lunedì 28 ottobre 2013

primolunedìdelmese
 4 Novembre 2013 - ore 20:30
n. 121 - Percorsi di Pace, Polis e Partecipazione

Pluralismo religioso, laicità dello Stato,
conflitti e democrazia
 

Come cambia il panorama europeo (e italiano)

ne parliamo con
Stefano Allievi
Docente di Sociologia, Comunicazione e Interculturalità all'Università di Padova. Specializzato in sociologia delle religioni e nello studio dei fenomeni migratori e del mutamento culturale e religioso in Europa, con particolare riferimento alla presenza islamica, è autore di oltre un centinaio di pubblicazioni, in Italia e all'estero, su questi temi. Consulente di numerosi centri e gruppi di studio. Giornalista professionista, collabora a varie testate specialistiche.
 

presso Insieme s.c.s., via B. Dalla Scola 253, Vicenza

domenica 27 ottobre 2013

Lettera aperta al nuovo Ordinario Militare

 
Caro fratello vescovo mons. Marcianò,
 
è di oggi la notizia della sua nomina a nuovo Ordinario Militare. Non ce la faccio a congratularmi con lei, perché considero una sconfitta per un cristiano entrare nei ranghi delle forze armate e per di più entrarci attraverso la porta della Chiesa. Al suo predecessore, mons. Pelvi, avevo scritto alcune lettere per aprire un dialogo sul senso evangelico dei cappellani militari, ma è stato sempre un monologo: non ho mai ricevuto risposta. Mi auguro miglior fortuna con lei.
 
Riducendo al massimo la questione, osservo che il personale delle forze armate ha sì diritto all’assistenza spirituale, ma senza che coloro che la prestano accedano ai ranghi militari, diventino cioè organici ad un’istituzione nata ed esistente per fare la guerra. Anzi, restandone fuori, essi avrebbero la possibilità di assumere uno sguardo critico più libero, di essere essi stessi esempio di nonviolenza, che rifugge dalle attività belliche e da tutto ciò che ne costituisce supporto e strumento. Insomma, esempio di una scelta diversa.
 
Sì, perché la pace e la guerra sono concetti che vanno tenuti sempre distinti, soprattutto in un’epoca in cui ingannevolmente e interessatamente essi vengono continuamente sovrapposti, confusi, diluiti l’uno nell’altro, fino a far affermare al Ministro della Difesa che per amare la pace bisogna armare la pace. La Chiesa non può prestarsi a queste alchimie linguistico-politico-affaristiche, il Papa stesso ha ricordato con forza che le guerre hanno tutte un comune denominatore: vendere le armi.
Manifestazione  delle comunità cristiane di base contro l'istituto dei cappellani militari 
La pace è un’altra cosa.
 
Lei ha oggi stesso indirizzato un saluto “Ai sacerdoti e ai fedeli della Chiesa Ordinariato Militare”, in cui si legge che i militari sono “a servizio della vita e della pace” la quale, in quanto cammino, richiede passi per costruirla. E lei elenca tali passi: “passi di dialogo con tutti, di rispetto reciproco e rispetto dei diritti umani; passi di ordine e libertà, di legalità e onestà, di giustizia e solidarietà, di lotta contro i soprusi e la corruzione, contro ogni forma di violenza o discriminazione; passi di protezione delle città dell’uomo, nella loro dimensione sociale e politica, nel loro patrimonio di storia e arte; passi di preservazione della natura e dell’ambiente, di custodia della straordinaria bellezza del Creato. Soprattutto, passi di difesa e promozione di ogni vita umana nella sua stupenda dignità: dei più deboli e poveri, dei piccoli e indifesi, dei carcerati e perseguitati, dei senzatetto e disperati, degli abbandonati ed esclusi, di coloro che vivono diverse forme di malattia o disabilità, dei tanti profughi e immigrati che continuano a sbarcare nelle nostre coste dopo viaggi in cui trovano anche la morte, continuando a sollecitare il nostro impegno e il nostro amore“.
 
Le forze armate, di cui lei si accinge a far parte e con un elevato grado gerarchico, sono la negazione di questi passi.
 
