giovedì 26 dicembre 2013

Cammino di pace 2014

Mercoledì 1° Gennaio 2014 si celebra la 47ª  Giornata mondiale della Pace e, per questa occasione, la "Commissione Diocesana per la Pastorale Sociale - lavoro, giustizia e pace, cura del creato" di Vicenza, insieme ad altre realtà,  propone ed organizza il consueto cammino silenzioso di Pace.
La partenza alle ore 15  dalla chiesa di Santa Croce (dei Carmini) con un saluto del vescovo Beniamino Pizziol. 

Il tragitto si snoderà lungo il centro storico, passando per Ponte Novo, con alcune tappe di riflessione lungo il percorso, dove si possono incontrare realtà significative di fraternità quali: la chiesa serbo-ortodossa di S. Maria-Maddalena oggi della Misericordia, la Casa Biblica dei fratelli protestanti di fronte al Pensionato Studenti di ponte Pusterla, poi il Monte di Pietà  lungo contrà Porti e la Piazza, fino a raggiungere la Cattedrale. 
Qui, oltre alle parole del Vescovo, sarà proposta la testimonianza di un cooperatore internazionale GianPietro Testolin che ha operato per diversi anni in Eritrea e oggi, in Afghanistan.

Il tema indicato quest’anno da Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace, è: FRATERNITÀ, FONDAMENTO  E  VIA  PER LA PACE;     
Lo slogan del “Cammino”, che dà il titolo all’evento, è: Dov’è tuo fratello?. Nello specifico, esso affronta il problema dell’immigrazione  riferendosi agli ultimi tragici avvenimenti di Lampedusa e partendo dal messaggio del Papa a seguito della sua visita pastorale sull’isola  nel Luglio u.s. 
Questa non è una domanda rivolta ad altri, è una domanda rivolta a me, a te, a ciascuno di noi”.  Immigrati morti in mare, da quelle barche che, invece di essere una via  di speranza, sono diventate una via di morte. L’immagine che si vede nel manifesto per questa 47° ricorrenza,  mostra un barcone di migranti in mezzo al mare; ancora, una folla di migranti che tende la mano a dei pezzi di pane.

Cordiali saluti e auguri di un sereno 2014

martedì 24 dicembre 2013

Il messaggio natalizio del nostro vescovo Beniamino


«Il mio augurio va a tutti, in particolare a chi sta attraversando momenti di buio e di sconforto»
   
Adorazione dei pastori
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce” (Is 9,1)
Carissimi,

in questo santo Natale, come i pastori, ci avviciniamo alla grotta di Betlemme con il cuore colmo di domande, di preoccupazioni e di speranze.I pastori erano gente semplice, provata da una vita dura, fatta di privazioni e sacrifici, ma anche di gioie e di consolazioni. Proprio a loro è capitato, per primi, di incontrare il piccolo Gesù, “la luce vera che illumina ogni uomo” (Gv 1,9) e questo incontro suscitò in loro “una grande gioia” (Lc 2,10).Anche noi, oggi, possiamo sperimentare questa gioia profonda e autentica, accogliendo Gesù come la luce della nostra vita.

Viviamo in un mondo segnato da tante povertà e solitudini, divisioni e ingiustizie. Penso, soprattutto, a chi sta attraversando sofferenze fisiche o morali, a causa di malattie, difficoltà economiche, mancanza di lavoro o di una casa. Queste difficoltà non si risolvono con le parole e con le promesse, ma con l’impegno concreto e costante di tutti.
Accogliendo Gesù come luce della nostra vita, possiamo trovare la forza interiore per affrontare le fatiche e le difficoltà senza cedere allo sconforto o alla disperazione.Da parte mia, ringrazio, ogni giorno, il Signore per il bene che vedo fiorire nelle persone e nelle comunità cristiane della nostra Diocesi, in modo particolare in questo tempo di Natale, che si dedicano con generosità e intelligenza ai fratelli e sorelle disagiate. Penso ai moltissimi gesti di solidarietà tra famiglie, resi possibili dai sostegni di vicinanza della Caritas, alle parrocchie che hanno concesso la loro canonica o altre abitazioni a coppie di sposi o a piccole comunità di accoglienza. Penso agli istituti religiosi che hanno aperto una porzione delle loro case per accogliere persone sole, mamme in difficoltà, bambini bisognosi di una famiglia.

Mi è rimasto nel cuore l’incontro con i responsabili dei centri di formazione professionale (CFP) presenti nel territorio della nostra Diocesi, che garantiscono istruzione e maggior probabilità di impiego a molti ragazzi: 170 corsi, 3.706 allievi, 928 immigrati, 400 con qualche disabilità.

La luce di Gesù possa illuminare il cuore di ciascuno di noi, possa donarci pace e gioia per un impegno concreto di vita.

Il mio augurio di buon Natale va a tutti voi, e, in modo particolare, a chi sta attraversando momenti di buio e di sconforto.

Su ciascuno brilli la luce del Salvatore.
† Beniamino Pizziol
vescovo di Vicenza

giovedì 19 dicembre 2013

Auguri dalla Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita

Carissimi(e) della Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita,
        vogliamo farci, gli uni e gli altri della nostra ormai grande Rete, gli auguri di Natale e dell'inizio del nuovo anno 2014 attraverso una bella poesia del grande poeta e profeta p. David Maria Turoldo.
Augurandoci che la nostra Rete possa, sempre più e sempre meglio, rendere presente oggi questo Dio a km 0 col volto dell'amore, in modo da annunciare e concretizzare che è possibile, necessario e urgente realizzare nuovi stili di vita.

