sabato 28 febbraio 2015

Crisi Ucraina

E' questo il modo migliore per cercare una soluzione diplomatica alla crisi nella regione?

Veicoli NATO a 300 metri dal confine Russo
  
"I soldati dell’esercito statunitense del Secondo Reggimento Cavalleria hanno preso parte alla parata militare per celebrare il giorno dell’Indipendenza Estone. Narva è una vulnerabile città di confine, un fiume la separa dalla Russia. [...] Le direttive NATO lamentano che Putin abbia un’influenza destabilizzante nei paesi del Baltico e che la guerra fredda stia diventando rapidamente una guerra calda. Nessuno però menziona quanto vicino alla Russia siano state costruite le basi NATO". fonte

altre fonti:
Washngton Post (testo in inglese e video)
Global Research (testo in inglese e video)

martedì 24 febbraio 2015

Italia e vendita di armi...

dalla pagina http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/18/libia-guerra-non-per-litalia-sempre-ottimo-affare/1435158/
Libia, l’Italia fa affari su export armi. Ma il Parlamento non ne parla da 8 anni
Libia, l’Italia fa affari su export armi. Ma il Parlamento non ne parla da 8 anni
L'ultima Relazione al Parlamento certifica il record dell'export di sistemi d'arma in Medio Oriente e Nord Africa. Così, indirettamente, l'Italia alimenta la guerra e anche i ribelli dell'Is che conquistano posizioni e arsenali. Poco o nulla ne sanno i politici chiamati a deliberare un eventuale intervento: il documento (1672 pagine l'ultimo) che viene trasmesso alle Camere non viene discusso dal 2008
 
Più informazioni su: Armi, Difesa, Guerra in Libia, Isis, Spese Militari

continua http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/18/libia-guerra-non-per-litalia-sempre-ottimo-affare/1435158/

sabato 21 febbraio 2015

G. Foschini: Quelle bufale razziste che avvelenano il web...

Rassegna stampa: "QUELLE BUFALE RAZZISTE CHE AVVELENANO IL WEB "CANCELLATELE, E' REATO"" - del 08-02-2015

da La Repubblica, 8 febbraio 2015

QUELLE BUFALE RAZZISTE CHE AVVELENANO IL WEB
“CANCELLATELE, E’ REATO”
GIULIANO FOSCHINI

Dicono che il principio sia quello della goccia: «Oggi parli di rom ladri, domani di nord africani violentatori. Poi butti qualche dato farlocco sull’immigrazione su un blog, ricostruisci una storia verosimile ma evidentemente falsa che rimbalza da un sito all’altro. Alla fine il confine tra vero e falso salta. Ed è così che gli italiani stanno rischiando di diventare razzisti».
In Italia da qualche mese si sta diffondendo un pericoloso virus xenofobo: la bufala su Internet. Siti, blog, profili Facebook diffondono notizie false, costruite però come assolutamente verosimili, che hanno come obiettivo i migranti. Una vicenda tanto seria da aver fatto muovere l’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della Presidenza del consiglio, che ha costituito un apposito ufficio di cacciatori di bufale. Il loro compito è cercare siti con notizie farlocche e inviare agli amministratori avvisi di questo tenore: «O cancelli il link, o ti denunciamo per istigazione al razzismo». «La notizia da lei pubblicata è palesemente falsa — si legge nelle centinaia di lettere che l’Unar sta inviando in questi giorni — e trasmette un messaggio distorto della realtà che contribuisce a creare un atteggiamento ostile nei confronti della popolazione rom nonché incitante alle xenofobia e all’odio razziale». Per questo, «per non incorrere dalle conseguenze imposte dalla legge, va immediatamente eliminato».
I casi, come spiega il direttore dell’Unar Marco de Giorgi, «sono decine e decine. Visti i numeri, abbiamo deciso di creare un osservatorio permanente sul web che grazie anche alle segnalazioni che arrivano sul nostro sito ha unicamente il compito di analizzare il tema dell’“hate speech on line”, la macchina del fango sul web, che è la nuova frontiera del razzismo. La più difficile da combattere».
Da novembre a oggi sono partite lettere di diffida ai siti che hanno pubblicato le notizie più disparate: c’è chi ha raccontato dei milioni di euro in contanti ritrovati in un campo Rom (la notizia è stata riportata identica da una serie di siti dalla Puglia alla Lombardia), oppure sempre di migranti bloccati perché prendevano a sassate una scuola. C’è poi lo slavo rapitore seriale di bambini, l’allarme Ebola portato dai migranti di Lampedusa oppure la villa in Sardegna regalata da un sindaco a un gruppo sempre di Rom, la categoria più bersagliata.
Ma perché lo fanno? Da un’analisi statistica è emerso che i motivi sono diversi, a volte politici (alcune delle bufale sono state messe in rete da Casa Pound e in un caso da un blog di grillini). Oppure dietro ci sono dei navigatori che vogliono guadagnare clic, visto che sono decine di migliaia le visualizzazioni grazie ai rimbalzi sui social network.
«Abbiamo istituito — spiega De Giorgi — un numero verde (800901010) che raccoglie anche le segnalazioni mentre nei prossimi giorni annunceremo la settimana contro il razzismo, che si terrà dal 16 al 22 marzo, e che avrà proprio l’obiettivo di sfatare tutti i falsi luoghi comuni sulla immigrazione in Italia. Lanceremo ogni giorno sui social uno stereotipo comune sul web e cercheremo di smontarlo con dati scientifici delle statistiche ufficiali». Per esempio: dicono che gli immigrati sono troppi, ma in realtà sono appena l’otto per cento della popolazione, una percentuale molto più bassa rispetto al resto di Europa. «Raccontano che gli immigrati costano troppo quando invece ci sono 3,5 milioni di contribuenti che versano all’Inps 7 miliardi di euro di contributi. Fonti di Banca di Italia e Unioncamere indicano che nessuno ruba occupazione agli italiani anche perché i migranti occupano dei segmenti di lavoro che gli italiani non vogliono. Infine, c’è stata una recrudescenza razzista contro i mussulmani: ma in Italia quasi tutti i migranti sono cattolici».
Qualcuno però sta protestando contro l’iniziativa dell’Unar. Alcune lettere di contestazione sono state inviate anche a siti satirici: «Acquista tris di fantasmini da un vucumprà e contrae l’Ebola» era scritto in una delle notizie poi rimosse. Ma era il famoso sito “Lercio”.