La guerra dialoga solo con le pallottole, che sibilando nell’aria portano messaggi di morte; la guerra è esattamente la forma di violenza più scientificamente studiata ed organizzata; non si distingue per giustizia e solidarietà, ma discrimina tra amici e nemici, schiaccia, corrompe, fa prigionieri. La guerra non protegge gli esseri umani né le loro città: bombarda e distrugge l’ambiente, le risorse per la vita e le opere d’arte. Ma soprattutto non difende i poveri e i disabili, ma fa andare in rovina le case producendo senzatetto e mutilati. La guerra non promuove la dignità dei profughi ma li genera, ed essi, come primo impegno ed atto d’amore, con la loro condizione ci chiedono di smettere di inviare truppe ed armi che riducono in polvere le loro vite.
 
Il primo servizio alla pace che è possibile fare come sacerdote o vescovo impegnato nella cura pastorale dei militari è questo: uscire ed invitare ad uscire da quella fabbrica di  morte.
            
Un saluto fraterno.
 
Napoli, 10 ottobre 2013
Antonio Lombardi (Pax Christi)

Dialogo cristiano - islamico

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mercoledì 23 ottobre 2013

Italia: rampa di lancio per le guerre di oggi e domani. Lo dice uno studioso statunitense.


un articolo di Maria Grazia Bruzzone su LaStampa.it

22/10/2013
  “Il Pentagono ha speso negli ultimi due decenni centinaia di milioni di dollari in basi militari in Italia, rendendo quel paese un centro sempre più importante per la potenza dell’esercito Usa. Specialmente dall’inizio della Guerra Globale al Terrorismo nel 2001 l’ US Army ha spostato il suo centro di gravità a sud della Germania, dove la maggior parte delle forze Usa stazionavano dalla II Guerra Mondiale. Trasformando la penisola italiana in una rampa di lancio per le guerre di oggi e domani, in Africa, nel Medio Oriente e oltre”.  (continua)











Il blog di David Vine

domenica 20 ottobre 2013

Tangenziale e base Usa, Cristiani per la pace: i vicentini hanno diritto di essere informati

Documento pdf del Coordinamento cristiani per la Pace "Sulla tangenziale di Vicenza e sull'accesso alla base Dal Molin. Rispettare la condizione autorizzativa: accesso alla base nella parte nord"



Sulla questione Dal Molin:
I vicentini hanno diritto di essere informati
(dal comunicato del consiglio pastorale diocesano del 25.02.2007)
ArticleImageIl 18.10.2013 abbiamo letto in un quotidiano locale la seguente dichiarazione del Presidente di Confindustria di Vicenza, Giuseppe Zigliotto: “Vogliamo le compensazioni pattuite. Qualche anno fa, in vista della costruzione della base americana, avevamo accettato un accordo internazionale che prevedeva 'compensazioni' per il nostro territorio. Tra queste la Tangenziale […]. L'accordo c'è, la base è stata fatta e quindi è il momento che anche noi riceviamo quanto ci è stato promesso. Adesso le categorie devono quindi farsi sentire”.
Non è la prima volta che le categorie economiche si esprimono sul Dal Molin: determinante nella decisione del Governo fu il loro sostegno scritto raccolto da Zonin il 9.1.2007 e da questi consegnato all'ambasciatore USA Spogli. A pochi giorni di distanza, dopo aver denunciato la “grave carenza d'informazione, l'occultamento della verità, la mancanza di trasparenza” sulla questione Dal Molin, il Consiglio Pastorale Diocesano affermava che “i vicentini hanno diritto ad essere informati e coinvolti, di partecipare alle sorti della propria città. Occorre un cambio di registro a tal riguardo”.
Quali i motivi per tenere nascosto per anni accordi che riguardano l'intera comunità?
Ai molti che in questi anni hanno affermato di avere in mano accordi sul Dal Molin chiediamo – se li hanno - di renderli immediatamente pubblici:, dal primo all'ultimo documento. Lo abbiamo fatto con altre nove associazioni chiedendo, ai sensi del D. Lgs. 195/2005, a Sindaco di Vicenza e Commissario della Provincia la consegna di tutti gli undici atti amministrativi richiamati nel Protocollo d'Intesa sulla tangenziale del 28.08.2013.
A questo riguardo, contrariamente alle numerose dichiarazioni rilasciate alla stampa locale da amministratori e politici, in tale protocollo non è mai indicata l'entità dell'importo del finanziamento dell'opera a carico del Ministero e/o dell'Anas ma l'importo del finanziamento per la sola progettazione.
Rimane un forte dubbio: qual è il vero progetto della superstrada di collegamento alla base Dal Molin che il sindaco Variati intende realizzare? Quello che ha presentato il 7 ottobre al Primo lunedì del mese con accesso a nord, o quello che aveva presentato qualche giorno prima alla commissione territorio che prevede l'accesso da viale Ferrarin con nuove servitù militari di 160.000 mq che devasterebbe la più grande cassa di espansione naturale a nord della città in caso di probabili nuove alluvioni?

