giovedì 17 novembre 2011

La terra: ne siamo "predoni", "padroni" o dovremmo esserne i "custodi"?

Magari fosse una domanda retorica: se riflettiamo un po', anche sui nostri comportamenti ...

Perciò, quattro spunti di riflessione, suggeriti a tutti ma soprattutto a chi ha "potere" sulla gestione della "terra", o a chi "possiede terra": il primo dall'Antico Testamento, il secondo dal Nuovo Testamento, il terzo da un documento della Chiesa, il quarto è un esempio di come esercitare in modo consapevole la nostra "cura" per la "terra" e per la "Terra".

"Cura": è una resposansibilità di cui ciascuno di noi è bene sia consapevole: lo dobbiamo a noi stessi oggi, ai nostri figli, alle generazioni a venire; per chi si professa cristiano prendersi "cura" del territorio, invece di "ferirlo" (abbandonandolo, cementificandolo, frammentandolo) e ridurlo al proprio tornaconto, significa:
- testimoniare che la terra ci è stata donata da Dio, il Creatore, perché tutti gli uomini possano usufruire dei suoi frutti
- testimoniare che noi siamo "creature", custodi e non padroni del dono che ci è stato fatto e di cui non possiamo fare scempio.


1) Levitico 25,23
"Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini."

2) prima lettere di Paolo ai Corinti 23-26
"«Tutto è lecito!». Sì, ma non tutto giova. «Tutto è lecito!». Sì, ma non tutto edifica.
Nessuno cerchi il proprio interesse, ma quello degli altri. Tutto ciò che è in vendita sul mercato mangiatelo pure, senza indagare per motivo di coscienza, perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa contiene."

3) Caritas in Veritate, 2009, n.51
"La Chiesa ha una responsabilità per il creato e deve far valere questa responsabilità anche in pubblico. E facendolo deve difendere non solo la terra, l'acqua e l'aria come doni della creazione appartenenti a tutti. Deve proteggere soprattutto l'uomo contro la distruzione di se stesso".


4)
"STOP al consumo di territorio"                       "Salviamo il paesaggio"

martedì 15 novembre 2011

Non bisogna ferire la terra







Lo sai cos'è un CENTRO DISTRIBUTIVO AUTOMATIZZATO  ?
Cosa ne dici di farne uno a Longare (Vicenza) in località Casoni ...

talvolta i cementificatori vanno a braccetto con chi possiede la terra

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talvolta i cementificatori vanno a braccetto con chi coltiva la terra

«Non bisogna abbandonare la terra»

leggi l'articolo alla pagina http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cronaca/306494__non_bisogna_abbandonare_la_terra/

14/11/2011 RICORRENZE. In mille alla Giornata del Ringraziamento di Pozzoleone per la benedizione dei mezzi agricoli e una riflessione sulla crisi
Il presidente Meggiolaro incontra il vescovo Pizziol

 

mercoledì 9 novembre 2011

"La Chiesa oggi e la tentazione di voler vincere" di Enzo Bianchi

Jesus, novembre 2011

In una recente intervista, il card. Carlo Maria Martini, interrogato sulla situazione della chiesa oggi e sulle sue tentazioni più manifeste, ha espresso poche ma significative parole: “Una chiesa che vuole vincere”. Per un cristiano della mia generazione, questa tentazione non è nuova: si può anche dire che siamo cresciuti con quell'anelito nel cuore che ci faceva desiderare una chiesa vincitrice e per questo forte, grande, imponente... Poi venne un’ora, inaugurata da papa Giovanni ma da tempo in maturazione in molti spazi della vita ecclesiale: il fuoco del vangelo resta infatti sempre vivo nella comunità dei credenti, anche se coperto di cenere. Alcuni profeti e molti cristiani anonimi e santi seppero scoprire la brace, gettare qualche pezzo di legno e... il fuoco riprese ad ardere. La chiesa si rendeva conto della sua povertà e delle sue mancanze, voleva rinnovarsi con un “aggiornamento” che fosse obbediente alla grande tradizione e ai segni dei tempi, scrutati ascoltando l’umanità, la storia con le sue opacità e i suoi faticosi cammini di umanizzazione...
Leggi tutto: Caro Diogneto - 35
 
Vedi anche: http://www.monasterodibose.it/content/view/4256/31/lang,it/
http://www.monasterodibose.it/content/view/4253/26/lang,it/ (Insieme ad Assisi)

mercoledì 2 novembre 2011

14° Convegno nazionale dei centri interculturali

dal sito http://www.comune.vicenza.it/vicenza/manifestazioni/altremanif.php/68238

“Territorio, bene comune”

4 e 5 novembre, palazzo Opere Sociali

Vicenza ospiterà il 4 e il 5 novembre il 14° Convegno nazionale dei centri interculturali, appuntamento annuale rivolto a coloro che lavorano nelle istituzioni e nei servizi e che si occupano di temi legati all’integrazione degli immigrati stranieri e dello scambio interculturale.
Organizzato dai tre centri fondatori della rete nazionale, il Centro COME di Milano, il Centro Interculturale della città di Torino e il Centro di Documentazione della città di Arezzo, si terrà quest’anno nel palazzo delle Opere Sociali in piazza Duomo ospite dell’assessorato alla famiglia e alla pace del Comune di Vicenza e di Migrantes Vicenza e grazie alla collaborazione dei centri, delle associazioni, degli istituti comprensivi, delle organizzazioni provinciali degli immigrati e delle comunità delle distinti fedi religiose.
Per i contenuti e gli autorevoli interventi, il convegno è sostenuto dall’Unione europea e dal Ministero dell’Interno. Gode del patrocinio del Ministero dell’istruzione, dell’univesità e della ricerca-Ufficio scolastico regionale per il Veneto-Ufficio scolastico di Vicenza. E’ stato richiesto l’alto patronato del Presidente della Repubblica.
Durante le due giornate si cercherà di raccogliere esperienze significative per lanciare proposte.
Epossibile iscriversi entro il 30 ottobre chiamando allo 0444226541, 3347563705 (convegnointerculturavicenza@yahoo.it). La partecipazione è gratuita: è necessario prenotare specificando il gruppo di lavoro al quale si intende partecipare.

Per approfondimenti consultare il comunicato stampa.

Documenti allegati

 

martedì 1 novembre 2011

“Giornata delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale”



"Scuole senza soldi, studenti allo sbando, pensioni al lumicino, polizie senza benzina mentre compriamo l'ultima generazione di bombardieri e andiamo nel mondo a distribuire la "pace" con nuove bombe che bruciano la gente" ... 


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