, e possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse una mutilazione..”(LD 68).
Preghiere dei fedeli
Perché, ispirati dallo Spirito, la crisi climatica possa diventare un’opportunità per ricercare stili di vita che ci permettano di vivere in armonia con tutto il creato e per guardare insieme, tutte le donne e gli uomini di buona volontà, verso l’unico orizzonte umano. Preghiamo
Perché gli sforzi personali e delle famiglie a vivere uno stile di vita in armonia con il creato siano di stimolo alle persone che hanno responsabilità politiche, economiche e sociali nel ricercare e praticare le soluzioni più efficaci per mitigare il cambiamento climatico. Preghiamo
Un impegno:
Passare a un atteggiamento pro-attivo nell’amore, ossia da un ruolo passivo ad uno attivo: da rassegnato allo status quo a testimone del cambiamento.
Lasciarsi guidare dallo Spirito per generare nuovi stili di vita, che si esprimono mediante le buone pratiche del quotidiano, che sono possibili a tutti e a tutte.