Coordinamento cristiani per la pace
c/o casa per la pace
contrà porta nova 2
36100 Vicenza

giovedì 10 ottobre 2013

Salviamo il paesaggio!


salviamoilpaesaggio-cover

È sbagliato cercare di tutelare il paesaggio solo quando questo rappresenta qualcosa di straordinario“.

In anteprima per i lettori di altrecononomia.it la prefazione di Carlin Petrini, fondatore di Slow Food all’edizione 2013 del libro di Luca Martinelli “Salviamo il paesaggio!”: Questo libro si rivela un altro strumento indispensabile per orientare la nostra azione, per renderla consapevole e competente“.
Negli anni 50, poco dopo la Seconda Guerra Mondiale,il poeta Andrea Zanzotto – scomparso non da molto – ebbe a scrivere: “Dopo i campi di sterminio, stiamo assistendo allo sterminio dei campi”. Un gioco di parole molto violento, ma quanto mai lucido. [continua]

Costruire la Pace con la nonviolenza


E’ PRONTO IL CALENDARIO 2014: LA DIFESA NONVIOLENTA NEL MONDO

Un calendario sulla Difesa Popolare Nonviolenta. Il nuovo calendario di Pax Christi – Italia per il 2014 è interamente dedicato alla DPN. Abbiamo scelto dodici esempi di lotte nonviolente nel mondo, riferite ai cinque continenti, accompagnando le immagini con una breve annotazione sulla situazione e sui metodi adottati. Così, mese dopo mese, vediamo come la [continua]

venerdì 4 ottobre 2013

primolunedidelmese - 7 ottobre 2013
n. 120 - Percorsi di Pace, Polis e Partecipazione


presso Cooperativa Insieme, via B. Dalla Scola 253, Vicenza

Parcheggio adiacente. Si raccomanda puntualità!

ore 20:30 - Question time 
Parco della Pace: a che punto siamo
risponde il Sindaco di Vicenza
Achille Variati

ore 21:30 - Analisi
Nord-Africa e Medio-Oriente:
geopolitica delle crisi
Le primavere arabe, l'autunno dei militari, l'inverno delle guerre.
Vecchi e nuovi protagonisti regionali, lo scontro fra superpotenze,
gli interessi in gioco.
ne parliamo con
Gian Paolo Calchi Novati
Docente di Storia e Istituzioni dei Paesi Afro-Asiatici all’Università di Pavia. Ricercatore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, del Centro di Studi Africani di Boston e dell’Università della California di Los Angeles. Visiting professor all’Università di Addis Abeba, ha tenuto corsi e seminari alle università di Milano, Pisa, Urbino, Tunisi, Nairobi e Città del Messico. È stato direttore dell’Istituto per le Relazioni tra l'Italia e i paesi dell'Africa, America Latina Medio e Estremo Oriente (IPALMO) e della rivista Politica Internazionale. Campi di ricerca: colonialismo e decolonizzazione in Africa e Medio Oriente; Stato e nazione nel Corno d’Africa; crisi dello Stato postcoloniale; Il Terzo mondo nelle relazioni internazionali.

giovedì 3 ottobre 2013

Una vergogna che non deve ripetersi


Alla vigilia della visita ad Assisi, Papa Francesco esprime dolore e sdegno per le vittime del tragico naufragio al largo di Lampedusa

Una vergogna che non deve ripetersi
E ai partecipanti alla commemorazione della "Pacem in terris" ricorda che giustizia e solidarietà sono vie della pace

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