giovedì 12 febbraio 2015

Vicenza ospita H.I.T.: Hunting, Individual protection, Target sports = una esposizione di armi...

venerdì 13 febbraio 2015, ore 20:30
presso salone della Cooperativa Insieme, via B. Dalla Scola 253, Vicenza

HIT Show: questioni aperte e prospettive

Si svolgerà a metà Febbraio, alla Fiera di Vicenza, HIT Show 2015 (Hunting, Individual Protection, Target Sports), un'esposizione di armi e altri prodotti per la caccia e lo sport, ma anche destinati alla "protezione individuale". Cultura di pace e cultura delle armi; loro commercio e responsabilità sociale; rilevanza del settore e rapporti con il territorio: l'Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza (OPAL) di Brescia e la Rete Italiana per il Disarmo invitano le associazioni vicentine e la cittadinanza tutta ad un confronto in merito.

Interverranno, fra gli altri:

Francesco Vignarca
coordinatore nazionale della Rete Italiana per il Disarmo

Piergiulio Biatta
presidente dell’Osservatorio OPAL di Brescia

Giorgio Beretta
analista del commercio di armi



Promosso da: Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza (OPAL) di Brescia e Rete Italiana per il Disarmo.

venerdì 6 febbraio 2015

Mini-tappa ciclistica di solidarietà in difesa del lavoro alla Campagnolo di Vicenza

ATTENZIONE !
causa maltempo previsto per Domenica 15
la manifestazione ciclistica è rinviata a
Domenica 22 febbraio, stessi orari e modalità

L'iniziativa ha il significato di richiamare l'impresa alla responsabilità verso il territorio per dare un esito diverso e positivo a questa vicenda. Vuole essere un segno di vicinanza e solidarietà a tutti i lavoratori, in particolare a quelli che rischiano di perdere il lavoro e in generale ai tanti nostri giovani e alle tante donne e uomini vicentini che si trovano già in questa situazione.

martedì 3 febbraio 2015

A rivederci, Chiara e grazie

Il rosario per Chiara sarà recitato mercoledì 4 febbraio 2015 alle ore 19,30 presso la chiesa di Araceli in via Borgo Scroffa 24 a Vicenza 

Il saluto a Chiara si svolgerà Giovedì 5 febbraio alle ore 10,30 presso la Chiesa di Santa Maria in Araceli (Araceli vecchia) a Vicenza

domenica 1 febbraio 2015

primolunedìdelmese / 131

2 Febbraio 2015 - ore 20:30

presso Cooperativa Insieme, via Dalla Scola 253, Vicenza
- Parcheggio adiacente. Si raccomanda puntualità ! -
La revolución di papa Francesco
L'apertura ai movimenti popolari del Sud come del Nord del mondo, riuniti di recente in Vaticano. La lotta per la Pace e in difesa dell'Ambiente. Gli sforzi per propiziare dialogo e negoziato nella crisi mediorientale. La mediazione fra Cuba e Stati Uniti. La beatificazione del vescovo salvadoregno Romero, simbolo dei poveri latinoamericani. La nomina di nuovi cardinali, con occhio di riguardo alle 'periferie' più che al 'centro'. I rapporti con le chiese d'Oriente e l'ecumenismo.
Le questioni etiche. I problemi con la Curia, gli scandali, la ristrutturazione dello IOR... Quanto basta per far venire il 'maldipancia' a quei 'cattolici medi', cui lo scrittore Vittorio Messori ha inteso dare voce, di recente,
sul Corriere della Sera (qui il suo intervento e qui un commento di Raniero La Valle).
A due anni dal suo insediamento, l'agenda di Bergoglio interroga tutti perché, comunque vada, a cambiare non sarà soltanto la Chiesa Cattolica.

Ne parliamo con Claudia FantiGiornalista dell'agenzia ADISTA

--- Finestra sul cortile di casa ---
Armi in bella mostra a Vicenza: anche per i bambini?
Si svolgerà a metà Febbraio, alla Fiera di Vicenza, HIT SHOW 2015, dove HIT sta per Hunting, Individual Protection, Target Sports; vale a dire, un'esposizione di armi da caccia e sportive, ma anche destinate alla "protezione individuale". Ma, come confondere armi sportive e venatorie con quelle destinate alla difesa personale? Eppoi, i padiglioni che le esporranno saranno accessibili anche ai minori? Ne parliamo.