Tantissimi auguri!!!

Adriano e Federico
segreteria della Rete Interdiocesana Nuovi Stili di Vita


Mentre il silenzio fasciava la terra

Mentre il silenzio fasciava la terra
e la notte era a metà del suo corso,
tu sei disceso, o Verbo di Dio,
in solitudine e più alto silenzio.

La creazione ti grida in silenzio,
la profezia da sempre ti annuncia,
ma il mistero ha ora una voce,
al tuo vagito il silenzio è più fondo.

E pure noi facciamo silenzio,
più che parole il silenzio lo canti,
il cuore ascolti quest'unico verbo
che ora parla con voce di uomo.

A te, Gesù, meraviglia del mondo,
Dio che vivi nel cuore dell'uomo,
Dio nascosto in carne mortale,
a te l’amore che canta in silenzio.

mercoledì 18 dicembre 2013

Ideario 2014

agenda / diario "Ideario 2014"

ideazione e redazione: Dario Vivian
ricerche: Carla Giacometti, Dario Vivian, Maurizio Mazzetto, Roberto Quadri
illustrazioni di copertina e disegni: Toni Vedù
impaginazione eTeam

a cura di Città Solidale scs, Vicenza

domenica 8 dicembre 2013

Nelson Mandela e l’unità della famiglia umana

img1024-700_dettaglio2_Nelson-Mandela

dalla pagina http://www.paxchristi.it/?p=8079

Pregare, meditare, conoscere, operare…Onorare la memoria di Nelson Mandela vuol dire inserirsi nel travagliato cammino della nonviolenza moderna, nata proprio in Sud Africa con Gandhi, Albert Luthuli, Denis Hurley e tanti altri. Mandela ci lascia un messaggio universale utile per molte situazioni conflittuali. Quanto bene potrebbe fare oggi, ad esempio, la sua pratica di “riconciliazione nella verità e nella giustizia” per la Siria, il conflitto palestinese-israeliano, la Nigeria, il Centro Africa e altrove!
In Sud Africa, la pace come lotta per la libertà e la giustizia, dopo aver attraversato il grande tormento del conflitto armato, ha saputo trasformare il dolore di un popolo in cittadinanza attiva liberatrice. Il “perdono” è diventato un progetto sociale e politico. La Commissione per la verità e la riconciliazione avviata nel 1996, presieduta dall’arcivescovo Desmond Tutu (da lui descritta nel bel libro Non c’è futuro senza perdono) ne è stato un segnale, luminoso anche oggi per un Sud Africa agitato da immensi problemi e per tante parti del mondo.
Il suo messaggio ha attivato dinamiche generatrici di “giustizia ricostitutiva” e di trasformazione nonviolenta dei conflitti. Assieme a Gandhi, a M. Luther King, a Giovanni XXIII (tralascio l’elenco di altri operatori di pace che dovrebbero essere conosciuti nelle nostre scuole), il movimento di Mandela ha aperto un cammino planetario e quotidiano per l’unità della famiglia umana. La sua vita, carica di una spiritualità intesa e sobria, incarnava i valori viventi della Dichiarazione universale dei diritti umani (per me anche del Vangelo). In una lettera alla moglie del 1975 dalla prigione di Kroonstad, osservava che “onestà, sincerità, semplicità, umiltà, generosità genuina, assenza di vanità, disponibilità a servire gli altri – qualità che sono facilmente a portata di mano di ogni individuo - sono il fondamento della vita spirituale di una persona”. Viveva l’esperienza carceraria come “opportunità di guardare quotidianamente dentro a tutto il tuo modo di comportarti, di superare il male e sviluppare ciò che è buono in te. Una meditazione regolare molto benefica…Non dimenticare mai che un santo è un peccatore che non smette mai di provarci”. Un modo per dire che ognuno di noi può cambiare in meglio ed essere il sogno che intende realizzare. Il sogno diurno della pace nonviolenta e fraterna.

Sergio Paronetto, Vice Presidente Pax Christi Italia

lunedì 2 dicembre 2013

Venerdì 6 dicembre: veglia di preghiera a San Giuseppe, Vicenza

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII

Veglia di preghiera
in occasione della Giornata Internazionale
contro la violenza sulle donne

venerdì 6 dicembre 2013 ore 20.45
Chiesa di San Giuseppe
via del Mercato Nuovo 43, Vicenza


C'è una guerra invisibile che continua a mietere
vittime negli appartamenti, sulle strade, nei
night, spesso nell'indifferenza dei media e delle
istituzioni. Le prime vittime sono le donne,
anche minorenni, diventate oggetto degli
uomini maltrattanti o dei loro clienti.
Ma c'è pure un popolo, altrettanto invisibile,
che si spende giorno dopo giorno per la
“rinascita” di chi ha subito una violenza
attraverso l'incontro, l'accoglienza, l'ascolto, il
sostegno psicologico, il supporto legale. La
forza della preghiera e della testimonianza è
l'occasione per “dare voce a chi non ha voce”,
come diceva don Oreste Benzi ed a “ribellarsi
non con la violenza ma con la vita!”

Per Informazioni:
Debora Grandis
EMail: antitratta@apg23.org